Executive Luglio - Agosto 2013 - page 20

Ci sono state diverse polemiche proprio in merito a questa
vicenda?
Abbiamo avuto sicuramente delle persone che si sono dispia-
ciute, che hanno reclamato, ma dopotutto la Legge ci impo-
neva di non mandare nulla via posta. Nel complesso è andata
bene. Tanta gente si è scaricata il Cud da sola, circa 3 milioni
di utenti.
Ci sono stati alcuni momenti di tensione, ma il prossimo anno
miglioreremo il servizio e tutti si scaricheranno il Cud da soli, e
siamo certi che nei prossimi anni sarà normale per ogni cittadino
scaricare il proprio Cud dal web.
Abbiamo indotto delle abitudini digitali che si rivelano virtuose
per una molteplicità di fattori, sia interni a Inps che fuori da esso,
ovvero nella società italiana nel suo complesso.
Grazie all’Inps cambia in meglio un po’ anche il Paese.
Ce la stiamo mettendo tutta per fare in modo che nella fase di
rodaggio delle iniziative Ict i cittadini non vivano negativamente
i nuovi servizi, poi sicuramente qualcosa sfugge e rimangono
delle imperfezioni da sistemare.
Quali sono oggi le priorità che ha dato al CIO di Inps?
Innanzitutto una delle richieste più importanti è riuscire a offrire
un’informatica amichevole, friendly, soprattutto rispetto al ba-
cino di utenti che noi abbiamo che come ho detto è molto ete-
rogeneo, diverso per età, genere, tipologia di lavoro.
In secondo luogo oggi stiamo perseguendo l’importante obiet-
tivo di standardizzazione dei servizi. Ricordo che Inps nel 2012
è stato protagonista della più grande fusione tra enti pubblici
mai avvenuta in Italia. Abbiamo inglobato altri otto enti previden-
ziali pubblici che erogavano prestazioni a determinate catego-
rie: pubblico impiego, spettacolo, sport... in precedenza anche
i post-telegrafonici.
Uno degli obiettivi che abbiamo è quindi quello di trattare gli
utenti degli enti inglobati in maniera uguale rispetto a quanto
facciamo nei confronti degli utenti già in Inps.
Sono presenti ancora delle grosse differenze, il vecchio Inps
aveva fatto un percorso di evoluzione dei servizi anche molto
ambizioso, molto veloce, marcato da tempi stretti, mentre altri
istituti avevano fatto altre scelte.
Oggi abbiamo utenti che vengono visti e trattati in modo disalli-
neato, ma questa forbice dovrebbe chiudersi in tempi piuttosto
brevi.
In questo percorso straordinario e difficile fino a oggi fatto verso
l’uniformità, che chi tratta di informatica può facilmente imma-
ginare, tengo però a sottolineare che nessun cittadino ha recla-
mato per segnalare anche un secondo di ritardo nel pagamento
della pensione e delle altre prestazioni da noi erogate.
Non è una banalità anche se da anni ci si è abituati ormai al fatto
che queste cose non possono che andare bene.
Cosa intende?
Inps oggi è uno dei fattori abilitanti che portano il Paese a cre-
scere nell’utilizzo delle nuove tecnologie e alla riduzione del suo
digital divide culturale. Non dico che educhiamo il Paese all’Ict,
perché non abbiamo questa presunzione, ma certamente diamo
il nostro contributo in tal senso.
Abbiamo dovuto anche scontrarci e sconfiggere una serie di
resistenze, sicuramente legittime, ma che in questo periodo di
spending review e di tagli dei costi non avevano più giustifica-
zioni. Disporre di canali informatici diffusi che funzionano signi-
fica ottenere efficienza ma anche efficacia.
La vicenda del Cud della scorsa primavera in questo senso è
stata emblematica.
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luglio-agosto 2013 
Il maratoneta che sta cambiando l’Inps
Chi è Antonio Mastrapasqua
Antonio Mastrapasqua è nato a Roma il 20 settembre
1959 e ha conseguito la laurea in Economia e Commer-
cio presso l’Università degli Studi in Roma “La Sapienza”.
Titolare dello Studio Mastrapasqua è iscritto all’Ordine dei
Dottori Commercialisti in Roma, al Registro dei Revisori
Contabili e all’Ordine nazionale dei Giornalisti Pubblicisti.
Ha fondato e diretto il periodico ‘Grandangolo’ mensile
di economia, politica, informazione e cultura del Centro
Studi Grandangolo. Ha diretto la “Rivista Finanziaria – Os-
servatorio mensile sui mercati finanziari”, del Centro Studi
di Economia e Finanza.
E’ Presidente Inps dal luglio del 2008. In precedenza era
stato nominato nel novembre 2005 Vice Presidente ese-
cutivo di Equitalia SpA; a luglio 2004 Consigliere Inps e ad
aprile 2002 Amministratore Delegato di Italia Previdenza.
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