Innovazione.Pa marzo-aprile 2014 - page 14

OPEN SOURCE
Oramai damesi il tema della revisione
dell'art. 68 del CAD e dell'introdu-
zione da parte dell'AGID della Circ.
63, ‘Linee guida per la valutazione
comparativa’, è oggetto di discus-
sione in articoli ed eventi pubblici,
così come all'interno di ogni PA.
Proviamo ad analizzare un caso pra-
tico per vedere come alcuni articoli
possono essere declinati in sede di
valutazione obbligatoria. Prendia-
mo la necessità (anche in sede di rin-
novo del contratto e non solo di pri-
ma sottoscrizione) da parte di una PA
di valutare il cambio del proprio si-
stema di posta elettronica e mes-
saggistica, per vetustà o semplice-
mente perché in procinto di rinnovo:
1.
In prima analisi, bisogna verificare la
disponibilità sul mercato di prodotti
OpenSource all'altezza. Ricerca breve,
in quanto il terzo prodotto al mondo,
come diffusione, è Zimbra, rilasciato in
dual license: Proprietaria e OS.
2.
In seconda battuta, va scelta la ver-
sione da adottare. Anche questa
scelta è ovvia, in quanto la Circ. 63 Art.
4.1.1 recita: “Possono appartenere alla
famiglia dei software proprietari an-
che alcuni applicativi nominalmente
dichiarati liberi, quali, ad esempio, My-
SQL, Zimbra, Alfresco”: Dunque,
versione OpenSource di Zimbra, in
quanto quella Proprietaria (Network
Edition), la posso valutare solo se non
trovo un'alternativa OS.
3.
Identificato il prodotto, l'analisi del-
le funzionalità strategiche, per valu-
tarne eventuali implementazioni. An-
che in questo caso, varie possibilità:
a)
Posso rivolgermi alla comunità e far
implementare da consulenti locali
alcune funzioni di base per rispondere
ad esigenzeminimali dell'ente. In que-
sto caso, devo prevedere costo di im-
plementazione, di manutenzione ed
il rischio di affidarmi a soluzioni arti-
gianale, con TCO indeterminabile.
b)
Se la soluzione di comunità non
soddisfa a pieno l'analisi tecnico-
economica, posso rivolgermi al mon-
do del software commerciale e trovare
qui la soluzione per portare funzio-
nalità di classe enterprise all'interno
di Zimbra OS, con la certezza delle
funzionalità dell'aggiornamento e
della qualità. In questo caso il pro-
dotto si chiama ZeXtras Suite e con-
sentirà di avere backup in tempo rea-
le (unico al mondo che nel Piano di
Continuità Operativa consente di di-
chiarare un RPO ed un RTO tenden-
ti a zero), così come un'integrazione
piena con i dispositivi mobili in mo-
dalità push, una gestione avanzata
dello storage con compressione, un
sistema di instant messaging integrato
e una amministrazione distribuibile.
La sua qualità è certificata da 4 mi-
lioni di utilizzatori e dal 1°, 2° e 4° po-
sto nella Gallery ufficiale di Zimbra.
A questo punto, abbiamo scelto il
prodotto, la sua versione ed i suoi ac-
cessori. Ora dobbiamo solo rivolgerci
al mercato nazionale per trovare i pro-
fessionisti che possano dare supporto
sull'installazione e sulla gestione del
sistema. La scelta è importantissima
perché, se è vero che per ogni pro-
dotto è fondamentale l'assistenza, lo
è ancora di più per l’OS, dove teo-
ricamente, chiunque può proporla.
Il modo migliore per selezionare
un'azienda qualificata è richiedere e
verificare un alto numero di referen-
ze su altre PA simili per tipologia, di-
mensione e contesto tecnico.
Inoltre, è importante sapere che, se
l'azienda scelta è vincolata da con-
tratto di partnership sulla versione
commerciale, non è libera di proporre
e gestire l'assistenza e/o l'integrazione
sulla versione OpenSource.
Paolo Storti - @PaoloStorti
CAD Art. 68 e Circ. 63 AGID
Valutazione Tecnico Economica - Un caso pratico
All’interno del progetto di ottimiz-
zazione e consolidamento dei data
center IT, il Ministero dell’economia
e delle finanze ha scelto la soluzio-
ne dello ‘storage definito dal softwa-
re’ di DataCore, con l’obiettivo pri-
mario di salvaguardare gli investi-
menti realizzati nel corso di molti
anni sui diversi sistemi di storage,
che vanno dagli EMC VMax agli
EMCCentera, fino agli HP EVA. Inol-
tre, era fondamentale snellire e
centralizzare la gestione dello sto-
rage per aumentare la produttività
e per mettere a disposizione, quan-
do e dove necessario, spazi di ar-
chiviazione con elevata disponibilità
nel giro di pochi minuti.
