69
ottobre 2012
di alto profilo, come testimonia l’ac-
cordo con Poste.com”.
Detto questo la riflessione portata
avanti è molto semplice: i fornitori di
questo mercato non possono conti-
nuare a proporre delle logiche custom
quando l’obiettivo è trasferire un docu-
mento generato dai processi aziendali
a un outsourcer che offre un servizio di
conservazione sostitutiva. La ragione
è presto spiegata: “L’ultima fase del
ciclo di produzione di un documento,
ovvero la sua archiviazione, viene ge-
neralmente visto dalle aziende come
un’attività che non dà valore – raccon-
ta Viscardi. È un controsenso propor-
re progetti ad hoc, con valorizzazioni
piuttosto significative e lunghi tempi di realizzazione,
in questo contesto. L’effetto è che oggi l’accesso ai
servizi di conservazione sostitutiva in outsourcing
risente di una barriera all’ingresso molto elevata”.
La risposta di I.CON. è la realizzazione di uno stru-
mento agile che mette a disposizione dei connet-
tori che vanno a interfacciarsi da un lato al sistema
BPM adottato dal cliente, dall’altro all’infrastruttura
che abilita il servizio di conservazione sostitutiva
del provider.
“Abbiamo lavorato sulla standardizzazione del col-
loquio e il risultato è un pacchetto componibile che
industrializza la connessione tra i processi azien-
dali e l’ambiente dell’outsourcer che si occupa del-
la validazione e dell’archiviazione dei documenti,
applicando uno spettro di regole standard. Una
I trend del settore
I vendor oggi devono dare più qualità in tempi più brevi. Questo succede in tutti gli ambiti dell’ICT e non soltanto per
quanto riguarda la gestione documentale. In quest’area però si affacciano anche altre novità: “Prima di tutto sono
cambiati gli interlocutori, una volta si parlava con l’IT, oggi invece molto spesso si va a trattare direttamente con il di-
rettore finanziario – racconta Erminio Viscardi, managing director di I.CON. Questo dipende sicuramente dal fatto che
operando con l’obiettivo dell’ottimizzazione dei processi, la valorizzazione dei benefici economici è quantificabile senza
particolari difficoltà; detto questo però bisogna riconoscere che questo cambio ha portato anche a delle nuove critici-
tà”. Infatti, una volta definito cosa si deve realizzare, l’aspettativa del cliente è quella di vedere i primi risultati operativi
in tempi molto brevi, ma: “Gli ambienti IT sono molto più complessi che in passato, e le necessità di integrazione oggi
risultano più elevate - dichiara Massimo De Toffoli, direttore tecnico I.CON. Di conseguenza i tempi dei progetti sono
difficilmente pianificabili, mentre tutta la fase di assessment viene invece data per scontata. Riusciamo a sostenere le
richieste di tempi ridotti perchè affidiamo i nostri progetti a personale interno di grande esperienza e competenza”.
Una seconda evoluzione, questa volta di tipo tecnologico, è quella che vede un sempre maggiore coinvolgimento della
business intelligence nei progetti di gestione documentale basati su metodologie di gestione dei processi: “La misu-
razione dell’efficienza del processo è un tema sempre più attuale e infatti quasi tutte le suite di BPM stanno iniziando
a offrire reportistica e funzioni di BI per la misurazione e l’analisi dei dati, anche in grandi volumi – dichiara De Toffoli.
Bisogna quindi raccogliere e gestire nuove tipologie di dati, che fino a poco tempo fa erano ignorati”.
volta attivato il connettore il servizio
può partire in poco tempo”, dichiara
De Toffoli.
Attivi in tempi ridotti
Questo nuovo approccio è stato vin-
cente nella partnership con Poste.com,
proprio perché ha svincolato l’opera-
tore dalla logica del ‘mega progetto’
necessario per l’abilitazione del servi-
zio. “Ufficialmente, grazie alla nuova
soluzione la conservazione sostitutiva
entra in esercizio in una settimana, ma
in diversi casi abbiamo riscontrato tem-
pi anche più brevi”, spiega De Toffoli.
La nuova soluzione sviluppata da
I.CON. supporta gli ambienti di gestio-
ne documentale basati sui sistemi SAP, Alfresco,
oltre a quelli dei partner storici EMC Documentum
e OpenText, queste ultime nelle varie versioni, in-
sieme a quelle di Global 360, vendor acquisito tem-
po fa proprio da OpenText. “Stiamo lavorando per
raggiungere un altro importante obiettivo, oltre a
quello di offrire un time to market veloce nell’abi-
litazione del servizio – afferma Viscardi. Vogliamo
offrire al mercato una soluzione appetibile anche
dal punto di vista economico: attualmente propor-
re ad aziende complesse un’offerta per abilitare la
conservazione sostitutiva in full outsourcing a un
costo inferiore ai 10.000 euro è pura fantascienza…
Noi però ci stiamo arrivando”.
Massimo De Toffoli,
direttore tecnico I.CON.