S
econdo le analisi di Gartner, il modello Paas è il più piccolo
dei tre grandi livelli dell’architettura cloud in termini di fattu-
rato, staccato di quasi un ordine di grandezza dal Saas (Softwa-
re as a Service) e dallo Iaas (Infrastructure as a service). Ciò no-
nostante vi sono decine di fornitori in gara per accaparrarsi una
fetta di questo mercato, inclusi tutti i più importanti fornitori di
software. Benché alcune offerte si possano già considerare con-
solidate, il mercato è nuovo e relativamente immaturo. Molte or-
ganizzazioni IT e la maggior parte degli Isv hanno già adottato o
stanno valutando un’offerta Paas, e i principali operatori di tale
segmento dichiarano una rapida crescita dell’adozione. Questa
convergenza tra l’espansione della domanda e la crescita dell’of-
ferta produrrà un’ondata di nuove adozioni per i servizi Paas nei
prossimi cinque anni. Come nel caso delle infrastrutture applica-
tive ‘on-premises’ (middleware), l’impatto delle tecnologie Paas
sarà in gran parte determinato dagli altri prodotti e servizi in cui
saranno incorporate. Questo potrebbe far sì che il mercato di-
retto del Paas rimanga relativamente piccolo, ma l’impatto delle
sue tecnologie e architetture si farà sentire sull’intero spettro del
cloud computing.
Diverse declinazioni
Il Paas è una categoria di servizi cloud che racchiude al suo inter-
no varie sottocategorie tra le quali si possono citare il Paas per le
applicazioni, o aPaas (application Paas); il Paas per l’integrazio-
ne, o iPaas (integration Paas); il Paas per la gestione dei proces-
si aziendali (Bpm, Business Process Management); il Paas per i
database e, infine, il Paas per la gestione del ciclo di vita delle ap-
plicazioni (Alm, Application Lifecycle Management).
Le offerte di maggiore attualità rientrano nella sottocategoria
dell’aPaas (si pensi a Force.com di salesforce.com, al Google
App Engine e all’Engine Yard Cloud), ma in un’ottica di più lun-
go periodo è possibile che tra i reparti IT aziendali trovino un’a-
naloga diffusione altre tipologie di offerte, come quelle di iPaas
(alcuni esempi sono Boomi di Dell, CastIron di IBM e Informatica
Cloud). Questa ricerca prende in esame le motivazioni che pos-
sono spingere all’adozione di un’offerta Paas in tutte le categorie
(anche se, al momento, l’aPaas è il segmento più ampio e diffu-
so, mentre gli altri segmenti sono di norma sostenuti da motiva-
zioni di adozione specifiche).
Un numero crescente di organizzazioni IT mainstream, sia di Pmi
che di aziende di grandi dimensioni, e quasi tutti gli integratori
di sistemi (Si) e Isv di applicazioni stanno già utilizzando o stan-
no valutando l’adozione di qualche forma di servizio Paas. Alcu-
ni hanno già sviluppato competenze considerevoli; altri sono an-
cora in una fase di valutazione o sperimentazione. La velocità e
i tempi di adozione dei servizi Paas (al posto dei prodotti mid-
dleware on-premises tradizionali) possono variare. Le diverse ca-
tegorie di utenti hanno varie motivazioni che le spingono verso
il cloud computing in generale e verso i servizi dell’infrastruttura
PLATFORM AS A SERVICE
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COSA C’È DA SAPERE
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marzo-aprile 2013
In termini di ricavi, il modello Platform as a Service (PaaS) è il più piccolo tra i tre livelli
principali dell’architettura cloud, ma interessa l’intero spettro del cloud computing.
La conoscenza dei suoi potenziali vantaggi e delle eventuali limitazioni può permettere
ai manager IT di resistere all’entusiasmo e affrontare nel modo corretto
le resistenze interne all’adozione.
YEFIM V. NATIS*
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