17
luglio-agosto 2013
Il Decreto del ‘Fare’ del Governo
Letta emanato lo scorso 21 giu-
gno è un’importante novità per
tutte quelle realtà che fino a oggi
si sono occupate di installazioni
nell’ambito networking: la nuova
norma abolisce infatti il patentino
installatori per le reti di telecomu-
nicazione.
Due posizioni opposte
A cantare vittoria, e a iscrivere la
novità come un merito per quan-
to fatto, è Assoprovider: “La can-
cellazione sancita nel Decreto del
Fare del precedente decreto legi-
slativo n° 198 del 26 ottobre 2010
che, fissando l’obbligatorietà del
patentino degli installatori, ren-
deva di fatto illegale la maggior
parte delle reti di computer pri-
vate è un’importante traguardo
– dichiara
Dino Bortolotto
, presi-
dente di Assoprovider. L’iniziativa
del Governo Letta ha rimosso un
Abolizione patentino
installatori reti
TLC
.
Contenti e scontenti
Le reazioni di Assoprovider e Assotel alla nuova norma inserita nel Decreto
del Fare del Governo Letta.
R.V.
provvedimento legislativo che, per
diversi anni, ha impedito una reale
e libera concorrenza nel settore
degli impianti di networking, con
il risultato di avvantaggiare un ri-
stretto gruppo di aziende a disca-
pito della moltitudine di operatori
del settore e dei cittadini”.
Sul lato opposto, quello dei con-
testatori, si posiziona Assotel, che
segnala come il Decreto del Fare
non solo modifica sostanzialmen-
te la norma del 2010, ma reca la
previsione di abrogazione del De-
creto Ministeriale 314 del 1992: “Si
tratta della norma che ha fino a
oggi regolamentato l’attività del-
le imprese che realizzano e ma-
nutengono reti e sistemi utente
di fonia-dati-video interconnessi
alla Rete Pubblica di Comunica-
zione Elettronica – aerma
Eros
Prosperi
, vicepresidente di Asso-
tel. Con questo atto si va a inci-
dere su due norme fondamentali
e ora qualsivoglia sistema o im-
pianto elettronico interconnesso
al bene collettivo costituito dalla
Rete Pubblica di Comunicazione
Elettronica non rientra più in alcun
ambito normativo, e può essere
realizzato installato e manutenuto
da entità senza alcuna dimostrata
e dimostrabile qualificazione pro-
fessionale. Ciò, in difetto anche
di quanto all’articolo 3 della Di-
rettiva Europea 2008/63/CE che
prevede un’idonea qualificazione
tecnica per l’allacciamento, l’in-
stallazione e la manutenzione di
apparecchiature terminali di tele-
comunicazioni”.
Gli e etti
Per Assoprovider l’eetto positivo
principale sta: “Nella cancellazio-
ne dell’impianto legislativo che, di
fatto, rendeva illegale la maggior
parte delle reti di computer pri-
vate, caricando ogni cittadino del
rischio di trovarsi con sanzioni da
15.000 euro a 150.000 euro per
aver collegato da sé il proprio ro-
uter Adsl ai computer in azienda”.
Per Assotel, invece, quanto fatto in
questo ambito dal Governo Letta:
“Rischia di produrre una pesante
ricaduta negli investimenti in ter-
mini sia di nuove assunzioni sia di
aggiornamento professionale delle
maestranze oggi assunte, pregiu-
dicando il futuro e il lavoro fin qui
fatto dalle oltre 1.500 aziende in
possesso di Autorizzazione Mi-
nisteriale”.
Eros Prosperi, vicepresidente di Assotel
Dino Bortolotto, presidente di Assoprovider
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