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office automation
marzo 2012
Uno dei processi IT in cui le aziende rivestono meno
fiducia nella sua efficacia è quello relativo al backup
e al conseguente restore dei dati. Sembra quasi im-
possibile che oggi uno dei temi da sem-
pre all’ordine del giorno dalla nascita
dei sistemi informativi rimanga proprio
questo, presentando ancora molte la-
cune. Eppure è così, almeno leggendo i
risultati presentati recentemente da Sy-
mantec relativi a un’indagine condotta
presso 1.425 organizzazioni di tutto il
mondo con oltre 500 dipendenti, di cui
50 italiane.
I risultati non lasciano ombra a interpre-
tazioni: solo il 28% del campione si dice
sicuro che in caso di necessità il processo
di recovery si possa concludere con un
rispristino al 100% dei dati in prece-
denza salvati con il backup; e il 36% dei
manager intervistati non scommetterebbe il suo sti-
pendio sul fatto che questo risultato si possa ottenere
all’interno della sua struttura IT.
Infrastrutture inadeguate
Tanto pessimismo nasce da una diversità di fattori,
come spiega
Vincenzo Costantino
, senior solutions
marketing manager, virtualization EMEA di Syman-
tec: “Da un lato il continuo aumento di informazioni
da gestire rendono le infrastrutture di backup sempre
più inadeguate. Dall’altro, queste ultime in aziende
con un minimo di complessità risultano
farraginose e poco controllate con policy
adeguate, e negli ultimi anni il rapido af-
fermarsi della virtualizzazione non ha
fatto altro che peggiorare le cose”.
La situazione odierna in molte imprese,
così come emerge dallo studio, è infatti
fatta da processi che non sono control-
lati da SLA, da volumi sempre più
grandi che mettono in crisi le finestre
temporali con la conseguenza che il
backup ‘sfonda’ i tempi di esecuzione
predefiniti e da una forte presenza di
soluzioni diverse che è molto difficile
integrare: “Negli ambienti fisici si tro-
vano normalmente fino a quattro solu-
zioni diverse di backup, in quelli virtuali se ne tro-
vano tre – racconta Vincenzo Costantino. E’ una
situazione che diventa sempre più insostenibile e
ingovernabile se non si riesce a intervenire in tempi
ragionevoli”. Di questo fatto, la ricerca dice che le
aziende sono consapevoli e infatti ben il 72% del
campione è disponibile a sostituire i vecchi sistemi
di backup con soluzioni basate su nuove logiche,
più veloci e che in prospettiva assicurino la stessa
capacità di gestione di questo processo negli am-
Ruggero Vota
Uno dei temi che rimane all’ordine del giorno nei sistemi informativi è,
nonostante tutto, ancora la poca affidabilità del processo di backup/restore.
Symantec cerca di dare una svolta con le nuove soluzioni Backup Exec 2012
e NetBackup 7.5.
Perché il 2012 sarà
l’anno del backup
Sicurezza
Vincenzo Costantino, senior
solutions marketing manager,
virtualization EMEA di Symantec