Office Automation settembre 2013 - page 76

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settembre 2013
In una ricerca del Boston Consulting Group datata
2007 ma ancora attuale, due imprenditori su tre
dichiaravano in base alla propria esperienza che: il
75% dei ricavi dell’azienda deriva da prodotti che
saranno obsoleti entro tre anni; l’86% delle idee
non arriva mai sul mercato sotto forma di prodotto;
il 50-70% delle idee che diventano prodotti falli-
sce la prova del mercato. Alla luce di questo, tutti
concordavano sul fatto che l’innovazione dei pro-
dotti rappresenta una delle priorità strategiche di
un’azienda.
Prima domanda: che cos’è l’innovazione? La rispo-
sta più efficace tra quelle che abbiamo ascoltato
è questa: innovazione è creare nuovi prodotti (o
servizi nel caso) capaci di soddisfare nuovi, meno
nuovi e inespressi bisogni. L’innovazio-
ne consente a un’organizzazione di tra-
sformare le idee innovative in prodotti
migliori e servizi più efficienti rispetto
alla concorrenza; l’innovazione è quindi
il motore che stimola continuamente
le aziende alla conquista di quote di
mercato e alla differenziazione tra i
prodotti per massimizzare i profitti.
Non per caso le aziende leader sono
quelle capaci di innovare in maniera
più efficiente e che sfruttano l’innova-
zione per ottenere benefici economici
lungo tutto il ciclo di vita dei prodotti.
Seconda domanda: come si fa a con-
cretizzare l’innovazione in nuovi pro-
dotti? La risposta ci consente di dare
un’informazione che ha del sorpren-
dente: in media le aziende ottengono
un prodotto nuovo ogni 3.000 nuove idee. Le azien-
de leader però superano di sei volte questa media
nella trasformazione di idee in prodotti grazie a una
serie di fattori: riescono a essere più prolifiche di
idee rispetto alla media; riconoscono ed eliminano
più facilmente le cattive idee prima di iniziare le fase
principale di sviluppo; utilizzano best practice in
modo sistematico per pilotare i propri processi di
innovazione; ottengono più benefici economici da-
gli investimenti nell’innovazione. Come ci riescono?
Gli strumenti dell’innovazione
L’autostrada dell’innovazione si chiama PLM, Pro-
duct Lifecycle Management, una strategia gestio-
nale basata sull’informatica (vedi il box Che cos’è il
PLM?) che non risente della crisi, anzi.
“La situazione economica stagnante è
uno stimolo all’innovazione – afferma
Gian Luca Sacco
, marketing director
South Europe di Siemens Industry Au-
tomation – perché le aziende si ren-
dono conto che è solo cercando nuovi
modelli, nuovi prodotti o la maggiore
efficienza nei processi che si può te-
nere il passo nel mercato globale. E
quando l’esigenza è di questo tipo, il
PLM è la risposta migliore anzi proba-
bilmente l’unica. Questo ovviamente
non ci esenta del tutto dalla riduzio-
ne dei budget IT, ma le aziende che
guardano avanti si rendono conto non
solo che non è questo il fronte su cui
è opportuno lesinare, ma anzi che è
arrivato il momento di investire. Il vero
PLM: l’autostrada
dell’innovazione
Scontata la mancanza di una compiuta maturità culturale
sul mercato italiano e un po’ di confusione nei concetti, le moderne
soluzioni di PLM sono l’elisir di lunga vita per le aziende
che guardano avanti puntando sull’innovazione.
Michele Ciceri
product lifecycle management
Gian Luca Sacco, marketing
director South Europe di Siemens
Industry Automation
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