I perché di una scelta
La scelta del MEF per l’approccio
allo storage definito dal software di
DataCore è stata fatta sulla base di
numerosi fattori, uno dei quali è la
capacità della soluzione SAN-
symphony-V di trasformare lo sto-
rage in una risorsa disponibile tra-
sversalmente, che può essere or-
ganizzata in pool e utilizzata in
modo più efficiente rispetto agli ap-
procci che partono dall’hardware,
dove ogni sistema di storage diventa
un’isola separata e inefficiente.
Il software DataCore ottimizza anche
l’utilizzo complessivo delle risorse e
rende il provisioning dello storage
dinamico e automatico: un proces-
so rapido al posto di un’attività
complicata e lenta, che in passato
spesso richiedeva giorni, se non set-
timane, per essere completata.
L’architettura
Il partner tecnologico SpeedCrew,
fornitore certificato di soluzioni
software DataCore, ha ideato e im-
plementato il progetto installando
DataCore SANsymphony-V su
quattro piattaforme server x86
standard, per garantire ridondan-
za e protezione dei dati, offrendo
al contempo la gestione centra-
lizzata di oltre 200 TB di storage re-
sidenti su diversi sistemi EMC
VMax, EMC Centera e HP EVA.
I vantaggi
Il MEF trarrà vantaggio anche dal-
l’aggiunta di funzionalità storage
avanzate di alto livello, come il
thin provisioning, il mirroring su area
metropolitana, il caching adattati-
vo ad alta velocità, la replicazione
e l’auto-tiering, che potranno essere
applicate sia allo storage esistente
sia a quello che verrà acquisito in fu-
turo. Per garantire elevata disponi-
bilità e continuità operativa viene
eseguito il mirroring sincrono di tut-
ti i dati importanti attraverso edifi-
ci e dipartimenti tra i nodi DataCore.
Quando un server non è disponi-
bile, i restanti nodi rilevano i carichi
di lavoro (auto-failover) fino a quan-
do il sistema non è nuovamente di-
sponibile e automaticamente ri-
sincronizzato (auto-failback).
Per accelerare le prestazioni del sot-
tostante hardware, DataCore sfrut-
ta la memoria ad accesso casuale
(RAM) presente in ciascun nodo.
Questo permette un rapido ca-
ching ‘in memory’ ad alta velocità,
che accelera i carichi di lavoro
delle applicazioni critiche del MEF.
DataCore ha anche semplificato la
possibilità di scalare e far crescere
dinamicamente lo storage, per-
mettendo di aggiungere hardwa-
re di qualunque fornitore, model-
lo o tecnologia, incluse eventuali ri-
sorse SSD flash.
Il gradimento del cliente
“Abbiamo scelto Datacore per-
ché volevamo una soluzione che
permettesse al MEF di moderniz-
zare e virtualizzare lo storage e l’in-
frastruttura IT senza obbligarci a un
legame con specifiche tecnologie
o fornitori di hardware”, commen-
tano gli addetti ai lavori del MEF.
“Questo ci garantisce flessibilità,
scalabilità e libertà di scelta.
Nell’eventualità di dover incre-
mentare e adeguare l’ambiente
alle necessità di archiviazione e ge-
stione dei dati, SANsymphony-V ci
permette di scegliere sul mercato
la proposta tecnica più adeguata e
innovativa”.
MARZO APRILE 2014
IL MEF SCEGLIE DATACORE
Lo storage
‘software defined’
N S
EW
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Art.68 - 1-ter
“Ove dalla valutazione comparati-
va di tipo tecnico ed economico, se-
condo i criteri di cui al comma 1-bis,
risulti motivatamente l'impossibilità
di accedere a soluzioni già dispo-
nibili all'interno della Pubblica Am-
ministrazione, o a software liberi o
a codici sorgente aperto, adegua-
ti alle esigenze da soddisfare, è con-
sentita l'acquisizione di programmi
informatici di tipo proprietario me-
diante ricorso a licenza d'uso”.
Circ. 63 - Art. 2.1.2
Oggetto della valutazione
e criteri
“In base alla norma, la valutazio-
ne comparativa deve essere svol-
ta quando le Pubbliche Ammini-
strazioni intendano acquisire “pro-
grammi informatici o parti di essi”.
L’oggetto della valutazione quin-
di è un prodotto o una soluzione
software che risponda a specifiche
esigenze funzionali dell’ammini-
strazione”.
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