Office Automation luglio-agosto 2013 - page 13

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luglio-agosto 2013
questo non esistono linee guida stringenti su quan-
to è necessario fare e quali strumenti utilizzare, e
ogni azienda ha una sua autonomia. “Nella nostra
organizzazione – spiega
Sergio Casado Castejón
,
responsabile tecnologia & innovazione, sistemi infor-
mativi Leroy Merlin Italia – ogni azienda è portatrice
di una ‘view’ specifica di come intende impostare e
gestire la propria IT, e quindi la decisione se adot-
tare soluzioni proprietarie oppure open source di-
pende da noi. A oggi la filiale italiana ada il 90%
delle sue necessità di sviluppo al Gruppo Adeo,
mentre il restante 10% a fornitori italiani”. In ogni
caso quando per un’azienda del gruppo viene svi-
luppata una innovazione nella propria view, questa
viene messa a disposizione di tutte le altre realtà
che sono libere di replicare l’esperienza.
Scelta totale
Detto questo la fabbrica del software in Francia
ha competenze ed esperienze per seguire progetti
open source molto sofisticati e innovativi, e la filiale
italiana di Leroy Merlin fa leva su queste eccellen-
ze: “Utilizziamo tanto open source, lo utilizziamo
da tempo e le cose che vogliamo fare con l’open
source in futuro sono ancora tante. Per noi è una
scelta totale e comprende anche le applicazioni
mission critical. Un esempio di questo sta nel fatto
che le barriere casse dei nostri punti vendita funzio-
nano proprio con software open source sviluppato
dai colleghi di Adeo. Un importante progetto open
source in corso è la realizzazione del sistema ERP
dove ci stiamo focalizzando sulla parte di sviluppo
del supporto alla vendita. Prevediamo di mandare
in produzione il nuovo ERP nel primo punto ven-
dita a marzo 2014, e poi a seguire in tutti gli altri,
per un totale di 47 installazioni”.
I benefici derivanti da questo approccio sono mol-
teplici. Prima di tutto la riduzione dei tempi di svi-
luppo: “Il progetto ERP per i punti vendita italiani
dall’avvio alla produzione nel primo negozio ci por-
terà via un anno”. Inoltre ogni sviluppo rappresen-
ta un vantaggio competitivo non di poco conto: “I
software realizzati sono tutti focalizzati sui nostri
bisogni, e riusciamo sempre a implementare delle
importanti innovazioni che risultano coerenti con la
visione di Leroy Merlin”. Le soluzioni open source
consentono di investire sulle persone dello staž IT
e di aumentare la loro produttività: “Ogni adatta-
mento è realizzabile dal nostro staž interno e non
dobbiamo mai ricorrere a consulenti esterni che ri-
sultano generalmente molto costosi”. Sicuramente
poi c’è anche il fattore del risparmio economico: “Pur
avendo una sua consistenza non trascurabile, tra
tutte le motivazioni che ci fanno rimanere convinti
della strada open source che stiamo percorrendo,
questa è quella meno importante”.
A oggi, facendo una semplificazione, si può dire
che il sistema informativo di Leroy Merlin Italia vede
una quota di utilizzo di soluzioni open source pari
all’80%: “E’ sicuramente un valore che crescerà anco-
ra, ma sarà sempre per una nostra scelta ponderata
e valutata caso per caso seguendo le opportunità
di business. Non abbiamo vincoli dalla casa madre
in tal senso, ma certo le esperienze sempre positive
fatte ci motivano in questa direzione”.
Una fabbrica del software a modello
open source
La propensione all’open source è comunque molto
accentuata anche presso la struttura Adeo che se-
gue i progetti IT: “I nostri programmatori si inter-
facciano con le community più specializzate man-
tenendo una relazione attiva e proficua nei diversi
ambiti di nostro interesse”.
Non solo, la stessa relazione che intercorre tra le
singole aziende del gruppo e la fabbrica centrale
si rifà al modello di community tipico del mondo
open source: “Nelle aziende del gruppo esistono
dei piccoli team locali che sviluppano la view azien-
dale in collegamento e coerenza con lo staž fran-
cese. Oppure, come nel caso di Leroy Merlin Italia,
è attivo uno staž di due persone che si occupano
di sviluppi specifici, mentre i progetti rilevanti ven-
gono seguiti direttamente da capi progetto foca-
lizzati che si interfacciano quotidianamente con la
struttura centrale di Adeo”.
A seconda delle esigenze che nascono, quindi, la
fabbrica del software guarda quanto è già stato
sviluppato al suo interno o da altri, oppure va a
cercare nelle community open source specializza-
te se esiste qualcosa di interessante e poi avvia i
progetti seguendo i requirement dell’azienda del
gruppo che ha commissionato il lavoro.
“Si parte sempre dalla materializzazione al 100%
dei bisogni espressi dagli utenti che poi andran-
no a utilizzare quella determinata applicazione. Si
realizzano degli ‘atelier’, o se vogliamo dei focus
group, dove le persone discutono, si confrontano e
decidono quello che si vuole ottenere. Dai risultati
di questa attività, il capo progetto prende in cari-
co tutta la fase di analisi e inizia a relazionarsi con
lo staž francese. Questo si occupa del dimensio-
namento del progetto in modo tale da assicurare
tempi di sviluppo certi, generalmente non più di
un anno, e che nel gruppo di lavoro siano presenti
tutte le specializzazioni necessarie”.
Nel 2014 oltre all’ERP, partirà anche il sito di e-
commerce di Leroy Merlin Italia e questi progetti
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