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L’attività di Software AG in ambito
dei big data ha raggiunto in que-
sto ultimo periodo due importanti
traguardi. Il primo è il rilascio del-
la versione 4.0 di BigMemory, la
soluzione in-memory sviluppata
dalla sua controllata Terracotta,
il secondo è l’accordo siglato con
Progress Software per l’acquisto di
Apama, la piattaforma di complex
event processing in grado di ana-
lizzare in fase di acquisizione e in
tempo reale dati operativi massivi
provenienti da fonti diversificate.
“La crescente quantità di dati di
ogni tipo provenienti da cloud, so-
cial network, sensori e da vari tipi
di dispositivi sta generando una
complessità senza precedenti per
le aziende. La piattaforma BigMe-
mory 4.0 è stata progettata per
semplificare l’accesso e la gestione
in tempo reale dei dati più impor-
tanti per un’azienda”, aerma
Ro-
bin Gilthorpe
, CEO di Terracotta.
La nuova versione di BigMemory
rispetto a quella precedente rende
fino al 60% più veloce l’accesso
al dato, assicurando al contempo
scalabilità nelle prestazioni anche
quando entrano in gioco volumi
dati misurabili in diversi terabyte.
I vantaggi di un origine
open source
Terracotta nasce come esperien-
za open source nel 2003, mentre
l’attività commerciale della socie-
tà è partita nel 2008, quando il
mercato ha iniziato a interessarsi
alle prime applicazioni delle tec-
nologie in-memory: “La soluzione
si è subito connotata come una
piattaforma ‘cross industry’ ovvero
utilizzabile da aziende di qualsiasi
settore e fin dall’inizio Terracot-
ta ha raccolto interesse in ambiti
I big data Software AG
sono firmati
Terracotta
La consociata ha appena lanciato la versione 4.0 di BigMemory, mentre la casa
madre ha acquisito la soluzione Apama.
R.V.
molto diversi tra loro come: ser-
vizi finanziari, comunicazioni, me-
dia e intrattenimento, trasporti e
logistica – racconta Gilthorpe. I
primi clienti sono stati Discover e
Diners”. Nel 2011 l’azienda è stata
acquisita da Software AG e oggi
le sue soluzioni sono distribuite
in oltre 2,5 milioni di installazio-
ni in tutto il mondo e sono attive
nella maggior parte delle azien-
de Global 2000. Tra i clienti: Bell,
Comcast, JP Morgan, Mizuho Se-
curities, BBC, NTT Data, Cathay
Pacific, AdScale, PartyGaming.
“Il fatto di nascere e svilupparsi in
una comunità open source piut-
tosto larga e numerosa, ha con-
sentito al prodotto di diondersi
con una certa facilità poiché può
contare su un consistente nume-
ro di professionisti preparati sulle
sue caratteristiche e funzionalità”,
spiega Gilthorpe; u£cialmente la
società dichiara sul suo sito che
sono ben 2,1 milioni le persone,
distribuite in 190 Paesi, che han-
no fatto sviluppi con Terracotta.
Un’architettura
in-memory solo software
La soluzione in-memory di Terra-
cotta è disegnata su una architet-
tura distribuita basata su un mo-
dello peer software: “Alcuni degli
operatori che lavorano in questo
ambito basano la loro oerta su
una combinazione di soluzioni har-
dware e software. Il nostro approc-
cio invece permette di utilizzare le
potenzialità dell’in-memory distri-
buito su hardware industry stan-
dard: siamo quindi indipendenti
da vendor di piattaforme e per noi
server e storage sono commodity”.
Il vantaggio di questa impostazio-
ne è presto spiegato: “Rispetto a
chi fornisce anche hardware siamo
in grado di dare risposte migliori
in termini di flessibilità, tempi di
implementazione e costi di pos-
sesso della soluzione”.
L’acquisizione di Apama
“Nei contesti big data oggi la ri-
chiesta di rapidità nell’elaborazio-
ne dei dati è talmente alta che ab-
biamo la necessità di ‘consumare’
i dati immediatamente, prima che
questi vengano memorizzati, ov-
vero già nella fase di acquisizione”.
L’utilizzo di una soluzione di event
processing va incontro a questa
esigenza e la soluzione Apama
risulta del tutto complementare
all’oerta di Terracotta: “Ben ven-
ga quindi questa acquisizione”,
conclude Gilthorpe.
luglio-agosto 2013
Robin Gilthorpe, CEO di Terracotta