zioni su tutti i punti luce presenti in
Italia, il potenziale di risparmio le-
gato all’illuminazione pubblica sa-
rebbe di circa 0,3-0,5 TWh/anno.
Gli edifici della PA
Il contributo della Pubblica Ammi-
nistrazione all’efficientamento ener-
getico del Paese dipende soprat-
tutto dagli edifici pubblici.
È infatti nell’edilizia, quella scola-
stica in particolare viste le ampie su-
perfici coperte, che risiede il mag-
gior potenziale.
Se dal 2003 al 2013 il giro d’affari
legato alla riqualificazione ener-
getica degli edifici pubblici della PA
locale è stato di 38 milioni di euro
(stima prudenziale) quello atteso da
qui al 2020 è di 156 milioni di euro.
Le cifre attese si riferiscono a in-
terventi sulle chiusure vetrate (11
milioni), sulle superfici opache (90
milioni), sull’illuminazione interna
(40 milioni) e sui sistemi di clima-
tizzazione, caldaie a condensazio-
ne e pompe di calore soprattutto
(rispettivamente 12 milioni e 3 mi-
lioni di euro).
A proposito di edilizia e di illumi-
nazione pubbliche, Giovanni Lelli,
commissario dell’ENEA, ha affer-
mato: “Il contributo dell’edilizia al
raggiungimento degli obiettivi di ef-
ficienza energetica e di riduzione
delle emissioni posti dall’Unione Eu-
ropea sarà sempre più determi-
nante e l’Italia deve puntare sul-
l’efficientamento energetico dando
continuità a politiche di incentiva-
zione delle ristrutturazioni edilizie,
di nuove costruzioni energetica-
mente più perfor-
manti e per la pia-
nificazione energe-
tica delle città. L’E-
NEA, come coordi-
natore nazionale
del Patto dei Sin-
daci, è impegnata
ad aiutare i Comu-
ni italiani a miglio-
rare l’efficienza
energetica, soprat-
tutto nel settore
dell’illuminazione
pubblica, fonte di
grande dispendio
energetico, dalla quale è attesa una
riduzione dei consumi stimata in-
torno al 30%. Nell’ambito della
programmazione del territorio e nel
percorso verso le smart city gioca-
no un ruolo centrale lo sviluppo di
reti energetiche locali, elettriche e
termiche, come il teleriscaldamen-
to, combinate con sistemi ICT.
Con queste innovazioni tecnologi-
che, che rappresentano il fiore al-
l’occhiello dell’industria italiana, si
potranno raggiungere significativi
vantaggi energetici e gestionali, e
anche di sicurezza, ottenendo allo
stesso tempo un vantaggio com-
petitivo sui mercati internazionali.
Una maggiore razionalizzazione dei
consumi e la riduzione degli spre-
chi, a partire dalla Pubblica Ammi-
nistrazione, offrono enormi poten-
zialità di risparmio”.
I consumi energetici
di una scuola elementare
Per meglio stimare il potenziale di
risparmio energetico negli edifici
della Pubblica Amministrazione,
prendiamo, per esempio, una scuo-
la elementare.
In un normale isti-
tuto di questo tipo,
i consumi energeti-
ci annuali medi
sono ripartiti tra
energia elettrica ed
energia termica.
L’energia elettrica
è quantificabile in
20-50 kWh per mq,
quella termica in
50-200.
Nel caso in cui l’e-
dificio sia dotato di
un sistema di con-
dizionamento estivo, i consumi
elettrici aumenterebbero di circa 20
- 30 kWh/mq. Per l’energia elettri-
ca, la destinazione a illuminazione
copre il 75%-80% del consumo to-
tale, le apparecchiature elettroniche
(aula di informatica, distributori au-
tomatici…) il 15%-20%, mentre i si-
stemi ausiliari (ascensori e suppor-
ti ai sistemi di generazione e distri-
buzione di energia termica) consu-
mano tra lo 0% e il 10% del totale.
Per quanto riguarda l’energia ter-
mica, è il riscaldamento a fare la
parte del leone (95%-98%), mentre
il 2%-5% spetta alla produzione di
acqua calda sanitaria.
Dalla teoria alla pratica
Calcolati i risparmi potenziali con-
seguibili nei consumi di energia di
un edificio della PA, il passaggio
dalla teoria alla pratica incontra al-
meno alcune barriere non facili da
superare.
Le principali sono la barriera ‘co-
noscitiva’, cioè la mancanza di con-
sapevolezza da parte della PA del-
l’importanza della gestione e della
razionalizzazione dei consumi ener-
getici; la barriera ‘finanziaria’, ossia
l’incapacità di reperire risorse fi-
nanziarie per la realizzazione degli
interventi di efficienza energetica, e
la barriera ‘realizzativa’, che consi-
ste nella difficoltà di instaurare la
corretta relazione fra il soggetto su
cui insiste l’intervento di efficienta-
mento energetico (in questo caso la
PA) e chi materialmente lo realizza.
Per quanto riguarda la barriera
realizzativa, un caso che ha fatto
scuola e che viene citato anche nel-
l’Efficiency Report del Politecnico di
Milano è rappresentato dal Co-
mune di Vimercate (MB) che a gen-
naio 2013 ha pubblicato un bando
per la ‘concessione del servizio
energia, interventi di riqualifica-
zione ed efficienza energetica, con-
duzione e manutenzione ordinaria
e straodinaria degli impianti termici
ed elettrici’ di cinque edifici co-
munali, in particolare scuole.
La novità di tale bando sta nel fat-
to che introduce un contratto di
prestazione energetica che preve-
de, per la durata di 15 anni, sia la
gestione sia la riqualificazioen ener-
getica degli edifici (con investi-
menti completamente a carico del-
l’appaltatore), a fronte della corre-
sponsione di un canone legato ai ri-
sparmi energetici conseguiti.
Michele Ciceri
Responsabile
Energy Management Conference
Soiel International
Categoria
Soluzioni
Ultimi 10 anni
Mercato teorico Mercato atteso
Chiusure vetrate
2
68
11
Superfici opache
5
273
90
Illuminazione edifici
20
67
40
Caldaie a condens.
10
34
12
Pompe di calore
1
8
3
Illumin. pubblica
Illuminazione
80
156
25
Produz. energia
Solare termico
1
23
8
Cogenerazione
150
440
200
269
1.069
389
31
MARZO APRILE 2014
La barriera principale
è quella ‘realizzativa’,
per superare la quale
risultano utili
i contratti di gestione
energetica ‘complessiva’.
Come quello
stipulato nel 2013
dal Comune
di Vimercate (MB)
Il mercato delle tecnologie/soluzioni per l’efficienza energetica nella PA
Dati in milioni di euro/anno (fonte Energy Efficiency Report dicembre 2013 – Politecnico di Milano
Consumi energetici annuali medi di una scuola elementare
(fonte Energy Efficiency Report dicembre 2013 – Politecnico di Milano
Produz. energia
Riqual. edifici
Totale
Energia elettrica = 20 – 50 kWh/mq
Illuminazione
75% - 80%
Apparecchiature elettroniche
15% - 20%
Ascensori e ausiliari
0% - 10%
Energia termica = 50 – 200 kWh/mq
Riscaldamento
95% - 98%
Acqua calda sanitaria
2% - 5%