marzo 2012
office automation
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non soffrire di un po’ di sfiducia e rassegnazione in
quanto il cablaggio è l’elemento fisico di trasporto dei
dati. Se si relega l’evoluzione dei sistemi di cablaggio
alle sole prestazioni della rete allora si è arrivati alla
fine di un percorso d’innovazione tecnologica, che
sarebbe in parte vero per il cablaggio di edificio, ma
comunque non per il data center.
Le nuove aree di interesse:
dal fattore estetico ai data center
Eppure le tecnologie di cabling vere e proprie in fatto
di innovazione hanno ancora molto da dire (vedi box
‘Un’innovazione da non nascondere’). Osservando e
analizzando alcune prese RJ45 si può affermare che
sono dei piccoli gioielli di mecca-
nica. Perché quindi non parlare di
queste caratteristiche in modo com-
prensibile a un pubblico di utilizza-
tori e installatori che devono fare
delle scelte sulla tipologia e la qua-
lità dei prodotti?
Il mercato del cablaggio strutturato è
ormai maturo, sono finiti i tempi in
cui era necessario cablare tutti gli
edifici esistenti in quanto inadeguati
alle nuove tecnologie, ciò nonostante
si continuano a costruire nuovi edi-
fici e vengono comunque spesso ri-
strutturati quelli esistenti. In Italia e
in Europa c’è una grande attenzione
al mantenimento di edifici più o
meno storici e in diversi casi molto
antichi, quindi nuovi prodotti di ca-
blaggio che facilitino l’installazione
in questi ambienti complessi, e per
loro natura inadeguati a ospitare un
cablaggio strutturato, potrebbero ri-
scuotere un certo interesse. Nel no-
stro Paese c’è infine una particolare
attenzione all’aspetto estetico quindi
si può anche pensare a uno sviluppo
di prodotti di cablaggio estetica-
mente belli e piacevoli. Il mercato
elettrico cura da molto tempo anche
questo fattore nella progettazione dei
componenti.
Se osserviamo poi il mercato del
cablaggio nel data center ci accor-
giamo che i prodotti non sono an-
cora adeguati alle nuove prestazioni fornite dagli
apparati di rete e in particolare è necessaria un’inno-
vazione tecnologica per supportare adeguatamente
tutte le esigenze di connettività a 40 e 100 Gb/s.
Per esempio non ci sono soluzioni adeguate per il col-
legamento di data center a livello di campus in busi-
ness-continuity, infatti non è chiaro se i cassetti ottici di
terminazione delle dorsali presenti nelle due diverse
sale debbano essere corredati sul frontalino di connet-
tori MPO/MTP o di connettori LC. Nel primo caso sa-
rebbe facilitata l’operazione di collegamento dei pro-
dotti di rete a 40/100 Gb/s, ma sarebbe più complessa
la terminazione delle fibre ottiche dei cavi di dorsale,
da parte degli installatori, che dovrebbero disporre di
giuntatrici multiple; inoltre questa soluzione è poco
flessibile. In alternativa si possono terminare le fibre sui
Grande successo di pubblico per il recente convegno Cabling Milano 2012