Office-Automation-maggio-2014 - page 56

Talento come specializzazione o come visione d’insieme?
O entrambe le cose? E qual è il talento che serve alle aziende?
Al convegno organizzato da Soiel International con la collaborazione
di Inlay il dibattito è stato serrato.
54
maggio 2014
BUSINESS STRATEGY
I
talenti sono ostici e a volte infedeli, ‘antivedo-
no’ l’obiettivo ma spesso mettono in di coltà la
leadership. Sono abrasivi però aiutano a vedere i
precipizi. E danno la carica nei momenti di cili.
Facile inserirli quando le cose vanno bene e si pia-
nifica a cinque anni, più di cile quando l’orizzonte
è il trimestre e si avverte la pressione dei risultati.
Anche perché i talenti costano, è un’altra delle loro
caratteristiche, e come si fa a giustificarli quando
arrivano le riorganizzazioni e i contratti di solida-
rietà? Eppure è lì, nelle fasi critiche, che il talento
servirebbe di più. O forse no.
Perché, a pensarci bene, non è neanche proprio
sempre così. Alla fine, chiediamocelo, che cosa è
il talento? Fuori dalle semantiche sportive, che ci
fanno pensare ai Maradona e ai Balotelli, talento è
una parola a cui sono associabili significati anche
diversi non sempre coincidenti con ‘genio e srego-
latezza’. Ricaschiamo nel calcio: non erano per caso
talenti i Furino e gli Oriali, meticolosi e instanca-
bili sfacchinatori della trequarti arretrata? I dubbi
esistono ed ecco perché, lo abbiamo sentito con
le nostre orecchie, c’è chi rinuncerebbe volentie-
ri ai talenti con attributi da star in cambio di altre
e più umili doti personali, coerenza e volontà per
IL TALENTO
PER ANDARE OLTRE
MICHELE CICERI
esempio, anche queste considerabili un talento.
Di questo e di tanto altro si è parlato e dibattutto
nell’evento ‘Il talento per andare oltre’ organizzato
da Soiel International con la collaborazione di Inlay
martedì 15 aprile a Milano, ideale proseguimento
del percorso iniziato nel 2013 con l’evento ‘Chi ha
paura dei talenti?’. Come e più dell’anno passato è
stato un incontro interessante, intenso e partecipa-
to. “Siamo qui per ragionare non per tirare conclu-
sioni – ha detto
Gianni Di Quattro
, partner di Inlay
e moderatore in una delle due tavole rotonde – di
certo sappiamo soltanto che con i talenti ci vuole
pazienza, che possono essere molto importanti e
che la definizione di talento non è univoca. Perso-
nalmente – ha aggiunto – di definizione mi piace
questa: ha talento chi sa fare le cose in modo di-
verso, anche dal punto di vista del metodo”.
Visione d’insieme vs specializzazione
Sì, ma fare che cosa? Il proprio lavoro o quell’attività
più allargata che attiene alla visione d’insieme? Su
questo particolare tema è filata via la conversazio-
ne animata da Di Quattro con alcuni responsabili
d’azienda coinvolti in processi di assunzione e se-
lezione di talenti. Ha parlato per primo
Alessandro
1...,46,47,48,49,50,51,52,53,54,55 57,58,59,60,61,62,63,64,65,66,...100
Powered by FlippingBook