parti aziendali nella selezione e nell’utilizzo dei
servizi cloud.
Benché molte piattaforme cloud non abbiano
ancora dimostrato di poter supportare le ap-
plicazioni complesse ed estese delle grandi
aziende, i loro vantaggi a livello di produttività,
velocità di conseguimento dei risultati e poten-
ziale risparmio vengono ampiamente sfruttati
dai manager IT di queste realtà.
Se le organizzazioni IT delle grandi aziende so-
no quelle più lente ad adottare le piattaforme
cloud per le proprie iniziative software, si stan-
no comunque gradualmente spostando ver-
so il modello Paas, anche in questo caso con
svariati obiettivi. In primo luogo si tratta di otte-
nere servizi che sono disponibili solo nel cloud,
supportare e gestire le iniziative IT ‘ombra’ del-
le Lob e proporsi come intermediario neutra-
le e affidabile nel caso in cui diverse divisioni
aziendali debbano utilizzare un servizio co-
mune. Quindi vogliono estendere e integrare
i servizi applicativi Saas, ridurre drasticamen-
te i tempi necessari per l’avvio di un proget-
to software e migliorare la produttività nello sviluppo (soprattutto
quando si utilizzano servizi Paas nativi del cloud) e, di conse-
guenza, ridurre i costi e i tempi di produzione delle applicazioni
personalizzate. Infine rivolgendosi a queste offerte, esse ritengo-
no di poter eseguire progetti a tempo determinato (come quelli
di sviluppo e/o testing di un software a supporto di una campa-
gna di marketing di durata limitata) con un costo totale contenu-
to, mantenendo i servizi della piattaforma cloud necessari solo
per la durata limitata del progetto, nonché sostituire i costi di ca-
pitale con costi operativi e gestire le applicazioni con picchi e ca-
li di domanda fortemente variabili e imprevedibili. Tipicamente in
questo caso si parla delle applicazioni Web con un’interfaccia di-
retta con il pubblico.
In generale molte aziende di grandi dimensioni che hanno inve-
stito milioni di dollari e anni o decenni di lavoro nei propri ambien-
ti IT ‘on-premises’ tenderanno a rinviare ancora per qualche tem-
po la transizione a un ambiente interamente basato sul cloud.
Quest’ultimo non è la risposta a tutti i problemi, tuttavia permette
di risolverne alcuni. Per la maggior parte delle grandi organizza-
zioni IT il primo passaggio sarà quindi l’adozione di un ambien-
te ibrido e di un modello ibrido di cloud computing, una situazio-
ne che a sua volta richiederà un investimento in infrastrutture di
integrazione che siano predisposte per uno scenario IT ibrido. A
questo riguardo, nella pianificazione strategica dell’integrazione
è consigliabile valutare le offerte di tipo iPaas insieme alle suite di
servizi aziendali tradizionali.
La strada degli Isv
Molte Pmi sono attratte dall’efficienza e dall’agilità delle piattafor-
me e delle soluzioni cloud. Allo stesso modo, altrettante prefe-
riscono acquistare le proprie soluzioni da un Isv anziché svilup-
parle internamente. In vista della transizione al cloud computing,
queste aziende si rivolgono al proprio Isv nella speranza di poter
trasferire nel cloud alcune applicazioni e alcuni processi azienda-
li ‘on-premises’ e iniziare così a ridurre i costi e il carico di lavoro
dei data center interni. Il miglioramento della qualità dei servizi (a
livello di affidabilità, prestazioni, scalabilità e disponibilità) è spes-
so un effetto collaterale positivo dell’adozione dei servizi cloud
nelle Pmi, poiché molte aziende di piccole dimensioni non so-
no in grado, finanziariamente e sotto altri profili, di implementa-
re le best practice raccomandate o le tecnologie abilitanti miglio-
ri all’interno del proprio reparto IT.
Tuttavia, nel valutare i servizi applicativi basati sul cloud, è impor-
tante esaminare con attenzione le scelte operate dagli Isv a livel-
lo di piattaforma. Molti Isv specializzati in applicazioni possiedo-
no competenze tecniche limitate sull’infrastruttura applicativa, e
non sono preparati a operare una transizione strategica al cloud
computing. Alcuni scelgono una soluzione Paas o Ceap (Cloud
Enabled Application Platform) separata come piattaforma abili-
tante per il cloud. In questo caso essi ereditano le proprietà del
cloud (come l’elasticità e la multitenancy) dal fornitore della piat-
taforma. Altri adottano una soluzione Iaas (come Amazon Web
Services) combinata con una piattaforma middleware tradizio-
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marzo-aprile 2013
PLATFORM AS A SERVICE: COSA C’È DA SAPERE
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