Uno studio condotto dall’Economist
Intelligence Unit sponsorizzato da
Ricoh rileva che i dirigenti del Set-
tore Pubblico non ritengono i cam-
biamenti guidati dalla tecnologia un
aspetto prioritario.
Secondo lo studio, due terzi dei di-
rigenti è convinto che la propria or-
ganizzazione dovrà evolvere rapida-
mente nei prossimi tre anni per
tenere il passo con i mutamenti in
atto, ma solo il 27% ritiene che l’a-
dozione di misure per adattare le
proprie organizzazioni a tali cambia-
menti sia un aspetto prioritario o di
estrema urgenza. Il 55% ritiene che
le nuove tecnologie avranno sulle
organizzazioni un impatto minimo o
addirittura nullo nei prossimi tre anni
(negli altri settori la percentuale dei
dirigenti che pensa che l’impatto
sarà minimo scende al 29%).
Ma quali sono le aree in cui i diri-
genti di questo settore ritengono ne-
cessario introdurre innovazioni?
Come un appuntamento intermedio
nel programma di Security Summit di
quest’anno, che prevede la presenta-
zione del Rapporto Clusit 2014 in un
Tour di quattro città Italiane (Milano a
marzo, Bari a maggio, Roma a giu-
gno e Verona a ottobre) si è svolto a
Roma, in aprile, l’incontro dedicato
alla Sicurezza nella Pubblica Ammini-
strazione Digitale. In tale occasione,
anche il Rapporto è stato messo a di-
sposizione dei partecipanti, consen-
tendo così il confronto sull’evoluzione
della tematica e della problematica
rispetto agli anni precedenti.
Il piano di transizione che in circa un
anno dovrebbe portare alla completa
digitalizzazione del ciclo passivo di fat-
turazione nella PA è l'elemento più vi-
sibile di un insieme di misure volte a
portare l'Amministrazione digitale ad
un nuovo livello di affermazione.
Ci si arriva con una marcia forse meno
trionfale di quella che aveva accompa-
gnato i proclami sull'Agenda Digitale e
con alcuni pesanti ritardi, ma le novità
dovrebbero portare comunque a im-
portanti irreversibilità.
Le novità riguardanti la fatturazione
elettronica, infatti, si accompagnano
alle recenti disposizioni in materia di
conservazione dei documenti digitali e
alla standardizzazione dei sistemi di pa-
gamento elettronico verso la PA.
ISSN 1828-2024
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Anno XI - N. 3/4 - marzo aprile 2014 - mensile - Soiel International - Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abbonamento postale - d. I. 353/2003 (conv. in I. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 - DCB Milano € 6,00
UNA TAPPA IMPORTANTE VERSO L'AMMINISTRAZIONE DIGITALE
Fatturazione elettronica
e pagamento elettronico
Costituiscono due fondamentali agenti di cambiamento
SECONDO LO STUDIO ECONOMIST PROMOSSO DA RICOH
I cambiamenti al vaglio della PA
Un’analisi di come la dirigenza europea percepisce l’importanza,
l’urgenza e le opportunità introdotte dalle nuove tecnologie
DALL’INCONTRO DEL CLUSIT DEDICATO ALLA PA DIGITALE
Una nuova cyber security
la soluzione per
espandere
le funzionalità di
Zimbra
Open Source
MOBILE
BACKUP
POWERSTORE
CHAT
ADMIN
INCHIESTA
EDITORIALE
SMART COMMUNITIES
DOSSIER
Stiamo appena uscendo dai fatidici 100 giorni di ‘Luna di miele’ che accom-
pagnano l’ingresso di ogni nuovo Governo con la popolazione.
Pensando che, al termine, non c’è possibilità di rescissione automatica, pos-
siamo almeno utilizzare il periodo (forse un po’ lunghetto) per cercare di ca-
pire come la situazione evolve. Proprio ad un giornale come il nostro, il di-
lemma ‘innovatori - conservatori’ non sembra doversi porre, testimoni come
abbiamo potuto essere dei tanti stop and go che ogni iniziativa, pubblica o
privata, sembra destinata a vivere nel suo percorso. Certo, abbiamo ogni volta
sperato che quanto iniziato avesse una spedita sua continuità e realizzazione
concreta e, francamente, di rado ciò è avvenuto. Anche quando il processo
intrapreso avrebbe potuto apportare mattoni significativi alla edificazione di
una Pubblica Amministrazione più adeguata ai tempi. Se per tanti versi siamo
costretti a leggere il bollettino di guerra sul permanere degli italici vizi (e meno
male che ne veniamo informati), il nostro ottimismo ci porta a perseverare nella
speranza, registrando da questa visuale segnali, tendenze e fenomeni che, so-
pra ad ogni tentativo di freno, si manifestano. Dopo l’annuncio governativo
di: “a aprile...”, quello di “mercoledì ci occuperemo della PA...” avrebbe im-
pensierito chiunque non uso a Twitter, ma ci siamo rassicurati nel registrare che
i progetti europei camminano, si realizzano (“lo chiede l’Europa”, qui fun-
ziona). Così come nel rilevare che grandi e piccole realtà, pubbliche e im-
prenditoriali, proseguono nel loro percorso di concretizzazione e integrazione
di quanto intrapreso. Sono le stesse realtà che stanno operando speditamente
nell’inclusione delle più attuali forme di comunicazione attiva e passiva, che
si sono imposte come forma di informazione e relazione diffusa, entrando a
far parte del nostro quotidiano. Insomma, Italia, cambia!
Non è uno slogan elettorale, speriamo.
Gianmarco Nebbiai