consente al socio di delegare l’ACI provinciale di occuparsi del
pagamento del bollo dell’auto, per evitare dimenticanze e quindi
sanzioni e perdite di tempo… Sempre più stiamo pensando
però a nuovi servizi accessibili a tutti, come Luce Verde, per
l’infomobilità su Milano, Roma e la Regione Lazio.
Se confrontiamo i contenuti della nostra tessera sociale con
quelli di altri operatori, i nostri sono sicuramente quelli più attra-
enti per un automobilista.
Infine la terza area, quella che coinvolge ogni automobilista con
una forte passione per questo mondo.
Ovvero?
ACI è la federazione sportiva che detiene il potere sportivo in
Italia per quanto riguarda tutte le iniziative e le attività dedicate al
mondo dell’auto. È socio fondatore della Federazione Internazio-
nale dell’Automobile, di cui sono vicepresidente dal 7 dicembre
scorso.
Una cosa di cui siamo certamente tutti molto orgogliosi: ab-
biamo un ruolo importante in questo mondo poiché abbiamo
l’onore di avere in Italia la Ferrari, la casa con la licenza sportiva
numero 1! Una ambasciatrice di grandissima passione, tecnolo-
gia, immagine e uno dei brand più forti al mondo.
Organizziamo il Gran Premio di Monza, la Mille Miglia, il Rally
Italia Sardegna valido per il campionato del mondo e tante altre
iniziative sportive.
Visto il fronte delle attività molto complesse che mettete
in campo, e con la crisi che incide anche sulla struttura
dell’ACI, come state immaginando di giocare la carta
dell’innovazione? In che direzione state andando?
Sicuramente penso che l’innovazione sia una carta importante
da giocare per il futuro di ACI. Innanzitutto stiamo andando su
quelli che noi chiamiamo i servizi delegati, dove non c’è solo il
Pra.
Sui servizi che lo Stato ci ha delegato di erogare abbiamo an-
cora tanti grandi progetti. Per esempio, stiamo combattendo per
rendere ancora più razionale il meccanismo delle nuove imma-
tricolazioni, considerando anche il rapporto d’integrazione con
la Motorizzazione Civile.
La semplificazione di questo processo, come di altri, può por-
tare a un risparmio economico per l’utenza, perciò credo che
in quest’ottica sia necessario anche un consolidamento del si-
stema di erogazione dei servizi delegati.
Parallelamente dobbiamo cercare di dare nuovi contenuti alla
tessera sociale per rispondere di più alle nuove esigenze. Ci
stiamo avvicinando a mondi che hanno a che fare con le nuove
tecnologie. Stiamo pensando di mettere online il nostro giornale
per avvicinarci di più ai giovani e dobbiamo certamente puntare
sui social network. Ma devo dire che i nostri risultati su internet
sono già oggi molto lusinghieri e possono essere una buona
base per immaginare di dare di più.
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