Innovazione.Pa marzo-aprile 2014 - page 20

S
ono temi che hanno impe-
gnato fortemente l'AgID in un
complesso lavoro preparatorio
avente come scopo l'integrazione
tra tutte le componenti in gioco,
come spiega ad
Maria Pia Giovannini,
Responsa-
bile dell’Area regole, standard e
guide tecniche dell’AgID.
“Fatturazione, conservazione e
pagamenti elettronici verso la PA
fanno capo al complessivo disegno
di creazione dell'Amministrazio-
ne digitale. I nostri sforzi si dividono
su queste tre attività, facendo in
modo, però, che sia sempre pre-
sente quella coerenza e conver-
genza tra i processi prevista dalle
strategie del Governo”.
Cambiano i presupposti
L'approssimarsi della scadenza del
sei giugno, per l'obbligo di invio di
fatture elettroniche alle Ammini-
strazioni Pubbliche centrali, ha reso
necessario mettere a punto diversi
strumenti e precisare i criteri in or-
dine alla gestione dei documenti
elettronici. Temi ‘tradizionali’, come
la conservazione sostitutiva, ten-
dono a diventare quasi obsoleti.
“Il concetto di con-
servazione sostitu-
tiva, in effetti, risul-
ta ormai riduttivo,
perché si limita alla
sola attività di con-
servazione digitale
di documenti che
nascono cartacei. Oggi, i docu-
menti che nascono in formato digi-
tale, con piena valenza giuridica,
sono sempre di più e, con la spin-
ta legata alle misure sulla fattura-
zione, questo diverrà ancora più evi-
dente. La dicitura più corretta, quin-
di, è quella di Conservazione, che ri-
guarda i criteri e le metodologie di
trattamento di qualsiasi forma di do-
cumento della PA. Le novità in ma-
teria di Amministrazione digitale, che
vengono introdotte da qui a giugno
del 2015, possono creare le condi-
zioni per affermare l'uso del digita-
le, sia nella Pubblica Amministra-
zione sia nel settore privato”.
E cambiano i paradigmi
In effetti, il flusso di fatture verso la
Pubblica Amministrazione rappre-
senta un terzo dei volumi com-
plessivi delle fatture circolanti.
Le aziende italiane sono circa 5 mi-
lioni e, di queste, 2 milioni intera-
giscono con la PA, generando circa
60 milioni di documenti l'anno.
Sono numeri considerevoli, in gra-
do di generare un circuito virtuoso
per lo sviluppo di servizi digitali.
Lo stesso discorso vale per i paga-
menti elettronici. Giovannini ci illu-
stra come, quando si parla di lotta
al contante e di diffusione degli stru-
menti elettronici di pagamento, sia
necessario pensare che i paga-
menti dovuti per i servizi della Pub-
blica Amministrazione rappresen-
tano oltre il 50% delle operazioni ef-
fettuate. Stiamo parlando di 250 mi-
lioni di operazioni l'anno.
Oltre alla opportunità di dare il
buon esempio, c'è, quindi, una
pragmatica necessità di efficienta-
mento e snellimento dei processi.
Si tratta, insomma,
di movimenti di
massa, che possono
contribuire all'inno-
vazione tecnologi-
ca e alla digitalizza-
zione del Paese.
Il fatto è che sia la
fatturazione elettronica sia lo svi-
luppo dei sistemi di pagamento
comportano la trasformazione di
operatività manuali e cartacee in un
processo telematico, per il quale oc-
corrono precisi punti di riferimento
condivisi.
“Queste transazioni devono avere
valenza nel tempo.
Occorre dotarsi di un'efficace e so-
lido sistema di conservazione.
Ciò spiega il perché degli ultimi
adattamenti normativi in materia di
conservazione e gestione del do-
cumento informatico che l'AgID ha
prodotto. Le nostre indicazioni for-
niscono quelle regole e quelle at-
tenzioni necessarie a far si che que-
ste attività possano essere svolte con
i criteri di sicurezza e affidabilità”.
