cura editoriale e viene gestito da un curatore/revisore, un esperto
del campo con esperienza editoriale che sia in grado di giudi-
care la validità e la qualità di un dato materiale. In uno scenario
tipo, come quello degli ordini di lavoro su larga scala, si potreb-
bero implementare strumenti a supporto del flusso di lavoro che
valutino il merito di un dato materiale nell’ambito del processo di
creazione dei contenuti o che vengano utilizzati come filtri nel
processo di acquisizione.
Per migliorare l’efficienza del processo, gli autori di contenuti
potrebbero ricevere opportune credenziali in base alle espe-
rienze precedenti, in modo che il loro materiale possa arrivare
al curatore/revisore senza intermediazione. Si potrebbero adot-
tare strumenti di ricerca semantici da utilizzare come filtri, op-
pure motori ad hoc realizzati in base alla reputazione sociale
dell’autore dei contenuti. Quanto più numerosi saranno i “filtri
intelligenti” che si riuscirà ad applicare nella fase iniziale del
flusso di lavoro, tanto più il processo risulterà semplificato per
il curatore/revisore.
All’interno del flusso di lavoro, la parte di “gestione” dei contenuti
ha assunto un nuovo significato. La moltiplicazione delle piatta-
forme di fruizione dei contenuti e la necessità di assemblare ma-
teriali in vari formati all’interno di “modelli” di presentazione hanno
portato a un ampliamento delle funzioni tradizionali dei sistemi
Cms. Data la natura quasi in tempo reale del flusso dei contenuti,
il curatore/revisore svolge un ruolo sempre più importante nel
processo di assemblaggio del materiale e ha bisogno di un si-
stema che lo supporti in queste attività.
Per rispondere a queste nuove richieste del mercato entrano in
gioco vari soggetti, ognuno dei quali può contribuire a riformulare
il processo di gestione dei contenuti.
• I fornitori di Cms tradizionali sono concentrati sulla pubbli-
cazione multipiattaforma o sulla produzione di feed di con-
tenuti basati su Xml da riversare in template adatti per le
nuove piattaforme mobili, come Apple iOS e Android. In
generale, i fornitori di Cms operano con gli stessi flussi di
contenuti utilizzati per la distribuzione sul Web, perciò il pro-
dotto risultante è un riposizionamento dei contenuti Web
finalizzato al consumo sui dispositivi mobili. Tra le funzioni
che saranno offerte in futuro dai fornitori di Cms vi è quella
definita come “moderazione” (la capacità di analizzare i
contenuti).
• I fornitori di software, come Adobe, alzano continuamente
l’asticella per quanto riguarda il flusso di lavoro che va dalla
normalizzazione del formato alla distribuzione, ma lasciano
la parte di acquisizione/analisi del materiale ad altri fornitori di
software come WoodWing. Quark, anch’essa impegnata nel-
l’aggiornamento delle proprie capacità di progettazione mul-
tipiattaforma, collabora con Aquafadas per ampliare le
capacità dinamiche della propria offerta.
• Alcuni fornitori di software e servizi, come Pulse, Flipboard,
Sideways e Vook, offrono soluzioni di tipo “black box”. Nel
caso di Flipboard, la tecnologia multipiattaforma viene usata
al solo scopo di creare servizi di gestione dei contenuti da
utilizzare internamente, mentre nel caso di Vook e Sideways
le piattaforme vengono offerte a terze parti per la creazione
delle rispettive offerte.
La nascita del curatore/revisore
Il curatore/revisore rappresenta il punto di intersezione tra una
serie di capacità editoriali/mediatiche ben collaudate e altre doti
ad hoc acquisite vivendo al centro della società dell’informazione.
Quando i quotidiani e le riviste si sono spostati verso la distribu-
zione via Web, i revisori editoriali hanno iniziato a sviluppare ca-
pacità in linea con i flussi di lavoro in tempo reale, spulciando tra
una quantità sempre più grande di contenuti dello staff (inclusi i
blog) e quindi popolando direttamente i template per il Web o
inoltrando i contenuti rivisti ai designer, che hanno assunto un
ruolo centrale nel flusso di lavoro.
Negli ultimi anni, con la crescente attenzione verso i media so-
ciali, il curatore/revisore è diventato il “vigile urbano” di Twit-
ter/Facebook, impegnato a gestire i contributi creati da risorse
interne (lo staff di giornalisti/redattori), ma anche a “catturare” i
contenuti di interesse dai flussi dei media sociali per aggiungerli
ai prodotti digitali del quotidiano o della rivista.
Mentre la funzione del curatore/revisore e la necessità di inclu-
dere questa figura nel flusso di lavoro editoriale sono chiare, la
qualifica di curatore/revisore è un contenitore generico che può
racchiudere ruoli diversi a seconda delle dimensioni della casa
editrice. Nei quotidiani di grandi dimensioni e di ampia copertura
come il The New York Times, i curatori/revisori hanno ruoli ben
definiti per quanto riguarda la gestione dei media sociali, dei
video e della distribuzione multipiattaforma. Nelle grandi società
editoriali, il ruolo del curatore/revisore tende a essere abbastanza
trasparente: ogni posizione è rappresentata ed è riconducibile a
un piccolo gruppo di curatori/revisori esperti. Nei quotidiani con
uno staff più ridotto (e in progressiva riduzione), i compiti del cu-
ratore/revisore possono essere meno distribuiti e rientrare nelle
sfere di competenza dei curatori editoriali, dei caporedattori, dei
Web producer e forse perfino dei cronisti.
Cura editoriale su larga scala
Il bisogno di curatori/revisori e l’importanza del loro ruolo non ri-
solvono interamente il problema di dover curare grandi quantità
di contenuti a costi ragionevoli. Per rispondere a questa com-
plessa sfida si tende a spingere fino al limite delle loro possibilità
gli strumenti di filtro meccanizzati, in modo da richiedere meno
revisori umani (spesso più costosi) per la gestione dei volumi
sempre più grandi di contenuti in arrivo. L’introduzione di equi-
GESTIONE DEI CONTENUTI PER PUBBLICAZIONI MULTIPIATTAFORMA
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luglio-agosto 2011