è più agevole, ma entrambi i sessi hanno dichiarato che la let-
tura su schermo è abitualmente uguale o più faticosa della let-
tura su carta stampata.
Il passaggio dalla carta al video non rappresenta una semplice
sostituzione di un mezzo con un altro. Non esiste un unico pa-
radigma per la lettura a video, poiché leggere un breve testo
sul display di un telefonino è ben diverso dall’usare un lettore
digitale. Le abitudini dei consumatori sono determinate e raf-
forzate dai tipi di lettura che fanno e non fanno. Pertanto le pro-
duct roadmap dei fornitori di tecnologia e di servizi devono
affrontare le modifiche, intervenute nei modelli di consumo e i
fattori ergonomici e cognitivi associati ai cambiamenti delle abi-
tudini di lettura. Ciò significa migliorare i tablet e i lettori, per
renderli più competitivi rispetto alla carta in termini di peso,
forma, risoluzione, impermeabilità, robustezza, facilità di evi-
denziazione e annotazione, consentendo quindi ai consuma-
tori di utilizzarli alla spiaggia, in bagno o sotto il sole, dove
abitualmente portano libri, giornali e riviste.
Dalla ricerca è emerso che circa il 40% degli intervistati non
aveva esperienza di utilizzo di questi lettori, tra cui Amazon Kin-
dle, Amazon Kindle DX e Barnes & Noble Nook, percentuale
che risultava addirittura più elevata in India (75%), nel Regno
Unito (56%) e negli U.S.A. (57%). Gli intervistati cinesi che vi-
vevano in città presentavano la maggiore familiarità con gli e-
reader e anche il maggior numero di soggetti che riferivano di
ritenere più facile la lettura con questi mezzi, il che rispecchia
il livello di reddito e di istruzione relativamente alto del cam-
pione cinese.
Per i fornitori di contenuti, l’interattività dei lettori video do-
vrebbe in ultima analisi garantire all’utente un’esperienza più
ricca, ad esempio corredando un libro sulla musica con
estratti musicali (purché si disponga dei diritti). Per i fornitori
di servizi di comunicazione, prodotti come il Kindle e l’iPad
che si avvalgono di connessioni wireless o internet offrono
un’opportunità di acquisire e mantenere clienti grazie ai sus-
sidi per il prodotto e al cross-selling/up-selling dei piani dati.
In considerazione della relativa immaturità del mercato degli
e-reader e della volatilità dei vari sistemi operativi, i consu-
matori si troveranno di fronte a maggiori sfide per quanto ri-
guarda il salvataggio e il trasferimento dei libri acquistati e di
altri contenuti digitali. Ciò presenta quindi una buona oppor-
tunità per i fornitori di tecnologia e servizi, oltre che per gli
editori e i rivenditori online che offrono soluzioni di memoriz-
zazione localizzate o servizi di memorizzazione digitale online
(cloud based).
Secondo una recente indagine di Gar-
tner il tempo che la gente trascorre a
leggere su uno schermo digitale è
ormai quasi pari al tempo speso nella
lettura della carta stampata. La grande
maggioranza degli utenti di tablet e iPad
sostiene di ritenere la lettura a schermo
o più semplice (52%) o circa uguale
(42%) rispetto a un testo stampato,
mentre il 47% degli utilizzatori di laptop
trova più faticoso leggere a video e il
33% ha dichiarato che è pressappoco
lo stesso.
Gartner ha effettuato un sondaggio (quarto trimestre 2010)
tra 1.569 consumatori in sei paesi – USA, UK, Cina, Giap-
pone, Italia e India – in cui veniva loro chiesto di indicare le
proprie esperienze soggettive riguardo alla lettura a video o
su carta, tramite un misto di interviste online, faccia a faccia
e telefoniche assistite da computer. Alla luce del generale
calo delle vendite di giornali e della forte domanda di servizi
di notizie online diffusa in molte parti del mondo, esiste la
preoccupazione che i media digitali possano cannibalizzare
la carta stampata, ma la nostra inchiesta mostra che i due
mezzi non sono solitamente considerati come diretti sostituti
dai consumatori. Sta accadendo qualcosa di più complesso
che una semplice sostituzione della carta stampata con
mezzi digitali. Cercare di vendere lo stesso contenuto di
base allo stesso consumatore in diversi formati rischia di al-
lontanare il consumatore, che sarà riluttante di fronte alla
possibilità di pagare due volte la stessa cosa. Gli esiti del
sondaggio confermano che la distribuzione di contenuti mul-
ticanale è essenziale per raggiungere utenti che consumano
quantità pressoché identiche di testi stampati e digitali. I for-
nitori di contenuti, le case editrici e i media dovrebbero piut-
tosto promuovere le sinergie dei prodotti multicanale,
ponendo in risalto i vantaggi dell’avere accesso sia alla carta
stampata che online, anziché vendere prodotti in concor-
renza tra loro.
Secondo l’indagine di Gartner, in tutti i gruppi demografici la
lettura a video è ormai praticamente considerata al pari del
consumo della carta stampata. I dati del sondaggio hanno evi-
denziato che, tra gli intervistati, la lettura su schermo è prefe-
rita dai giovani mentre la fascia tra i 40 e i 54 anni è la meno
soddisfatta dell’esperienza. In termini di genere, tra donne e
uomini, questi ultimi in genere riferiscono che leggere a video
Nick Ingelbrecht,
Responsabile
di Ricerca
Digitale vs carta stampata
Come stanno cambiando davvero le cose?
FILO DIRETTO
74
luglio-agosto 2011