Office Automation luglio-agosto 2013 - page 9

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luglio-agosto 2013
lerare ulteriormente la penetrazione delle nostre
soluzioni di firma grafometrica all’interno di realtà
private e pubbliche di tutte le dimensioni, grazie
a una normativa particolarmente avanzata, presa
ad esempio anche nei forum di discussione dell’U-
nione Europea”.
Le direttrici in cui intende muoversi Anellino sono
sostanzialmente: investire in maniera ancora più
consistente sul canale specializzato, incrementare
la visibilità del brand e dare visibilità al mercato
italiano delle progettualità che hanno adottato le
soluzioni di Wacom e dei suoi partner.
Si tratta di consolidare una presenza proattiva dell’a-
zienda sul mercato non solo utilizzando tutte le
principali leve di marketing - in ottobre, ad esem-
pio, Wacom sarà presente per la prima volta a Smau
tramite il progetto Wacom Village - ma anche, e so-
prattutto, impegnandosi in prima persona in un’atti-
vità ‘educational’, vale a dire di informazione verso
gli utenti finali e di aƒancamento agli enti preposti
a seguire il tema della firma elettronica avanzata
che, come tutti quelli legati alla tecnologia digitale,
è in continua evoluzione.
Attività che possono essere svolte nel migliore dei
modi grazie anche al supporto di un ecosistema
qualificato e preparato, consapevole delle oppor-
tunità di business che possono derivare dall’inse-
rimento di soluzioni di firma grafometrica nel pro-
prio portafoglio.
“Il nostro go-to- market, per quanto riguarda le
soluzioni eDocs, è totalmente indiretto - sottolinea
Anellino. Grazie alla collaborazione con una vasta
rete di partner di diversi livelli - system integrator,
solution e service provider, rivenditori - copriamo
tutto il territorio in maniera capillare. Ora l’obiettivo
è ampliare ulteriormente il canale, focalizzandoci
su operatori a valore, in grado di seguire tutte le
fasi di un progetto, dall’analisi dell’esistente al di-
segno di una nuova architettura totalmente paper-
less, alle attività di supporto al cliente finale rivolte
al change management, sino all’implementazione
e alla gestione della stessa. Intendiamo insomma
incrementare il numero dei nostri Signature Partner
tramite un’attività di recruiting mirata puntando sul-
la specializzazione e su un coinvolgimento a 360
gradi, senza dimenticare le opportunità che pos-
sono nascere da alleanze strategiche con operatori
locali interessati a inserire in modalità embedded
Tante esperienze positive
Ovunque siano richieste firme con valore legale sui documenti le soluzioni e-Docs di Wacom possono rappresentare la
risposta giusta, tenuto anche conto che si ammortizzano in poco tempo, basti pensare alla riduzione dei costi di car-
ta, trasporto, stampa e archiviazione, senza contare il recupero di ecienza e l’incremento di produttività. “La nostra
esperienza - dice Anellino - ci conferma che per le organizzazioni complesse che a„rontano progettualità paperless il
ritorno sugli investimenti si realizza dai 6 ai 12 mesi.”.
Non stupisce, quindi, che la società vanti numerose referenze nei segmenti di mercato più disparati. Tra i primi Istituti di
Credito a cogliere l’opportunità di dotarsi di un servizio di firma grafometrica, la Banca Popolare di Milano ha attivato
dal 15 luglio 2013 un primo gruppo di filiali con l’obiettivo di arrivare alla copertura di tutta la propria rete per il segmen-
to privati entro il corrente anno (circa 700 sportelli saranno dotati del sign-pad DTU 1031 di Wacom). L’Istituto milanese
considera questa importante iniziativa la base di partenza per la banca paperless, che si concretizza con la demateria-
lizzazione ‘ab origine’ e con la conseguente gestione digitale di tutta la documentazione necessaria alla gestione dei
rapporti con la clientela, in un contesto di massima sicurezza.
Anche la pubblica amministrazione comincia a muoversi, come testimonia, ad esempio, l’esperienza della Provincia Au-
tonoma di Trento, che, in linea con le indicazioni dell’Agenda Digitala Italiana, ha dematerializzato i processo di gestione
delle dichiarazioni Icef (l’indicatore utilizzato per valutare la condizione economica delle famiglie, che sostituisce il
modello Isee utilizzato a livello nazionale). La nuova procedura, in vigore dalla primavera del 2012, prevede che, per l’au-
tocertificazione, la firma autografa su moduli cartacei venga sostituita con una firma apposta su un dispositivo Wacom.
Altri testimonial eccellenti sono, nel nostro Paese, Poste Italiane, Banca Intesa, BNL, Geox, Telepass Punto Blu e Hotel
Hilton, realtà diverse tra loro, tutte accomunate, però, dall’esigenza di ottimizzare e razionalizzare al massimo i processi
documentali.
“L’adozione di una soluzione di firma grafometrica impatta direttamente sul core business di qualsiasi organizzazio-
ne - sottolinea Anellino - visto che riguarda contratti e documenti aventi valore legale. Non stupisce, quindi, che, nel
momento in cui decidono di avviare un progetto di questo tipo le organizzazioni siano particolarmente selettive: siamo
convinti che l’esempio delle case history citate, che potremmo definire early adopter, verrà seguito da molte altre sen-
sibili al tema della dematerializzazione ‘ab origine’ “.
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