plessivo delle prestazioni. La domanda di Ibo, inoltre, porterà
alla crescita delle tecnologie intelligenti e dei metodi che sot-
tendono all’intelligenza attiva del sistema; tutto ciò comprende
combinazioni di eventi, regole di business, analisi, social collabo-
ration, processi dinamici e software di visualizzazione, soluzioni
standard a supporto di diverse tipologie di problemi. Anche per
questo Gartner suggerisce a direttori di processi di business e
architetti delle soluzioni di valutare l’introduzione di Ibo in pro-
cessi critici, in modo da pesarne l’impatto e l’eventuale esten-
sione all’intera organizzazione.
Come osservato in precedenza, dietro alle tecnologie che abili-
tano alla ‘Extreme Collaboration’ ci sono cambiamenti culturali
sostanziali che comportano una vera e propria trasformazione
della forma mentis, per accogliere una visione aperta e libera del
flusso di informazioni. Quali sono, dunque, gli elementi salienti
nel modello di collaborazione estrema? Innanzitutto il flusso li-
bero di informazioni, che non deve avere restrizioni legate a ‘ciò
che è necessario sapere’; poi la nuova tecnologia mobile che
permette di impostare conversazioni ad hoc, 24/7, capaci di
convogliare le persone su piattaforme articolate, oltre la voce;
infine l’approccio proattivo per automatizzare la disseminazione
delle informazioni su larga scala e la selezione di figure che siano
abilitatori del processo di comunicazione.
La nuova organizzazione
Le nuove tecnologie ‘social’, ‘mobile’ e cloud permettono di
comprendere modalità ed effetti delle interazioni tra persone,
consentono di misurare ciò che fino a oggi era difficile trac-
ciare, ovvero relazioni e influenza delle stesse, offrendo così
un contributo concreto al cambiamento dei comportamenti a
rivolge a procedure codificate, più il Bpm si concentra sull’indivi-
duazione dei percorsi più efficienti per soddisfare le aspettative.
Gartner ha osservato come il linguaggio utilizzato per definire
gli output attesi abbia bisogno di maggior capacità descrittiva;
lo stesso termine “processo”, polisemico, è sovente soggetto
a mistificazioni. Si tende a pensare che si tratti di un flusso di
lavoro prevedibile e sequenziale; non è corretto; un processo
è più semplicemente un set di attività che trasformano input in
output (ci si augura di valore!).
Collaborazione estrema
Per anni, i leader di processo hanno cercato di colmare i ‘white
spaces’ con ‘oggetti’ come le matrici di management, i team per
la riorganizzazione e la virtualizzazione, dimenticando che moda-
lità organizzative diverse non sono automaticamente migliori di
strutture preesistenti. Piuttosto, è necessario lavorare sulla strut-
tura disponibile. Il Bpm convenzionale punta al miglioramento
di processo; attraverso sessioni di studio e lavoro si costruisce
il nuovo modello. Tecniche che, nel lungo periodo però, non
generano sostanziali differenze. Piuttosto, è necessario creare
uno spazio virtuale collaborativo (basato sul cloud), in cui i prota-
gonisti possano condividere conoscenze e prospettive sui pro-
cessi. Tutti possono partecipare, dal responsabile di processo
alla segretaria, con l’obiettivo precipuo di far circolare le idee e
costruire innovazione. A giudizio di Gartner, la ‘collaborazione
estrema’ (Extreme Collaboration), insieme alle analisi predittive in
tempo reale, è destinata a diventare un fattore di successo so-
stanziale tra le aziende. Gartner, in particolare, ritiene che entro
il 2016 il 70 per cento delle società più profittevoli gestirà i propri
processi di business utilizzando collaborazione estrema o ana-
lisi predittive, due strade che hanno impatto diretto
sulle modalità di lavoro. Tra le tecniche di maggior
efficacia per il miglioramento dei processi ci sono le
cosiddette ‘intelligent business operations’ (Ibo) in
cui i processi sono ‘consapevoli’ o sono in grado di
‘imparare’ un’ampia gamma di interazioni lavorative,
il contesto e le situazioni che si generano nel proprio
intorno. Una volta mappato lo scenario, le analisi con-
sentono di predire ed esplorare i potenziali cambia-
menti. Migliorare la consapevolezza situazionale guida
verso sistemi decisionali più veloci e precisi, conduce
verso servizi ai clienti più attenti, ridimensiona i rischi,
riduce i costi.
Grazie alle Ibo, tanto le azioni condotte da persone
che quelle automatizzate sono in grado di generare
differenziazione innovativa e un miglioramento com-
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marzo-aprile 2013 
Il Bpm chiama la collaborazione
Fonte: Gartner
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