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Officelayout 156
gennaio-marzo 2014
tivo deve essere offerta una varietà di luoghi con caratteristiche
diverse dove lavorare, quindi oltre ad uffici chiusi, postazioni in
open space e sale riunioni, deve comprendere postazioni touch
down e aree informali di incontro, in modo che i coworker pos-
sano trovare il luogo giusto ove collocarsi per lavorare in modo
concentrato, riunirsi, lavorare in spazi più aperti a contatto con
altri professionisti o sedersi e parlare prendendo un caffè. Biso-
gna infatti mettere le persone nella condizione di avere spazi
dove potersi concentrare, ma anche svariati punti dove poter
parlare, scambiare informazioni, rilassarsi, …
L’ideale è dunque uno spazio aperto, facilmente riconfigura-
bile e confortevole anche dal punto di vista acustico e illumi-
notecnico. Deve essere poi dotato di tutte le tecnologie oggi
indispensabili per lavorare, come un’ottima connessione wi-
fi e, come nel nostro caso, connessioni cablate alla rete per
webinars o collegamenti che richiedono una maggiore affida-
bilità di banda.
Le postazioni devono essere ergonomiche, correttamente
orientate rispetto alla provenienza della luce naturale, e do-
tate di cassettiera e un mobile contenitore provvisti di serra-
tura dove poter riporre oggetti di uso personale. Sono
preferibili arredi facilmente spostabili, non vincolati da ca-
blaggi fissi e di facile manutenzione. È poi importante preve-
dere un impianto di illuminazione con luce diffusa e luce
concentrata per l’illuminazione delle aree da lavoro e, se oc-
corre, lampade da tavolo in modo da non dover intervenire
sugli impianti in caso di riconfigurazione del layout.
In uno spazio inserito in uno stabile dei primi del novecento,
quali adeguamenti si sono resi necessari?
Lo studio è il risultato della trasformazione di un apparta-
mento, per cui sono stati necessari dei cambiamenti nell’or-
ganizzazione degli spazi e nelle dotazioni tecnologiche. È
stato creato un ambiente open con quattro ampie postazioni
fisse, una sala riunioni chiusa che può accogliere fino a otto
persone e un punto di incontro informale nell’area di in-
gresso. È stata completamente ripensata la kitchenette tra-
sformata anch’essa in spazio di lavoro con postazioni touch
down per chi è solo di passaggio e quindi necessità di un sem-
plice punto di appoggio. Disponevamo poi di un’ampia ter-
razza, circa 40 mq, che è stata arredata con un grande tavolo,
poltroncine e tavolini affinché potesse essere utilizzata nella
bella stagione come spazio ricreativo, ma anche di lavoro es-
sendo anch’essa raggiunta dal wi-fi. Infine, è stata dedicata
particolare attenzione alla sicurezza del luogo di lavoro la cui
verifica è stata affidata a una società specializzata.
Cosa implica il fatto di essere affiliati alla rete Cowo e
quali le modalità di fruizione degli spazi?
Pur facendo parte di una rete di coworking molto estesa, non
siamo tenuti ad avere tutti la stessa offerta, nel senso che le
modalità di fruizione degli spazi sono calibrate in base alle
specificità della domanda. Nel nostro caso l’estrema vicinanza
alla Stazione Centrale comporta un’utenza mobile, professio-
nisti e società che devono incontrare clienti a Milano, persone
in visita per fiere o manifestazioni, pertanto offriamo la pos-
sibilità di appoggiarsi presso il nostro spazio in modo molto
flessibile. Nello specifico oltre alla postazione fissa per uno
o più mesi, assegnata e personalizzabile, offriamo alle per-
sone che vengono saltuariamente a Milano la possibilità di
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