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Officelayout 156
gennaio-marzo 2014
Le opportunità e le sfide della stampa 3D
Con la sua abilità a comprimere i tempi di sviluppo dei nuovi
prodotti e di prototipazione, la stampa 3D riduce significati-
vamente il time-to-market dei prodotti, favorendo il ritorno
dei centri di produzione vicino ai clienti e svantaggiando le
aziende che hanno delocalizzato le proprie attività e sono
caratterizzate da una filiera molto lunga e poco reattiva ai ra-
pidi cambiamenti del mercato.
Inoltre, una parte sempre più significativa della domanda sta
evolvendo da semplice richiesta di prodotti standard verso
la richiesta di prodotti e servizi personalizzati sulle esigenze
del singolo consumatore. La possibilità di costruire molti pro-
dotti vicino all’utilizzatore finale permette di incrementare la
flessibilità rispetto alle esigenze del cliente e la velocità di
consegna, con significative riduzioni di inventario. In molti
casi non è più necessario spedire il manufatto da una fab-
brica centrale, ma si può scaricare il file con il modello digi-
tale e fabbricare il prodotto vicino al cliente.
Le questioni aperte sulla stampa 3D
Come tutte le tecnologie rivoluzionarie nascenti, anche il 3D-
printing soffre di alcuni “problemi di gioventù”.
Elevati costi delle stampanti
Soprattutto quelle indirizzate al mercato industriale il cui
prezzo medio è di 75.000 dollari e può anche superare il
milione di dollari per alcuni modelli di punta.
In generale i prezzi sono in rapida discesa grazie al progresso
tecnologico che, migliorando la qualità, la versatilità e le pre-
stazioni delle macchine, favorisce il downsizing delle stesse
e conseguenti economie di scala, a cui si aggiunge la concor-
renza dal basso delle stampanti amatoriali che possono sosti-
tuire, in taluni casi, le stampanti industriali di fascia bassa.
Elevati costi, modesta varietà e caratteristiche meccani-
che migliorabili dei materiali
Mentre nel campo del personal 3D-P i principali materiali
come ABS e PLA sono ormai standardizzati ed è possibile ac-
quistarli sul libero mercato, per le stampanti industriali le
materie prime sono spesso fornite esclusivamente dai pro-
duttori, poiché vengono progettate e prodotte per garantire
il funzionamento ottimale delle macchine a cui sono desti-
nate. Sono però in atto ricerche per realizzare nuovi materiali
più performanti e “intelligenti”, utilizzabili su tutte le mac-
chine, con notevoli economie di scala.
Tempi di produzione lunghi
La stampa 3D è particolarmente adatta per produrre in pic-
cola scala oggetti complessi e non sostituirà mai la produ-
zione su larga scala di oggetti semplici. Però le stampanti 3D
diventano sempre più veloci ed efficienti. Se si considera
tutto il ciclo di vita del prodotto, appare evidente che i processi
di produzione 3D, anche se più lenti di quelli tradizionali, ren-
dono più veloce la progettazione, spesso non richiedono il mon-
taggio, semplificano la supply chain e riducono drasticamente
i tempi di spedizione con l’utilizzo di file.
Necessità di nuove competenze e organizzazioni
La diffusione della stampa 3D richiede notevoli competenze
relative alla progettazione CAD 3D e alla gestione di mac-
chine elettroniche sempre più sofisticate.
Nuovi problemi
In prospettiva, la diffusione della tecnologia 3D può favorire
l’aggravamento di alcune problematiche. Infatti, con uno
scanner e una stampante 3D diventa facile riprodurre perfet-
tamente oggetti protetti da marchi e brevetti, semplificando
la contraffazione dei prodotti.
Nel campo
dell’architettura e del
design, le stampanti 3D
sono utilizzate per la
produzioni di “plastici”
urbanistici e di edifici,
di modelli e prototipi, di
mobili e di oggetti per
l’arredamento
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