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settembre 2014
do massima sicurezza e la completa
continuità lavorativa. Il mondo cambia
velocemente, per questo DataCore e
Cisco offrono la tecnologia di livello
più elevato con un approccio al mer-
cato sempre più integrato, flessibile
e sartoriale.
Quali caratteristiche deve avere una
architettura di computing e storage
per abilitare una soluzione SDS che
porti ai vantaggi descritti?
Alberto Degradi
, responsabile della
divisione Infrastructure di Cisco Italia.
La gestione flessibile e dinamica del-
lo storage è senza dubbio una delle
necessità delle aziende a causa della
crescente quantità di dati che si trova-
no a gestire. L’architettura tecnologica
alla base di una soluzione di storage
deve necessariamente essere in grado
di unire elaborazione, networking, ge-
stione, virtualizzazione e accesso allo
storage stesso in un unico sistema inte-
grato. Questa architettura è Cisco Uni-
fied Computing System (UCS), nata per
soddisfare esigenze di virtualizzazione,
cloud e gestione dinamica dell’ambien-
te di computing. I nuovi server UCS
sono stati pensati per i progetti critici
di business di tipo ‘memory intensive’
come large-scale database, in-memory
analytics e business intelligence. Nel
supporto a soluzioni SDS, questa ar-
chitettura si è dimostrata la migliore
anche grazie alla tecnologia Nexus Unified Fabric e
alla convergenza Ethernet/Fibre Channel. Cisco UCS
Invicta inoltre supporta la potenza della tecnologia
flash storage per accelerare i workload delle appli-
cazioni data-intensive per elaborare e analizzare
molti più dati in meno tempo. Cisco UCS ha ottenuto
innumerevoli successi, come il più recente ricono-
scimento quale primo vendor per market share in
ambienti blade server x86 negli USA (fonte IDC), un
traguardo ottenuto in soli cinque anni di presenza
sul mercato. Cisco continua a lavorare sull’innova-
zione, migliorando e arricchendo le proprie soluzioni
al fine di offrire sempre una risposta puntuale alle
esigenze dei clienti. Con Cisco UCS, in particolare,
ci siamo impegnati per portare sul mercato un’ar-
chitettura che potesse garantire rapida implemen-
tazione, elevate prestazioni, scalabilità e semplicità
di gestione. Caratteristiche oggi in cima alle priorità
dei dipartimenti IT delle aziendali.
Quali sono le funzionalità fondamen-
tali di una soluzione di SDS?
Luca Turco
, responsabile aziendale Sin-
thera. L’espressione Software Defined
Storage è spesso usata per descrive-
re soluzioni decisamente attraenti per
molte aziende poiché consentono di
eseguire le funzionalità sofisticate di
un software di storage su hardware a
basso costo. Tuttavia, queste soluzioni
spesso si rivelano non sufficientemente
elastiche, né adeguate a un mondo in
cui la maggior parte dei dati risultano
memorizzati in sistemi di archiviazione
tradizionali. Caratteristica fondamen-
tale non è quindi solo la possibilità di
utilizzare la piattaforma che si ritiene
più adeguata alle proprie esigenze – e
infatti non si ottiene il massimo bene-
ficio dal software defined storage se
non è possibile applicarlo a qualsiasi
storage – ma lo è anche il provisio-
ning basato sui livelli di servizio; fun-
zionalità che offre un approccio logico
incentrato sul carico di lavoro e che
permette la definizione dei servizi in
base alle priorità di business in modo
elastico ed efficiente. Grazie a questo,
l’implementazione e il successivo sup-
porto risultano semplici tanto quanto
l’installazione di uno storage tradizio-
nale, richiedendo lo stesso livello di
competenza e attenzione. Il vero va-
lore aggiunto, nonché concreto aspet-
to differenziante, risiede nella qualità
della progettazione della struttura e nella capacità
consulenziale del system integrator. Una soluzione
di Software Defined Storage è tranquillamente in
grado di coprire tutte le esigenze, come per esem-
pio la replica sincrona o asincrona, utilizzando sto-
rage di backend eterogenei per tecnologia e tipo
di connessione. Inoltre può offrire tutte le funzio-
nalità che siamo abituati a trovare in uno storage
di fascia alta, quali thin provisioning e auto tiering,
prevedendo anche l’integrazione trasparente ver-
so Cloud Storages Provider, se questo rientra nelle
politiche aziendali. In questi progetti è importan-
te scegliere un consulente/integratore in grado di
configurare una soluzione su misura per le proprie
esigenze, tenendo conto di tutti gli aspetti derivanti
dalle scelte tecnologiche del passato e garantendo
così la giusta coerenza anche con gli sviluppi futuri.
Alberto Degradi, responsabile
della divisione Infrastructure
di Cisco Italia
Luca Turco, responsabile
aziendale Sinthera