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office automation
marzo 2012
I mille rivoli dell’HR
“La funzione HR è oggi chiamata a fornire un contri-
buto di valore al business –afferma Carlo Ugdulena.
La selezione delle persone giuste, la gestione delle
performance e le strategie di retention sono priorità
assolute per il raggiungimento degli obiettivi di bu-
siness. La corretta comunicazione delle politiche HR
non è ancora un aspetto consolidato nelle pratiche
della vita aziendale, occorre lavorare per diffondere
una nuova cultura di gestione delle persone, basata
sui valori di trasparenza, condivisione e partecipa-
zione. Le nostre soluzioni aiutano le aziende e le di-
rezioni HR a ottimizzare i processi e le attività, atti-
vando anche nuovi flussi di comunicazione e una
distribuzione delle informazioni più rapida”.
“Le sfide oggi si giocano sul campo dell’innovazione
del processo e nella gestione dell’HR come un servi-
zio che deve dare valore all’azienda con la valorizza-
zione delle capacità, competenze e talenti – dice
Brunella Di Silvestro. Nella nostra visione crediamo
che il benessere organizzativo emerga oggi come
strategia aziendale finalizzata a garantire le migliori
condizioni e situazioni di lavoro, tali da risultare si-
cure, stimolanti e gratificanti per il singolo a beneficio
anche dell’azienda. Su questo tema abbiamo quindi
attivato un servizio di consulenza mirata”.
Le novità dei fornitori
Le novità del 2012 in ambito HR dimostrano la mol-
teplicità degli interessi che emergono da questo mondo.
Per Zucchetti, l’ultima novità riguarda la tematica sem-
pre calda, per l’Italia, della sicurezza sul lavoro: “Per as-
sicurare alle aziende il pieno rispetto delle disposizioni
previste dal D.L. 81/08 abbiamo realizzato Safety Solu-
tion, la soluzione modulare Zucchetti in tecnologia web
che organizza tutti gli aspetti aziendali legati alla gestione
della sicurezza sul lavoro – dichiara Domenico Uggeri.
Tra le funzionalità: la pianificazione e il controllo dei pro-
cessi aziendali per definire un vero e proprio sistema
aziendale di gestione della sicurezza; la prevenzione
dei fattori di rischio e lo scadenziario della sicurezza”.
E’ possibile aumentare la
capacità di spesa dei pro-
pri dipendenti diminuendo
al contempo il costo del la-
voro? La risposta è sì, e va
naturalmente sottolineato
che questa possibilità si
può realizzare applicando
la legge e senza incorrere
in pratiche di evasione e di
elusione del reddito.
E’ questa l’esperienza re-
centemente implementata
nella sua realtà aziendale
da
Elena Panzera
, HR
and CSR director di SAS Italia, che ha applicato la normativa
italiana che consente di attivare in azienda i ‘flexible benefit’.
Questi strumenti in Italia sono stati introdotti nel Testo Unico sul-
l’Imposta dei Redditi (Tuir) con delle modifiche apportate nel
2000 che hanno riguardato l’articolo 51, relativo all’istruzione
dei familiari, agli interessi sui mutui e ai finanziamenti per i di-
pendenti (comma 2 e seguenti), e l’articolo 100 per l’area ri-
creativa/ludica e assistenziale (comma 1).
Le norme attuali prevedono che le aziende possano offrire la pos-
sibilità ai loro lavoratori dipendenti di utilizzare quote di reddito
non derivanti dalla contrattazione di primo e di secondo livello,
come tipicamente possono essere i premi variabili di fine anno,
quali rimborsi su spese effettivamente sostenute dai dipendenti. Il
dipendente può quindi scegliere tra il continuare a incassare il
bonus come reddito ordinario, oppure come forma di rimborso
che nella sostanza si traduce in un meccanismo ‘netto = lordo’.
“La convenienza per il dipendente sta nel fatto di poter ottenere
il rimborso dell’intera cifra pagata per esempio per gli interessi
di un mutuo, e non di usufruire solo della detrazione prevista in
fase di dichiarazione pari al solo 19% - spiega Elena Panzera.
Non solo, ottenendo questi soldi come rimborso e non come
reddito, risparmia la quota di tasse che dovrebbe versare al fi-
sco. Il dipendente quindi potrà usufruire di un beneficio tra il
50% e l’80% a seconda delle sue aliquote marginali”.
Come attivare e utilizzare i flexible benefit
Elena Panzera, HR and CSR
director di SAS Italia
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