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Le tendenze dell’ICT al Cebit 2012
pur erroneamente) è stato il 4G. La diffusione, pre-
vista a breve anche in Italia, di dispositivi e rete mo-
bile di quarta generazione avrà un forte impatto sul
mercato, e in generale costituirà una rivoluzione tec-
nologica alla quale sembra che tutti siano già pronti.
Già durante lo scorso anno il 22% degli smartphone
venduti supportava questo standard e c’è da aspet-
tarsi una ulteriore costante crescita.
Degno di nota anche il proliferare di terminali de-
stinati a un pubblico ‘senior’. Evidentemente anche
questo settore si rende conto del continuo innalza-
mento dell’età media della popolazione mondiale e,
oltre all’attenzione al design e alle migliaia di giochi
e app per lo svago, ha deciso di contendersi questa
fetta di mercato in crescita, con cellulari dalle fun-
zioni semplici ed essenziali, e ovviamente tasti e di-
splay più grandi. Chi aspettava il WiFi a 1 Gbps, na-
turale evoluzione delle odierne tecnologie, dovrà
però attendere ancora un po’.
Novità, una parola
che ha cambiato significato
Una riflessione che ha accompagnato la nostra visita
ad Hannover, come accennato in premessa, è se sia
possibile raccontare qualcosa di nuovo visto o detto
in fiera, in un mondo in cui l’informazione viaggia a
velocità infinita e in cui non ha più senso che un pro-
duttore aspetti un’occasione per annunciare la di-
sponibilità di una tecnologia.
Così, dalle applicazioni robotizzate più sofisticate (il
robot ritrattista e la robot che balla la lap-dance), alle
tecnologie automotive più incredibili (fino alle au-
tomobili senza conducente), alle interfacce uomo-
macchina più avanzate (come comandare un com-
puter con gli impulsi cerebrali), tutto sembra un
dejavù.
In conclusione, la presenza fisica alla fiera di Han-
nover non è sicuramente surrogabile con i mezzi
multimediali. Gli incontri con le persone che fanno
l’ICT mondiale, l’immersione nelle tecnologie, grandi
o piccole che siano, e il contatto fisico con gli stru-
menti di marketing messi in campo senza mezzi ter-
mini, hanno giustificato anche quest’anno una visita.
Non aspettatevi però le novità: se esistono, arrivano
prima delle fiere.
Da sottolineare la presenza di numerosissimi espositori prove-
nienti dalle nazioni ex in via di sviluppo. I cinesi, storicamente
da sempre presenti in massa nelle fiere europee, sono ora af-
fiancati dagli indiani. Entrambi i Paesi, da sempre fonti di ma-
nodopera a basso costo per la produzione anche di apparati
tecnologicamente avanzati, sotto la forte spinta economica che
stanno vivendo, tentano di staccarsi dalla dipendenza tecnolo-
gica dall’occidente, dando prova di una notevole fantasia e ca-
pacità progettuale.
Oltre alle solite copie dei brand più celebri, cominciano a spun-
tare sul mercato prodotti originali ed innovativi, sia nell’accesso-
ristica (che utilizza l’onda lunga dei prodotti blasonati) che co-
me dispositivi dotati di una propria identità. Per il momento la
realizzazione è ancora piuttosto grossolana e caratterizzata da
materiali di non sempre sufficiente qualità, ma è facilmente com-
prensibile come, presto, saranno in grado di competere con le
produzioni di alta qualità.
Il prodotto del futuro? Sarà sicuramente un oggetto fatto in Cina,
con progetto e software indiano. Sul design c’è ancora un po’
da lavorare, ma non tantissimo.
Cina e India
Mobility
Tra gli assenti eccellenti, come già detto, Apple, che
proprio durante i giorni del Cebit ha presentato, al-
trove, l’iPad 3. Viene da chiedersi come mai gli stra-
teghi di Cupertino abbiano deciso di non sfruttare la
concomitanza delle date per rubare questo palco-
scenico alla concorrenza. Nel settore degli smar-
tphone e dei tablet erano quasi tutti presenti, d’al-
tronde; ovviamente c’era Samsung, che sta da tempo
cercando di battere Apple con la sua gamma di smar-
tphone e tablet in continua evoluzione.
Il mercato della mobilità in generale è stato, com-
prensibilmente, un altro dei temi chiave delle gior-
nate di Hannover, visto che le vendite degli smar-
tphone hanno superato nel 2011 quelle di laptop e
personal computer e continuano a mantenersi in
crescita. Questo perché per la maggior parte dei frui-
tori del web, le funzionalità disponibili sono ormai
già più che sufficienti. Ovvia quindi la presenza di
tutti i maggiori brand del settore, e anche di moltis-
simi produttori di accessori e programmatori di app
per Android, iOS e Symbian.
La vera novità, attesa da tutto il settore (anche se di
novità non si può davvero parlare, dato che lo stan-
dard è stato prospettato dieci anni fa, il WiMAX te-
stato sette anni fa, e il nome utilizzato per anni, sep-
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