Office Automation settembre 2013 - page 71

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settembre 2013
LaSalle “Il mercato ha evidenziato negli anni esi-
genze diverse, ma accomunate da un unico fine: gli
utilizzatori cercano di sfruttare al massimo i propri
spazi, mentre investitori e sviluppatori sono alla ri-
cerca di soluzioni a prova di futuro”.
La transizione dall’ufficio tradizionale allo smart
office è il risultato dell’evoluzione dello sviluppo
tecnologico e della produttività lavorativa raggiunta
grazie ad esso: “Si tratta di un processo irreversibile
guidato dalla domanda che sempre più influenza il
prodotto immobiliare. Gli sviluppi degli spazi ufficio
immessi sul mercato vengono costruiti a tavolino
partendo dalle esigenze dei futuri utilizzatori. La
forma stessa degli spazi si adegua alla domanda,
planimetrie libere da pilastri si plasmano sulla di-
mensione delle aree di lavoro - la scrivania, l’ufficio
chiuso, la sala riunione, il phone boot – per giungere
a massimizzare l’efficienza di piano”.
Gli sviluppi tecnologici impongono
la svolta
Grazie all’evoluzione delle tecnologie di comunica-
zione e collaborazione il concetto tradizionale di
ufficio travalica i confini fisici dello spazio di lavo-
ro consentendo di condividere le informazioni in
modo indipendente dalla propria localizzazione.
Fabio Sambrotta
, systems engineer di Polycom, ha
illustrato le diverse possibilità offerte dai sistemi di
collaborazione puntualizzando come la tecnologia
può migliorare la funzionalità degli gli spazi con in-
fluenze dirette sul modo di lavorare e di prendere le
decisioni. “Gli scenari della collaborazione spaziano
dalla comunicazione ‘one to one’, come per esempio
un colloquio di lavoro in fase di recruting, a quella
‘one to many’, rivolta a un pubblico numeroso, sino
alla comunicazione ‘many to many’ in cui vi è una
vera e propria condivisione delle idee tra gruppi
di lavoro o strutture create ad hoc. Ogni scenario
ha una tecnologia abilitante. L’audioconferenza, la
videoconferenza, la telepresence, gli strumenti di
collaborazione remota, l’utilizzo del cloud per una
collaborazione ‘as a service’ sono strumenti che,
se implementati in un ufficio moderno, creano una
trasformazione e ottimizzazione dei processi. Non
solo, rispondono alle esigenze delle nuove gene-
razioni che, abituate a lavorare con gli smartpho-
ne, tablet e social network, si aspettano di trovare
questi strumenti anche sul luogo di lavoro. È però
necessario che l’implementazione delle tecnologie
di collaborazione sia supportata da meeting policy
finalizzate a ottimizzare i processi di comunicazio-
ne aziendale, di supporto al cliente, di formazione,
recruiting, ecc”.
Realizzare ambienti adeguati
Ma i sistemi di videoconferenza e telepresence per
funzionare al meglio devono essere supportati da
ambienti dedicati e specificatamente progettati
come ha sottolineato
Luciano Zoccoli
, managing
director di Ayno Videoconferenze: “La tecnologia per
la comunicazione video ha raggiunto la
piena maturità. Il crescente numero dei
dispositivi di videoconferenza installa-
ti, il deciso miglioramento della qualità
dei sistemi e la maggiore disponibilità
di network fa immaginare un futuro
prossimo in cui il modo di lavorare sarà
realmente diverso. Spesso però accade
che architetture di sala non all’altezza
della situazione si trasformino in vere e
proprie barriere all’utilizzo dei sistemi
di videoconferenza. Sale conferenza
difficilmente fruibili, caratterizzate da
un’illuminazione e un’acustica scaden-
te, o non correttamente dimensionate
offrono un’esperienza utente modesta
e finiscono per essere poco utilizza-
te. La progettazione assume quindi un
ruolo fondamentale. Non esiste un’u-
Appuntamento al 2014
Dopo il successo dell’edizione milanese, Officelayout
ripropone l’evento L’Ufficio Collaborativo a Bologna
il prossimo 29 gennaio portando avanti l’integrazio-
ne delle tematiche IT e del ‘Progetto Ufficio’ in un’ot-
tica di smart working.
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