L
a Fattura Elettronica rappre-
senta, nel breve termine, la
principale scadenza per la PA e
le imprese digitali.
Come sapranno gestire il cam-
biamento?
Se infatti la predisposizione del-
le misure tecniche e regolatorie
del sistema di interscambio del-
le fatture, affidato all'Agenzia
delle Entrate, sembra ormai es-
sere pronta, soltanto la prova dei
fatti potrà dirci come le aziende
sapranno avvalersi del sistema.
La parte del piano che prevede
l'impossibilità di dar corso ai
pagamenti da parte delle Am-
ministrazioni Pubbliche in as-
senza di fattura elettronica, a po-
chi giorni dalla partenza del si-
stema, non lascia margini di ri-
tardo. Proviamo, quindi, a capi-
re qual è la situazione, e quali
sono gli strumenti a disposizio-
ne delle imprese italiane per af-
frontare il passaggio, con il con-
tributo di
Danilo Cattaneo,
Di-
rettore Generale di InfoCert, Cer-
tification authority
e protagonista nel
settore dei servizi
di dematerializza-
zione verso Ammi-
nistrazioni e im-
prese.
“L'uso della fattu-
razione elettroni-
ca, servizio sul qua-
le stiamo investen-
do ormai da quat-
tro anni, rappresenta sicuramen-
te una grande opportunità sia
nella Pubblica Amministrazione
sia per le imprese che, in questo
momento, bisogna dirlo, avver-
tono in gran numero questa no-
vità come l'ennesimo obbligo
normativo. In realtà, siamo con-
vinti che, quando questa inno-
vazione andrà regime, porterà
vantaggi concreti anche alle
aziende. Abbiamo esperienze
concrete per dirlo.
È già successo con tanti aspetti
legati alla dematerializzazione.
Si parte dalla percezione di un
obbligo, ma una volta che i pro-
cessi vengono adeguati se ne ri-
conoscono i vantaggi e le tec-
nologie divengono fattori di com-
petitività e miglioramento”.
Eppure la fatturazione elet-
tronica non rappresenta, in sé,
una novità. Qual è la vostra
esperienza?
“La fatturazione elettronica è
già una realtà consolidata, spe-
cie nelle grandi imprese.
Abbiamo avuto esperienze in
diversi settori.
Ad esempio, con le principali
aziende dell'agroalimentare e
molte aziende farmaceutiche
che, con le nostre soluzioni, han-
no adempiuto a specifici obbli-
ghi di legge, rendendo più effi-
cienti i loro cicli attivi e passivi di
fatturazione.
Negli ultimi due anni, abbiamo
emesso oltre due milioni di fat-
ture per conto dei
nostri clienti.
L ' i n t rodu z i one
dell'obbligo di
utilizzare soltan-
to fatture elettro-
niche verso la Pa
ci vede impegna-
ti sia verso le im-
prese, che ci chie-
dono di adeguare
i sistemi all'inter-
scambio con il sistema Sdi, sia
con diverse Amministrazioni cen-
trali, specie quelle che intendo-
no migliorare l'integrazione del
sistema di trattamento delle fat-
ture elettroniche passive con gli
altri flussi documentali dell'or-
ganizzazione.
In effetti, l'ufficio posta nelle
Amministrazioni Pubbliche è di-
venuto una struttura ibrida, nel
quale il materiale documentale
sta diventando per la maggior
parte digitale. Siccome questi
documenti vanno inseriti all'in-
terno di un workflow, noi stiamo
collaborando ad un'integrazione
che porti reale valore, rendendo
più efficiente tutto il lavoro e i
processi dell'organizzazione”.
Che cosa succederà il 6 giugno?
“Siamo molto confidenti sulle
potenzialità del progetto di fat-
turazione elettronica verso la PA
che, probabilmente, darà i primi
frutti operativi con qualche ri-
tardo rispetto alla scadenza, ma
crediamo che, già con la fine del-
l'estate, diverse Amministrazio-
ni avranno cominciato a regi-
strare i primi benefici legati al-
l'introduzione della fattura elet-
tronica nel ciclo passivo”.
Come si distribuiranno questi
vantaggi tra PA, imprese (clien-
ti e fornitrici) e cittadini?
“È chiaro che i benefici siano in-
dubbi per chi deve gestire la par-
te passiva del ciclo di fattura-
zione. La gestione
di una fattura car-
tacea, secondo le
stime più recenti,
costa circa 10
euro, mentre in
elettronico tutto
questo costo pra-
ticamente svani-
sce. Anche le
realtà che oggi
vedono la fattura
elettronica come un onere, quan-
do saranno adeguatamente in-
frastrutturate, cominceranno ad
apprezzarne i benefici in termi-
ni di efficienza, rintracciabilità e
riduzione degli errori.
Noi siamo per un'automazione
totale del processo, nel quale
una terza parte certificata sia in
grado di assicurare la validità di
ciò che arriva.
Credo che questo possa vincere
tutte le resistenze al cambia-
mento e spero che, nel giro dei
prossimi mesi, potremo assiste-
re all'espansione massiccia di
questi strumenti.
Alla digitalizzazione occorre sem-
pre dare una spinta ma, in bre-
ve tempo, la sua forza appare
evidente a tutti. Per questo, sia-
mo assolutamente convinti che il
legislatore abbia fatto un’ottima
cosa nello spingere la fattura
elettronica verso la PA.
Sembra che all’estero tutto ciò
sia già avvenuto..
.
“Certo, ad esempio, in Brasile e
in Messico è molto diffusa ed è
un potente ausilio nella lotta
alle frodi fiscali: ogni fattura è un
documento inviato
sia all'azienda
cliente sia all'e-
quivalente della
nostra Agenzia
delle Entrate.
In Italia una cosa
simile darebbe ca-
pacità d’intervento
molto più efficaci
su pratiche come
la falsa fatturazio-
ne dall'estero.
La fatturazione elettronica è una
tappa fondamentale per la tra-
sformazione della PA e della no-
stra economia in chiave digitale,
ma occorre integrare tutti gli
strumenti a disposizione in modo
funzionale ed integrato, non
come un patchwork.
Alla ricerca di un'efficienza totale,
occorre una PA digitale nella
sua interezza, più ancora che
nei singoli processi”.
VICINI ALLA PROSSIMA SCADENZA DEL 6 GIUGNO
Una rivoluzione
per i fornitori e la PA
La fatturazione elettronica fattore di trasparenza e competitività
Danilo Cattaneo
Direttore Generale InfoCert
Alla digitalizzazione
occorre sempre
dare una spinta
ma, in breve tempo,
la sua forza
apparirà
evidente a tutti
La fatturazione
elettronica
è una tappa
fondamentale per la
trasformazione della PA
e della nostra economia
in chiave digitale
D R
OSSIE
FATTURAZIONE ELETTRONICA
21
MARZO APRILE 2014