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Con l’arrivo della versione 8.2 di
Clustered Data Ontap, NetApp
compie un altro passo significa-
tivo nel dare alle aziende utenti
uno strumento che consente di
abbandonare, nelle architettu-
re di storage, la logica di imple-
mentazione a silos delle soluzioni
specializzate e premiare invece la
possibilità di virtualizzare le risor-
se di memorizzazione anche se
eterogenee, potendo comunque
esercitare su queste un controllo
completo. In sé questa cosa era già
possibile nella versione preceden-
te della soluzione in presenza di
configurazioni multinodo, la novità
della 8.2 è il fatto che tali capa-
cità si rendono disponibili anche
per sistemi a nodo singolo. Que-
sto senza alcuna interruzione nella
lavorazione del dato, in perfetta
continuità applicativa, e con una
scalabilità completa sui tre assi:
capienza, performance, operati-
NetApp
rinnova il sistema
operativo cluster
Disponibile la versione 8.2 di Clustered Data Ontap, che estende le capacità
di virtualizzazione anche ai sistemi a nodo singolo. Intanto l’operatore
consolida la terza posizione nel mercato storage italiano.
R.V.
vità, qualunque sia la modalità di
connessione e di organizzazione
dei dati.
In quest’ottica, quindi, lo storage
diventa sempre più servizio, e si
slega dalla materialità ‘hardware’
scelta per oltrepassare qualsiasi
limite legato alla fisicità delle ri-
sorse. Realizzando in questo caso
un modello di storage unificato,
con un’infrastruttura che porta la
virtualizzazione in orizzontale su
tutte le risorse disponibili.
Chi lavora con la nuova versio-
ne della soluzione NetApp in una
configurazione a otto nodi arriva a
gestire fino a 69 PetaByte di dati
e un milione e mezzo di opera-
zioni lineari al secondo. Si tenga
presente però che Clustered Data
Ontap arriva a gestire configura-
zioni fino a 24 nodi, includendo in
questi diverse tipologie di risorse
già esistenti sia NAS sia SAN.
Con la versione 8.2 il sistema gua-
dagna anche, a livello di integra-
zione visto che ore il supporto
Hyper-V con SMB 3.0 e per Micro-
soft BranchCache v2 e il supporto
pNFS, SMB 1.0 NFSv4 su volumi
illimitati. Sono supportati vSphe-
re, vCloud Suite e Horizon Suite
(VMware), come anche Xen De-
sktop e Share File (Citrix). Mentre
per quanto riguarda il backup e il
sistema snapshot, NetApp porta
anche su Clustered Data Ontap
tutta la parte SnapVault, ovvero
la soluzione che NetApp defini-
sce come il backup di prossima
generazione.
Attirare investimenti
in Italia
“Il nuovo software mette organiz-
zazioni e cloud service provider in
condizione di fornire nuovi servizi
e funzionalità con il massimo up-
time delle applicazioni, in modo
rapido e conveniente” ha sottoline-
ato
Bruna Bottesi
, country mana-
ger della filiale italiana di NetApp,
arrivata circa un anno fa che ora
è impegnata nel realizzare un pia-
no triennale dello sviluppo della
filiale italiana che è riuscita a far
approvare e che prevede nuovi
investimenti di NetApp sul nostro
mercato. Dalla sua sta il fatto che
in un quadro di di¢coltà generali,
che in particolare ha visto per il
nostro Paese secondo IDC un calo
del mercato rappresentato dai si-
stemi di storage del 14%, NetApp
continua comunque a crescere.
Non sono più i balzi a due cifre
degli scorsi anni, ma comunque
sono cifre significative soprattutto
perchè positive: +6% circa in Italia
e +2% fatturato globale. Nel no-
stro Paese questi numeri hanno
consentito al vendor di collocarsi
nel primo trimestre di quest’anno
come terzo operatore, e questa è
una conferma su quanto raggiun-
to già nel trimestre precedente,
con una quota di mercato pari al
15% (dati IDC): “Si tratta comun-
que di un posizionamento parziale
poiché la ricerca è relativa al solo
fatturato hardware – ha precisato
Bottesi – e non tiene conto che il
50% del nostro business è fatto
da soluzioni software”.
Bruna Bottesi, country manager
della filiale italiana di NetApp
luglio-agosto 2013