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maggio 2014
Un altro facilitatore sta nel poter realizzare proget-
ti PLM in modo incrementale, seguendo le priorità
immediate dell’azienda, mantenendo al contempo
una visione d’insieme e coerente con eventuali svi-
luppi futuri. Value roadmap e product development
system sono due strumenti che aiutano a indirizzare
e strutturare le richieste delle aziende.
La value roadmap permette di definire il valore di
business per il cliente, facendo riferimento a una
base dati di conoscenza molto ampia generata dalle
esperienze delle nostre migliori referenze: decine
di migliaia di aziende nel mondo, molte delle quali
leader nel proprio settore. Una base di conoscen-
za per settore - A&D, automotive, consumer, in-
dustrial equipment, retail, medical - che cataloga
non solo i benefici finali, ma anche le motivazioni
del progetto PLM.
Il product development system consiste nell’insie-
me di tutte le best practice dello sviluppo prodotto
organizzate in modo coerente tra loro. Partire dalle
best practice consolidate piuttosto che dal foglio
bianco aiuta molto la qualità del progetto e della
proposta PTC. Ma anche la tecnologia resta impor-
tante: deve infatti essa stessa essere integrale, in-
teroperabile e coprire necessità sia dipartimentali
che aziendali. Infatti, quando la frammentazione
tecnologia aumenta, i costi implementativi e il TCO
aumentano a loro volta.
Patrizia Guaitani, IBM Italia.
L’aspetto più negativo
che emerge dai risultati della ricerca è il fatto che
le persone della progettazione e della produzione
non siano inclini a condividere le informazioni con
le persone del marketing e con i clienti esterni.
Questo è un paradosso, se si intende progettare un
nuovo prodotto si deve far leva proprio su queste
relazioni per stimolare un nuovo modello più e -
ciente e più e cace. Condividere esperienze fatte
da altri, scambiarsi opinioni su cose che sono ma-
gari al di fuori dello specifico oggetto o processo
su cui si sta lavorando sono buone pratiche che
migliorano i risultati finali e che devono essere re-
cepite dai nostri interlocutori.
Per raggiungere questo obiettivo, è importante che
i temi come cloud, social e mobile siano legati alle
esigenze specifiche dei clienti, e i vendor specializ-
zati in questi ambiti hanno interessanti opportunità.
Certo dipende dai singoli settori industriali, ma il
tessuto delle imprese italiane ci dice che si fanno
progettazioni importanti, produzioni 7x24 che ven-
gono esportate in tutto il mondo da realtà piccole
e geograficamente lontane dalle grandi metropoli.
Le nuove modalità di comunicazione e integrazio-
ne, i nuovi device sono un supporto importante
per queste aziende. Dare evidenza a questi temi
stimola l’interesse, attenua le paure, fa percepire
il valore delle soluzioni più sofisticate e indirizza
meglio la domanda.
Cesare Tarricone, Sinfo One.
Dal nostro punto di
vista confermo i dati della ricerca. Se si somma-
no le risposte arancioni e quelle blu (vedi grafico
a pagina 50), emerge come la maggioranza delle
aziende si dice comunque interessata al tema della
condivisione e/o integrazione dati. È un’attenzione
forte che registriamo anche noi negli ultimi anni.
In qualsiasi modo approcciamo degli interlocutori
su questo tema, troviamo attenzione e anche per-
sone preparate.
Oggi il nostro maggior competitor, prendendo in
esame gli ultimi deal, è il ‘non decidere’.
Ancora oggi diverse aziende non percepiscono il
valore di soluzioni come la nostra e quindi preferi-
scono continuare ad appoggiarsi a sistemi interni
e destrutturati: tipicamente i tool di produttività
personale. La scelta di ‘non toccare niente’ è spes-
so indice del timore di mettere allo stesso tavolo
i responsabili marketing, R&D, ingegneria di pro-
duzione, qualità, ecc. La chiave di volta perciò, dal
nostro punto di vista, è guidare il progetto: attra-
verso la nostra esperienza decennale nel settore,
possiamo suggerire non solo un piano di progetto,
ma ‘parlare la stessa lingua’ del cliente e suggerire
soluzioni di sicura e cacia alle tipiche problema-
tiche del settore F&B e consumer goods.
Il successo arriva quando siamo noi a proporre la
metodologia, fissare i tempi del confronto e del-
la condivisione, e formulare la sintesi, garantendo
al cliente che entro un tempo stabilito otterrà gli
obiettivi fissati.
SECONDA PUNTATA - O‚ce Automation giugno
Nel prossimo numero di O“ce Automation, in
distribuzione all’inizio di giugno, pubblicheremo
la seconda puntata della Tavola Rotonda PLM,
nella quale i partecipanti si sono confronta-
ti sui temi: l’interlocutore nelle imprese utenti
per i fornitori che propongono soluzioni PLM; i
progetti dei fornitori relativi ai temi tecnologici
indicati dal campione come quelli che nei pros-
simi tempi porteranno un importante impatto
sul mondo dell’innovazione di prodotto; gli altri
temi tecnologici di innovazione che emergono
in questo periodo dall’esperienza dei fornitori.
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