Nuovi criteri e trattamenti
Si tratta, in altre parole, di un tassello
di base necessario al sostegno di tut-
ti quei complessi processi legati al
sistema dei pagamenti, alla fattu-
razione elettronica e, sul medio
termine, allo sviluppo dell'identità di-
gitale dei cittadini. Riguardano i cri-
teri di trattamento del documento
e di conservazione a lungo termine,
i percorsi di trasmissione delle infor-
mazioni grazie alla Pec, gli strumenti
di firma elettronica.
“L'ultima delibera
ha introdotto nuove
regole in merito alla
conservazione dei
documenti.
La precedente si oc-
cupava della sicu-
rezza; la più recente
fornisce le regole necessarie a crea-
re sistemi di conservazione, secon-
do standard di riferimento interna-
zionali, in un'ottica evolutiva, in gra-
do di garantire l'affidabilità nel tem-
po e la possibilità di sviluppare ana-
lisi e ricerche sugli stessi. Inoltre, ab-
biamo pubblicato l'adeguamento
per l'accreditamento dei conserva-
tori. In questo modo, stiamo por-
tando avanti un progetto di verifica
dei soggetti che intendono appre-
starsi a fornire questo tipo di servi-
zio alla PA con le dovute garanzie.
Vogliamo garantire alle Ammini-
strazioni un'offerta all'altezza di ge-
stire il patrimonio informativo pub-
blico. Per la fatturazione elettronica
è stato compiuto un importante la-
voro di indicizzazione degli indiriz-
zi elettronici delle Amministrazioni
interessate. Per consentire che la fat-
tura elettronica possa essere effet-
tivamente diffusa, infatti, i fornitori
della PA hanno bisogno di cono-
scere gli indirizzi delle Amministra-
zioni con le quali collaborano”.
L’anagrafe delle PA
L'indice della PA contiene, quindi, le
anagrafiche delle Amministrazioni
Pubbliche e rappresenta uno degli
strumenti di base del processo.
“Il grosso impegno delle Ammini-
strazioni è proprio quello di indica-
re gli uffici che possono essere in-
teressati alla ricezione di fatture.
Purtroppo, ancorché le Ammini-
strazioni identificate
per la prima attiva-
zione siano poche,
solo 38, l'articola-
zione interna è piut-
tosto complessa
perché deve arriva-
re a 15.000 uffici.
Il formato della fattura che noi ab-
biamo individuato è standard, anche
se a livello internazionale non esiste
ancora un’unitarietà tra i modelli.
L’ auspicio è che anche a livello eu-
ropeo si concludano le attività per
arrivare ad un formato unico, cui tut-
ti si possano conformare.
Le PA hanno quasi terminato i loro
adempimenti in materia e stanno
dando le necessarie indicazioni ai
loro fornitori. Forse i ritardi più si-
gnificativi, questa volta, si contano
proprio sul fronte delle imprese
che, magari puntando sui soliti ritardi
all'italiana, non si sono preparate per
tempo. Ma contiamo sulla collabo-
razione delle Associazioni di cate-
goria per sensibilizzare e preparare
la aziende ed i professionisti.
Si cominciano a vedere operatori im-
portanti che strutturano i servizi in vi-
sta della scadenza che è inderoga-
bile, stabilita dal governo Letta e ri-
badita anche dal governo Renzi”.
D R
OSSIE
FATTURAZIONE ELETTRONICA
UNA TAPPA IMPORTANTE VERSO L'AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Fatturazione elettronica
e pagamento elettronico
Costituiscono due fondamentali agenti di cambiamento
MARZO APRILE 2014
20
Maria Pia Giovannini
Responsabile Area regole, standard
e guide tecniche AgID
I pagamenti alla PA
rappresentano il 50%
dei 250 milioni
di operazioni effettuate
ogni anno
Verso un modello unico,
un formato europeo
di fattura
a cui tutti possano
far riferimento
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