In questo contesto ACI, da quando sono presidente, sta con-
ducendo una grande battaglia per ridurre i costi dell’auto. In
particolare sono diverse le voci su cui si può e si deve agire. Il
costo della benzina, che è un tema sempre attuale, ma oggi lo
è ancora di più, anche per il fatto che il recente aumento delle
accise non ha prodotto il risultato atteso. Così come non ha pro-
dotto il risultato atteso il superbollo, che anzi ha inciso ancora di
più sulla crisi del settore: ricordo solo che nell’ultimo anno sono
stati chiusi 350 concessionari, praticamente uno al giorno, con
un danno per l’occupazione di alcune decine di migliaia di posti
di lavoro. E poi c’è tutto il capitolo dei costi delle RC Auto, dove
da tempo ACI ha presentato delle proposte che potrebbero ta-
gliarne i costi fino al 40%.
La nostra missione quindi non cambia, ma anzi è rafforzata pro-
prio in momenti di crisi generale come l’attuale: la difesa dell’au-
tomobilista.
Come è articolata ACI?
Sostanzialmente ci occupiamo di tre cose.
La prima area d’intervento è quella dei servizi delegati. Come già
accennato, ACI detiene e gestisce il Pubblico Registro Automo-
bilistico dal 1927. Non è soltanto un archivio, ma uno strumento
che consente di identificare in maniera giuridicamente inoppu-
gnabile la garanzia dei diritti sul mezzo. Il Pra ci deve essere, se
no c’è la giungla. In Paesi dove non c’è una entità come il nostro
Pra è il regno totale dell’illegalità. Per fare un esempio, alcuni
anni fa in Albania ho visto cose pazzesche, mentre da quando
esiste un Pra la situazione è più normale.
Oggi siamo in grado di fornire un dato lavorato e asseverato
agli automobilisti, ma anche alle Forze dell’Ordine, alle Procure
della Repubblica e a tutti coloro che a norma di legge possono
richiedere questa certificazione. Il Pra si è sviluppato nel tempo
sempre per autofinanziamento: allo Stato non ha mai compor-
tato spese.
Parallelamente, abbiamo inventato e gestiamo da tempo lo
Sportello Telematico dell’Automobilista, dove tutti possono
accedere immediatamente per fare qualunque operazione, pa-
gando con carta di credito e bancomat.
Una seconda area di interesse è poi rappresentata dal fatto che
siamo una federazione di Automobile Club, e come tale abbiamo
1.300.000 soci a cui eroghiamo servizi, che vanno dai più famosi
- come il soccorso stradale che rimane un elemento forte di
attrazione per i soci - a quelli magari meno visibili ma comunque
importanti, come medico pronto, idraulico o elettricista. Per co-
loro che temporaneamente non si trovano nella loro residenza
abituale, garantiamo la possibilità di contattare un medico 24
ore su 24, per sette giorni alla settimana attraverso il nostro call
center.
Un altro servizio ai tesserati importante è ‘Bollo Sicuro’ che
generazioni precedenti che invece ancora circolano nelle nostre
strade.
E gli effetti su ACI? In questo scenario la vostra missione è
destinata a cambiare?
La congiuntura economica sfavorevole ci crea delle difficoltà
anche per quanto riguarda l’associazionismo: chi è alla ricerca
di risparmi taglia il più possibile, anche l’iscrizione a club, circoli
e sodalizi. Questo però è un fenomeno contenuto su cui non
abbiamo registrato grandi contraccolpi.
Più complesse le difficoltà registrate dal Pubblico Registro Au-
tomobilistico, che ACI detiene e gestisce. Negli ultimi tre anni le
nuove immatricolazioni si sono dimezzate, con pesanti effetti di
carattere economico. Il settore dell’auto è strutturato per gestire
2,5 milioni di immatricolazioni all’anno, mentre oggi se ne con-
tano appena 1,4 milioni.
20
marzo-aprile 2013 
IT in gioco per la tutela dell’automobilista
Chi è Angelo Sticchi Damiani
Leccese, 67 anni, coniugato con due figli, è ingegnere
civile progettista di strade. In campo sportivo, Sticchi
Damiani, pilota rally negli Anni ’70, è nella Commissione
Sportiva Automobilistica Italiana dal 1975. Dal 1990 è Pre-
sidente dell’Automobile Club Lecce. Nel 1994 diventa
anche membro del Comitato Esecutivo dell’Automobile
Club d’Italia. E’ Presidente della Società ACI Consult Spa.
Nel 2009 è stato eletto Presidente della CSAI, la Com-
missione Sportiva Automobilistica dell’Automobile Club
d’Italia. Nominato vice presidente dell’ACI nel 2011, è dal
marzo 2012 alla massima carica di vertice dell’Ente.
Nello scorso dicembre è stato nominato vice presidente
della FIA - Federazione Internazionale dell’Automobile,
l’organismo che riunisce 230 organizzazioni sportive e
motoristiche di 134 Paesi.
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