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ottobre 2012
I rischi ai quali si va incontro
Quali rischi invece comporta l’esposizione della
propria azienza nei social network?
“Il social può essere usato per molteplici finali-
tà, come per esempio comunicazione, marketing,
supporto, education, recruitment, customer care,
contatto commerciale, crowd sourcing e molto al-
tro – spiega Domenico Garbarino. Ai diversi utilizzi
corrispondono diversi mix degli stessi rischi tra i
quali rischio di reputazione, rischio legale -soprat-
tutto per la raccolta illecita di dati personali, rischi
operativi e di sicurezza e altri. Affrontare questi
rischi senza averne un reale ritorno è assurdo, e,
senza l’attuazione di opportuni processi e tecnolo-
gie di security ed intelligence, l’azienda può essere
violata e “sepolta” dalle conversazioni degli utenti,
senza trarne indicazioni di business”.
“Il rapido diffondersi dei social media ha colto di
sorpresa numerose aziende, che hanno dovuto af-
frontare una valutazione dei rischi per garantire in
modo più efficace la sicurezza del proprio brand e
delle property sui social media – racconta Emiliano
Massa. Secondo Isaca, l’associazione internazionale
degli auditor del mondo IT, infatti, i principali rischi
derivanti dall’uso dei social media sono cinque: vi-
rus/malware, brand hacking, perdita del controllo
sul contenuto, aspettative non realistiche riguardo
utenti, dati, applicazioni e web service, rilevazione delle
frodi, il single sign-on e la sicurezza mobile nativa.
VERIZON
Gavan Egan
Director of security services
at Verizon EMEA
I dispositivi mobili rendono il social networking sempre di-
sponibile, senza più essere vincolati a un pc. Considerando
ciò, procedure e linee guida di sicurezza dovrebbero essere
applicate anche all’interno dello spazio ‘mobile’. I siti di so-
cial networking proteggono già i propri utenti da malware,
spam e phishing, ma le minacce sofisticate continueranno
a invogliare gli utenti a visitare siti contraffatti o a rivelare
informazioni personali identificabili. Le soluzioni di Verizon
dedicate alla mobilità aiutano i dipendenti a connettersi im-
mediatamente e in modo affidabile, creando così un circolo
virtuoso di produttività, flessibilità e efficienza operativa.
VIADEO
Olivier Fécherolle
Chief strategy and development
officer, Viadeo
La tecnologia mobile si sta evolvendo verso ambienti ope-
rativi sempre più complessi, che permettono agli utenti
di sperimentare l’accesso a Internet in modo sempre più
simile a come si fa con un personal computer, ma con in
più la possibilità di farlo ovunque e in qualsiasi momento.
Anche con questi cambiamenti, la sicurezza delle informa-
zioni nei dispositivi mobili ha gli stessi principi che si ap-
plicano su un pc. Controllare l’accesso a programmi o siti
attraverso una gestione sicura e criptata dei dati sensibili
riduce i rischi di avere incidenti come il furto o l’alterazione
delle informazioni. Ma, la chiave per la sicurezza siamo noi
stessi: dobbiamo essere consapevoli sul tipo di informa-
zioni che vengono condivise nei social network, dal mo-
mento che non esiste uno strumento in grado di prevenire
le minacce online al 100%.
Websense
Emiliano Massa
Director of regional sales
Websense Italy & Iberia
In Italia i dispositivi mobili aziendali e il fenomeno bring
your own device stanno eludendo sicurezza e policy
aziendali. Negli ultimi anni l’IT si è dedicato alla protezio-
ne dei desktop, cercando di prevenire la perdita dei dati
attraverso web ed e-mail, ma i dispositivi mobili hanno
modificato questo scenario. Per garantire la sicurezza dei
device in ambito lavorativo, Websense ha presentato la
soluzione Websense Triton Mobile Security in modalità
cloud, che unisce quattro elementi chiave, sicurezza web,
dati, mobile malware, app protection, e funzionalità di mo-
bile device management in un’unica soluzione.
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