l’interno aziendale, cosa effettivamente possibile con le soluzioni
Aastra (il concetto è quello di ‘one number’) compreso il recente
lancio della tecnologia Aastra BluStar - integrata in tutti i server
di comunicazione Aastra - che racchiude in un singolo ecosi-
stema la possibilità di servirsi di pc, tablet, smartphone e altre
tipologie di device per svolgere comunicazioni sotto vari formati,
video compreso, in ambito aziendale. Il tutto tramite un client
software da installare su ciascun dispositivo, grazie alla disponi-
bilità di app dedicate scaricabili da internet, oppure servendosi
di un terminale desktop già pronto dotato di touch screen e uti-
lizzabile sia a fini di video collaborazione che per sfruttare servizi
terze parti e accedere a internet. “Si tratta in questo caso di una
soluzione business costruita per garantire video in alta defini-
zione, soppressione del rumore sulla voce e, fronte sicurezza,
anche l’accesso biometrico attraverso la lettura delle impronte
digitali”, spiega Pettinari. Per chi comunica in mobilità è poi pos-
sibile appoggiarsi, laddove disponibile, alla connettività WiFi per
ridurre al minimo i costi di comunicazione, proponendo inoltre
un’integrazione piena con le principali piattaforme di Call Mana-
ger. Una strategia di apertura in cui entrano in gioco partnership
come quella con Microsoft che ha adottato la tecnologia Aastra
per i terminali dedicati al sistema di messaggistica Lync.
Insomma, un posizionamento, quello della società canadese, in-
centrato sull’innovazione tecnologica per andare a intervenire sui
processi delle aziende utenti e consentire un accesso di livello
globale - che ci si trovi all’interno della sede oppure in esterno
- assegnando alla rete e ai relativi apparati il ruolo di veicolo di
comunicazione e incontro tra colleghi e partner di business. In
tal senso l’idea è quella però di non lasciare fuori da questo
promettente scenario evolutivo nessuna realtà, comprese quindi
anche le attività più piccole sulle quali non è sempre così sem-
plice andare a posizionare le proposte di Unified Communication
and Collaboration, ormai sempre più interattive includendo non
solo la parte voce ma anche posta elettronica e applicazioni di
chat. “Noi copriamo sostanzialmente tutte le fasce di mercato,
con sistemi che gestiscono da poche unità a centinaia di migliaia
di utenti”, precisa quindi Pettinari. “Sulle grandi realtà l’approccio
è un po’ più facile perché spesso è presente un IT Manager in
grado di promuovere all’interno dell’azienda soluzioni innovative
mentre le Pmi si appoggiano più spesso a system integrator,
con quindi un elemento esterno in più che deve creare fiducia.
Inoltre esiste la tematica della rete dati che per supportare al
meglio questi sistemi deve presentare determinate caratteristi-
che tecniche in termini di affidabilità, più facili da trovare in una
grande azienda, tipicamente maggiormente strutturata e dotata
anche all’interno delle persone in grado di configurare e gestire
l’architettura in modo adeguato”.
Al discorso infrastrutturale si accompagna però anche quello
culturale, che non va sottovalutato e dove entra in gioco la
richiedono gli utenti, e garantendo gli investimenti anche in vista
degli sviluppi futuri, sempre seguendo una strategia del tutto
‘open’”, continua Pettinari
Certo, l’apparato desktop fisso, dal telefono in poi, con tutte le
sue evoluzioni non scomparirà tanto facilmente dalle scrivanie,
ma dispositivi come tablet e smartphone si sono ormai aggiunti
prepotentemente al contesto di comunicazione tradizionale
aziendale offrendo più libertà di movimento dentro e fuori il suo
perimetro di riferimento, basti pensare alla possibilità di prose-
guire senza interruzione conversazioni iniziate su un primo de-
vice, e fornendo funzionalità di collaborazione integrate capaci
di migliorare i processi interni dove la videocomunicazione si fa
alla fine un reale elemento trainante del business.
U
n
unico
numero
Diversi dispositivi a disposizione può però anche voler dire altret-
tanti numeri da chiamare. È quindi importante consolidare tutto
su un unico dettaglio di contatto, tipicamente in ambito business
Comunicazione evoluta
40
marzo-aprile 2013
Chi è
Fabio Pettinari
Laureato in Ingegneria Elettronica presso il Politec-
nico di Milano il suo percorso professionale si snoda
all’interno del settore ICT, dove via via acquisisce
esperienze e conoscenze relative alle tematiche di
business. Lavora al supporto di piattaforme di comu-
nicazione aziendale per passare poi al pre-sales e
al marketing di aziende multinazionali specializzate
in alta tecnologia e telecomunicazioni, mentre ampli-
fica e acquisisce sempre maggior attitudine alle rela-
zioni di alto profilo integrate alla gestione operativa.
Il passaggio in Aastra Italia è il completamento di un
percorso che lo vede prima responsabile marketing,
nel 2007 responsabile di divisione e quindi dal 2009
marketing & business development director per tutti
i canali di business.