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el suo ‘De Architectura’ Vitruvio dettava tre criteri da seguire
per far sì che costruzioni pubbliche e private fossero realiz-
zate al meglio: firmitas, utilitas e venustas, ossia robustezza, uti-
lità e bellezza. Sono passati circa due millenni dalla redazione di
tale trattato e queste regole, con maggiore riferimento alle prime
due mantenendo comunque un occhio attento alla terza, sem-
brano essere state prese a modello per i progetti che Roma Ca-
pitale ha realizzato grazie al lavoro della sua Direzione ICT al fine
di offrire servizi innovativi ai propri dipendenti interni, così come
a cittadini, imprese e turisti. Il tutto, seguendo il piano di sviluppo
interno e di e-government, in un’ottica smart city che prevede
la trasformazione di infrastrutture e processi verso piattaforme
digitali capaci di generare servizi intelligenti.
“Bisogna distinguere tra progetti informatici e progetti di teleco-
municazione, a cavallo dei quali c’è appunto il mondo smart city”,
spiega Stefano d’Albora, Cio di Roma Capitale, sottolineando
come tutto sia partito da una rivisitazione e rafforzamento delle
fondamenta tecnologiche - quindi rinnovamento e costante evo-
luzione del data center - per renderle estremamente robuste e
capaci di erogare servizi innovativi, sicuri e con continuità ope-
rativa che siano nel contempo realmente utili agli utenti di riferi-
mento. “Smart city di fatto non è una opzione ma una necessità
per una città moderna e l’impiego delle nuove tecnologie assume
quindi un ruolo fondamentale in un percorso evolutivo che porta
a una realtà digitale e intelligente in grado di migliorare qualita-
tivamente la vita dei cittadini, la coesione sociale e lo sviluppo
sostenibile”.
L’infrastruttura di base che abilita l’innovazione
Partendo quindi dall’infrastruttura, si parla di una vasta rete-dati
metropolitana che mette in connessione oltre 200 reti locali e
instrada i servizi di trasmissione necessari a supportare le fun-
zionalità informative e di servizio della cittadinanza e della Am-
ministrazione. Il nodo nevralgico è rappresentato dal data center
dove è centralizzata la parte di elaborazione e memorizzazione,
Sono tante le iniziative che stanno cambiando processi e servizi interni
ed esterni dell’Amministrazione: dalla dematerializzazione
al portale informativo passando per scuola e tributi
Paolo Morati*
Roma Capitale
:
l’ICT al servizio degli utenti
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marzo-aprile 2013 
Stefano d’Albora, CIO di Roma Capitale
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