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ottobre 2012
Nell’era dell’home banking e delle più
svariate modalità di pagamenti elettro-
nici, da Paypal alle tradizionali carte di
credito, ogni anno girano nel mondo 70
miliardi di assegni… di carta. Di questi
30 miliardi solo negli USA, ovvero nel
Paese principe dell’innovazione ICT, 4
miliardi in Francia, più di 2 miliardi in
Brasile, il vero mercato emergente in
questo ambito, mentre in Gran Breta-
gna era stato fissato per legge il 2018
come anno in cui l’assegno cartaceo
sarebbe stato definitivamente aboli-
to… termine prorogato di recente a
data da definirsi (“Fino a quando non
ci sarà una valida alternativa e l’as-
segno non sarà più utilizzato” come
riportano ufficialmente i documenti del Payment
Council britannico), succede anche al di fuori del
Bel Paese. L’Italia in questo mercato rappresenta
una quota ridotta: 315 milioni di assegni all’anno,
corrispondenti all’8% (dati 2010) delle transazioni
effettuate. Un volume comunque interessante che
sempre più, è la richiesta del mercato, deve essere
gestito in modo efficiente.
Un’eccellenza italiana nel mondo
Della dematerializzazione dei documenti di paga-
mento, e quindi anche degli assegni, ha fatto la sua
missione l’azienda italiana Panini, nata a Torino 1945
come fornitore di macchine da ufficio, un nome sto-
rico il cui primo prodotto di lettura elettronica degli
assegni risale al 1980. Oggi questa realtà molto agile,
solo 100 persone, rappresenta un’entità da 50 mi-
lioni di euro di fatturato, secondo i dati del 2011, in
crescita del 25% sull’anno precedente,
dove il business fatto nel nostro Paese
è solo di circa il 5%: “Il 75% del nostro
fatturato viene realizzato in USA – rac-
conta
Nicola Aliperti
, amministratore
delegato di Panini – ma siamo presenti
anche in molti Paesi del Sud Ameri-
ca, del Medio Oriente e dell’Asia con
quote di mercato variabili tra il 30% e
il 40%. Nel 2010 abbiamo superato il
traguardo storico dei 500.000 scan-
ner venduti nel mondo; oltre a Torino
abbiamo due sedi a Dayton in Ohio
e a San Paolo del Brasile e investia-
mo l’8% dei ricavi in attività di ricerca
e sviluppo”, siamo quindi di fronte a
un’eccellenza italiana nel mondo, una
multinazionale tascabile, che nell’ambito dell’ICT
nazionale è sicuramente una rarità.
Evoluzione dell’assegno
Generalmente, tutti gli assegni una volta incassati
dai diversi istituti di credito vanno convogliati in
‘clearing house’, ovvero in camere di compensazio-
ne dove si regolarizzano i flussi di denaro tra tut-
te le banche coinvolte nel sistema. È facile intuire
come la dematerializzazione degli assegni cartacei
comporti un elevato livello di efficienza di questo
processo, che altrimenti deve essere gestito prati-
camente manualmente, senza contare il fatto che
gli assegni cartacei devono essere raccolti e tra-
sportati in tutta sicurezza. Questo complesso di
attività incide fortemente sui costi dei back office
bancari, ma non solo: “Questo mercato è di fronte
al paradosso che più cala il numero di assegni da
Come Panini risolve
il paradosso
degli assegni di carta
Nicola Aliperti, amministratore delegato della multinazionale
italiana attiva dal 1980 nell’offerta di sistemi di scansione
specializzati nei documenti di pagamento, ci racconta l’evoluzione
di un mercato che non chiede più solo efficienza.
Ruggero Vota
GESTIONE DOCUMENTALE
Nicola Aliperti, amministratore
delegato di Panini
1...,56,57,58,59,60,61,62,63,64,65 67,68,69,70,71,72,73,74,75,76,...100