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settembre 2014
tra le applicazioni OWB e ODI al fine di automa-
tizzare un processo altrimenti molto dispendioso”.
Una soluzione innovativa, che ha permesso a D&T
di essere nominata Associate Partner Emea Oracle
per Data Integration e DWH in occasione dell’evento
Oracle DW & Big Data Global Leaders Program. “Il
nostro impegno in ambito Oracle è costante - assi-
cura Mior - come si potrà vedere anche al prossimo
Oracle OpenWorld di San Francisco, in autunno. In
quell’occasione presenteremo infatti una nuova so-
luzione, sviluppata in collaborazione con una società
belga, tesa a semplificare il rilascio in produzione
delle applicazioni, consentendo di tornare automa-
ticamente a un punto consistente nel momento in
cui il rilascio stesso subisca una interruzione, per
qualsiasi motivo”. Un altro tema di grande attualità,
visto che le finestre temporali per i rilasci si fanno
sempre più strette.
La nuova frontiera dell’open source
La necessità di fare sempre di più con meno, la vo-
lontà di innovazione e, non ultimo, il desiderio di
indipendenza nei confronti dei vendor, stanno però
spingendo molte aziende a prendere in conside-
razione le soluzioni open source, che hanno ormai
raggiunto elevati livelli di stabilità e sicurezza. Non
a caso D&T, che dal 1996 ha avviato una collabo-
razione con l’università Statale di Milano presso
la facoltà di Informatica ospitando tesi di laurea e
offrendo sia i suoi laboratori per la ricerca che la
competenza dei suoi professionisti come relatori
di tesi, ha da tempo indirizzato alcuni studenti in
questa direzione per fare confronti funzionali mol-
to puntuali.
Dopo attente analisi, la scelta di D&T in ambito
open source si è orientata su PostgreSQL per quan-
to riguarda il database, soluzione testata per più
di 20 anni in applicazioni commerciali che vanta
un’ottima reputazione e una vasta community, e su
OpenERP per quanto riguarda i sistemi gestionali,
considerato il più completo e affidabile tra quelli
open presenti sul mercato.
“In questo contesto il nostro approccio consulen-
ziale è ancora più apprezzato - dice Mior. L’adozio-
ne di un database o di un ERP open source vanno
valutate attentamente, così come la migrazioni di
una soluzione commerciale a una open. La nostra
esperienza e la perfetta conoscenza delle tecno-
logie ci permettono di evidenziare i punti di forza
e di debolezza di entrambe, e, di conseguenza, di
aiutare i clienti a bilanciarle al meglio”. Di fatto D&T
è in grado di realizzare un piano di implementazione
e/o migrazione dettagliato, mantenendo in eserci-
zio, nel caso del database, due repository, quello
commerciale e PostgreSQL. Se entro tre mesi dalla
migrazione il progetto non ha apportato i benefici
attesi, i clienti possono decidere di tornare sui pro-
pri passi, ‘spegnendo’ PostgreSQL e ‘riaccendendo’
il DB pregresso.
StoneLess visto da vicino
La necessità di gestire enormi moli di dati impatta
ormai le attività più disparate, travalicando di fat-
to i confini tradizionali. D&T ne è consapevole, per
cui ha iniziato a investire anche in questa direzione,
spesso per dare risposte concrete a bisogni speci-
fici dei propri clienti.
È il caso di StoneLess, soluzione lanciata ufficial-
mente alla fiera dell’edilizia Samoter di Verona, che
nei prossimi mesi verrà presentata anche a Dubai e
in Ghana. “Si tratta di un sistema brevettato per la
gestione e il controllo del materiale contenuto nei
silos con uscita a ‘caduta’ e a ‘pressione’ - spiega
Mior. Questo sistema rappresenta la soluzione a un
annoso problema: sapere in ogni istante e con pre-
cisione la quantità di materiale presente nei silos,
e può essere utilizzato in molti ambiti produttivi,
dall’edilizia (malte, intonaci e pre-miscelati in ge-
nere) alla chimica, sino ad arrivare ai prodotti del
settore agricolo dove siano presenti contenitori non
facilmente trasportabili o addirittura inamovibili”.
Completamente automatizzato e web-based, Stone-
Less opera tramite Wi-Fi utilizzando la rete cellulare
per comunicare la quantità di materiale all’interno
del silos e si interfaccia con qualsiasi pc e sistema
operativo mobile connesso a internet (Android, iOS,
Windows Phone e BlackBerry). Il sistema consente
di verificare sia in loco attraverso la lettura di un
display sia in un altro luogo, via web o sms, la quan-
tità di materiale presente nel silos. L’installazione
è semplice e non invasiva: nessun apparato viene
installato all’interno del silos e non è necessario
configurare impianti di rilevazione con centraline
collegate a pc in loco. Per monitorare il peso del silos
il sistema si avvale di 4 celle di carico (una per ogni
piede del silos) alloggiate alle estremità di 2 barre
di acciaio cave a sezione rettangolare che vanno
collocate sotto il silos e all’interno delle quali è al-
loggiata la logica di controllo delle celle. StoneLess
è la dimostrazione concreta della capacità di D&T
di affrontare le tematiche emergenti in maniera in-
novativa, un approccio che potrà essere applicato
in futuro a temi quali l’efficientamento energetico,
i big data, l’internet delle cose e molti altri.