marzo 2012
office automation
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golo utente richiede in qualsiasi parte del mondo ma,
grazie all’architettura Mpls intorno alla quale è co-
struito, garantisce un livello di continuità, di sicu-
rezza, di facilità di gestione che, come sostengono in
BT, non teme confronti a livello mondiale.
Il quoziente di intelligenza della rete
In genere una rete viene costruita passo dopo passo
seguendo l’evoluzione dell’azienda e non sempre le
soluzioni pur singolarmente eccellenti messe in
campo nel tempo sono tra di loro facilmente integra-
bili; il rischio, tutt’altro che remoto, è di trovarsi di
fronte a una rete poco performante, con falle a livello
della sicurezza, difficili da gestire e spesso anche co-
stose. Proprio per la eterogeneità dei fornitori di ser-
vizi e delle tecnologie, i CIO hanno spesso difficoltà
a comprendere pienamente i livelli di funzionamento
delle proprie infrastrutture di rete e rischiano di fare
investimenti ‘di potenziamento’ che potrebbero es-
sere evitati. Come? “BT Connect IQ (intelligence
quotient) è il nostro approccio per valutare e miglio-
rare il quoziente di intelligenza di una organizzazione
e BT Connect IQ eValuator è il primo servizio che
viene proposto gratuitamente alle imprese”, dichiara
Neil Sutton
, vice president global portfolio, BT Glo-
bal Services. “Si tratta di un servizio gratuito che per-
metterà ai CIO di valutare e migliorare l’intelligenza
della propria rete attraverso una valutazione multi-
dimensionale di maturità e una roadmap di rete che
evidenzia lo scostamento tra la situazione reale e
quella pianificata”.
La metodologia alla base del servizio consente, attra-
verso una serie di questionari realizzati intorno a tre
parametri chiave - particolarmente importanti nell’ot-
tica della rete intelligente - di descrivere puntual-
mente lo stato attuale della propria infrastruttura
arrivando a indicare, rispetto a quanto atteso, l’effet-
tivo livello di maturità e le raccomandazioni per mi-
gliorare la situazione.
I tre parametri sono: relazione tra processi di business
e investimenti ICT; performance, ovvero capacità
della rete di prevedere e rispondere alle nuove esi-
genze relative al cloud, al video e ai servizi web; e si-
curezza, intesa come la capacità della rete di intercet-
tare, analizzare e gestire le minacce alla sicurezza.
“Il trend di crescita esponenziale del traffico – con-
ferma Ashish Gupta – costringe i CIO a ripensare il
modo di progettare le reti: una rete intelligente deve
essere allineata con le esigenze del business, deve ga-
rantire performance elevate, proteggere gli asset con
sofisticati tool di management e opzioni di sicurezza.
Con i nostri nuovi servizi vogliamo aiutare i CIO a rea-
lizzare tutto questo rapidamente e con semplicità”.
L’istituto inglese di ricerca Ovum, nel suo rapporto dal titolo: ‘La
rete intelligente e il futuro del CIO’, pubblicato alla fine dello
scorso dicembre, definisce le NGN (Next Generation Network)
come “una infrastruttura che consenta alle imprese di reagire di-
namicamente alle necessità del business minuto per minuto, sod-
disfacendo appieno le aspettative del business”. Nelle organiz-
zazioni di oggi una crescente attenzione al controllo dei costi e
l’evoluzione rapida della tecnologia costituiscono elementi di
preoccupazione che premono su Cio sempre più gravati.
Tuttavia, sostiene il rapporto, la tecnologia può anche essere la
salvezza di un CIO: una rete ben gestita può aiutarli a soddisfa-
re sempre meglio anche gli utilizzatori più esigenti, oltre a sod-
disfare gli obiettivi di business fissati dal top management.
Ovum prevede che il numero di smartphone in uso passerà dai
288 milioni della fine del 2010 a più di 600 milioni nel 2015.
E molti di questi saranno dispositivi personali che i dipendenti
porteranno all’interno delle aziende e che da esse dovranno es-
sere compiutamente gestiti. Questa, secondo Ovum, è una delle
sfide che i CIO si trovano ad affrontare, e lo possono fare solo
disponendo di infrastrutture di rete e di sicurezza adeguate, in
altre parole una infrastruttura ‘intelligente’ capace di affrontare
e gestire il mix di esigenze aziendali e private degli utenti, di ge-
stire il traffico attraverso un insieme di punti di accesso eteroge-
nei, e capace di crescere e adeguarsi ‘on demand’. E, insieme
alla rete intelligente, il CIO avrà sempre più un ruolo chiave per
la crescita del business della propria organizzazione.
CIO, NGN e il boom degli smartphone
Un esempio di report elaborato da BT Connect IQ eValuator