marzo 2012
office automation
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bienti sia fisici che virtuali, per arrivare a un ‘unico
punto’ da cui sia possibile tenere sott’occhio i pro-
cessi di backup e restore.
Due soluzioni in campo
Gli ultimi due annunci di Symantec vanno proprio
in questa direzione, e la società si dice convinta che
il 2012 per molte aziende sarà proprio l’anno del bac-
kup. Le due novità recentemente presentate dalla so-
cietà sono Backup Exec 2012 e NetBackup 7.5.
L’obiettivo del primo prodotto è quello di implemen-
tare il backup in ambienti virtuali al 100% e offrire
una recovery istantanea e cloud-based attraverso
una unica soluzione.
Nella nuova versione, Symantec è intervenuta pro-
fondamente nella semplificazione dell’interfaccia
utente di Backup Exec e nella configurabilità del
processo. Symantec ha inoltre esteso la propria tec-
nologia alle piccole imprese con
Backup Exec Small Business
Edition e Backup Exec.cloud,
consentendo così anche a utenti
non specializzati di eseguire il
processo in tre fasi intuitive e
ben definite e il tutto, assicura la
società, in meno di 10 minuti.
“Grazie alla tecnologia Symantec
V-Ray, Backup Exec 2012 per-
mette la visibilità sia su ambienti
fisici che virtuali, per un backup
veloce ed efficiente, e la reco-
very, eliminando la necessità di
prodotti specializzati”. Backup
Exec 2012 supporta anche una recovery per singolo
file, la deduplica e la gestione del backup per gli am-
bienti VMware, Hyper-V o server fisici in un unico
prodotto consentendo sostanziali risparmi in termini
di risorse di storage utilizzate e di gestione del pro-
cesso.
Prossimamente come parte della continua espan-
sione nel settore delle tecnologie cloud, Symantec
introdurrà Backup Exec Cloud DR Option powered
by Doyenz per permettere ai clienti di sfruttare la
Recovery as a Service (RaaS) cloud per una system
recovery nel cloud pianificata e non. Focalizzato
sui clienti di Backup Exec, il servizio sarà inizial-
mente disponibile negli Stati Uniti e si concentrerà
su una recovery veloce per gli ambienti VMware.
Le novità per gli
ambienti enterprise
Le nuove funzionalità im-
plementate invece in Net-
Backup 7.5, la soluzione che
la società posiziona nel mer-
cato enterprise, devono dare
l’opportunità di implemen-
tare un nuovo approccio alla
protezione dei dati. Ne sono
un esempio la funzione Net-
Backup Accelerator che, as-
sicura Symantec, velocizza i backup fino a 100 volte,
fornendo allo stesso tempo funzionalità di ‘Instant
Full Recovery’; NetBackup Replication Director, in-
vece, consente l’integrazione di NetApp Snapshots
nel processo di backup; mentre NetBackup Search
permette di eseguire in maniera semplice ricerche e
recovery di dati salvati e facilita la conservazione se-
lettiva di dati a scopi legali.
NetBackup è disponibile anche su un’unica appliance
integrata per data center, uffici remoti e ambienti vir-
tuali, offrendo così implementazione e cicli di manu-
tenzione più semplificati rispetto all’esistente, inci-
dendo in questo modo positivamente sui costi di
gestione del sistema.
Le nuove complessità che in questi anni hanno investito i sistemi
informativi hanno generato molte criticità all’interno degli am-
bienti di backup, cambiando radicalmente le necessità di gestio-
ne di questi processi.
Dave Russell, vice president of storage technologies and strate-
gies di Gartner, traccia tale evoluzione in questa breve dichiara-
zione: “Il cambiamento più rilevante riguarda la scala, o volu-
me, di dati, applicazioni e macchine virtuali che non possono
essere elaborati dagli attuali ambienti di backup. Le aziende
hanno incrementato i service level agreement, aumentando le
aspettative sulla disponibilità del servizio e la necessità di un
modello di business 24x7. Se a questo si aggiungono i tentativi
di integrare nuove tecnologie, si arriva a un ambiente comples-
so con un forte impatto sul team IT. Le aziende piccole e grandi
hanno bisogno di una strategia di protezione olistica, un’unica
piattaforma o soluzione, per gestire le varie tipologie di dati e i
flussi di lavoro piuttosto che di integrare una serie di soluzioni
diverse che portano a uno spreco di tempo e denaro”.
Il cambiamento in corso
Solo il 28% di un campione
di 1.425 imprese di tutto
il mondo, con oltre 500
dipendenti, si dice sicuro
che in caso di necessità
il processo di recovery
si possa concludere con
un rispristino al 100%
dei dati in precedenza
salvati con il backup
“
“