Executive Luglio - Agosto 2013 - page 28

strumenti. Il personal cloud si concretizzerà in un’ampia colle-
zione di servizi, di destinazioni Web, di connettività, la ‘casa’ ide-
ale per la comunicazione, l’informazione, l’elaborazione dei dati,
sempre connessa, sempre disponibile a prescindere dal luogo
fisico di fruizione. Che si tratti di private, public o personal, il cloud
ha caratteristiche assai utili all’attuale contesto volatile: è in grado
di proporre documentazione e informazione con agilità e rapidità,
offre prototipazione, sviluppo e cambiamenti rapidi, rende dispo-
nibili risorse fisiche per uno storage massivo a basso costo, abilita
l’approccio user self service, migliorando la produttività dei lavori
collaborativi. Da un punto di vista più amministrativo e finanziario,
il cloud consente di orientare l’attenzione dal capitale ai costi
operativi variabili, permette di raggiungere più rapidamente Roi e
Time to Value, contribuisce a ridimensionare i costi di sviluppo e
di rilascio, grazie anche alla possibilità di segmentare le spese in
funzione dei servizi effettivamente attivati e fruiti. Consente inoltre
sulle implementazioni cloud–based; al tempo stesso incentiva le
offerte di consulenza così come lo sviluppo di servizi di integra-
zione e configurazione.
Diversamente da quanto accaduto con altre innovazioni, all’inizio
sono stati i mercati emergenti e le piccole e medie imprese a
optare per servizi public cloud; oggi sono in crescita pure nei tra-
dizionali mercati ed è proprio nel segmento dei grandi clienti con
cospicui budget IT che il fenomeno della cannibalizzazione in-
terna a detrimento dei servizi tradizionali si manifesta. Un numero
cospicuo di organizzazioni ha pianificato l’ampliamento delle voci
di spesa esterna come risultato dell’adozione del public cloud at-
traverso la combinazione di un’accelerata esternalizzazione delle
responsabilità e l’adozione di nuovi servizi esterni. Più contenuto,
invece, il numero delle organizzazioni IT che si attende una ridu-
zione della spesa nei prossimi tre anni grazie all’implementazione
di strategie di cloud pubblico.
Secondo Gartner il mercato globale dei public cloud services
crescerà nel 2013 di 131 miliardi di dollari, pari a poco più del
18% (erano 111 mil nel 2012); crescita assai diversificata in fun-
zione delle aree geografiche; più dinamica in Asia, Africa, Europa
dell’Est e Medio Oriente, più lenta nelle economie mature (Eu-
ropa, Nord America). A prescindere dalla geografia, ci si attende
una crescita più rapida per il settore dell’Infrastructure as a Ser-
vice (Iaas) (che rappresenterà il 47,3% nel 2013). Assai ampia
la gamma dei segmenti dei servizi cloud; per tutti ci si attende
una crescita robusta, con particolare attenzione al settore dei
servizi per i processi di business (BPaas) che, con il 28% del mer-
cato totale è il segmento più ampio dopo quello dell’advertising;
segue con il 14,7% il settore dei servizi cloud ap-
plication, poi, con il 5,5%, quello del cloud system
infrastrcture, con il 2,8% il cloud management and
security, infine con l’1% il cloud application infra-
structure.
I vantaggi della nuvola
Il panorama dei cloud services è in costante evolu-
zione; emergono nuovi segmenti, con intersezioni
sempre più pronunciate nel mobile, nei social, nel
contesto informativo; in questo senso il cloud dimo-
stra essere il fondamento del Nexus delle tre grandi
forze indicate. Proprio in questa convergenza si
ravvisano gli elementi prodromici allo sviluppo del
personal cloud, capace, nel tempo, di superare il
tradizionale concetto di Pc come luogo fisico in cui
depositare dati e informazioni per proporsi come il
tessuto connettivo capace di coordinare i diversi
Il cloud computing che trasforma l’impresa
26
luglio-agosto 2013 
Fonte: Gartner
Diversamente da quanto accaduto
con altre innovazioni,
all’inizio sono stati i mercati
emergenti e le piccole
e medie imprese a optare
per servizi public cloud
1...,18,19,20,21,22,23,24,25,26,27 29,30,31,32,33,34,35,36,37,38,...84
Powered by FlippingBook