Office Automation luglio-agosto 2013 - page 77

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luglio-agosto 2013
migliore delle risorse hardware grazie alla gestio-
ne condivisa”. Diverse sono le priorità che la ver-
sione 12c ha quindi indirizzato, con gli sviluppatori
che hanno mirato a indirizzare sostanzialmente le
richieste dagli utenti emerse dalle iniziative svolte
con l’Oracle Customer Advisory Board. In primo
luogo un ‘database as a service’ sulla cloud, con
tutti gli aspetti di gestione e provisioning, non-
ché amministrazione dell’ambiente. Ma non solo:
sono state a£rontate la parte di data warehouse e
analytics dei big data, e la rapidità nell’esecuzione
dei programmi, l’ottimizzazione dello storage, con
la possibilità di e£ettuare analisi per individuare e
spostare i dati meno acceduti all’interno di sistemi
di storage a basso costo e nel contempo guardare
all’alta disponibilità e alla protezione dei dati, con
funzioni di ottimizzazione dei data center, fronte
disaster recovery e business continuity, e allinea-
mento di basi dati distanti fra loro. E poi la parte
sicurezza che con la di£usione della cloud diventa
sempre più importante: “Dalle varie priorità emerse
abbiamo quindi mappato le nuove caratteristiche
ed e£ettuato una serie di beta test per arrivare poi
all’e£ettivo rilascio della 12c”, aggiunge Spoletini.
A tutto questo si aggiungono nuovi sistemi inge-
gnerizzati 12c, amplificando tutte le caratteristiche
finora elencate, sfruttando tramite il software Exa-
data quelle caratteristiche del database che puntano
ad aumentare le prestazioni in termini di consoli-
damento, sicurezza e disponibilità. Fronte servizi
invece Oracle propone il Platinum Support, che va
dai dischi al database, con l’obiettivo di essere pro-
attivi nella manutenzione e non più solo reattivi.
Un poker di novità
Andando nel dettaglio tecnologico di Oracle Da-
tabase 12c,
Enrico Proserpio
, direttore prevendita
di Oracle Italia, si è concentrato su quattro nuove
funzionalità delle oltre cinquecento introdotte, par-
tendo dal multitenancy. “Il cloud viene scelto per
consolidare e mettere a fattor comune le risorse e
questo richiede di standardizzare. Diverse sono le
possibilità per farlo partendo dalla classica virtua-
lizzazione, dove si virtualizzano tanti database in
un unico ambiente, passando per il database-as-a-
service, dove c’è un cluster con tanti database che
possono lavorare su una infrastruttura condivisa,
mantenendo però istanze diverse, e infine c’è la
novità del multitenant database”. L’idea è ridurre
il numero di oggetti da gestire facendo comunque
sì che gli ambienti restino isolati tra loro, avendo
un unico container dove collegare tanti databa-
se diversi. “Abbiamo quindi un’istanza che ne può
contenere tanti. Il risparmio di risorse è sensibile,
potendo gestire molti più database con una stes-
sa infrastruttura. Facendo il confronto, a parità di
capacità dell’hardware a disposizione riesco oggi
a consolidare 250 database contro i 50 possibili
con la precedente Oracle 11g”, a£erma Proserpio.
I servizi SaaS
“Parlando di cloud la necessità è quella di poter
scegliere quale livello di servizio applicare e quali
dimensioni di database per l’applicazione. Un’opera-
zione che con Oracle 12c diventa semplice eseguen-
do il collegamento dell’oggetto dove necessario,
con la possibilità di ‘promuoverlo’ qualora servirà
farlo in futuro. Per questo è l’ambiente ideale per chi
deve fornire servizi Software-as-a-Service”, sostie-
ne Proserpio evidenziando anche la semplificazione
delle operazioni di testing grazie alla possibilità di
clonare gli ambienti.
Lasciando il multitenant, altra novità è quella relativa
alla gestione dello storage, con le classiche funzioni
di partizionamento e compressione del dato e la
possibilità di mettere quelli acceduti più spesso su
dischi ad alte performance e gli altri di comprimer-
li in un certo modo. “Queste funzioni fino ad oggi
erano lasciate al database administrator mentre
ora è possibile assegnare delle logiche e policy per
cui il database stesso si occuperà di questo tipo di
operazioni”, sottolinea Proserpio. Fronte sicurezza
è stata poi introdotta la funzione di Data Redaction
per cui, a fronte dell’interrogazione di una stessa
tabella, le persone avranno risposte diverse in base
al rispettivo privilegio di sicurezza: in pratica con
una stessa interrogazione le informazioni vengo-
no mascherate in modo dinamico a seconda di chi
le ha richieste. Infine parlando di alta a–dabilità,
Data Guard permette di mettere a disposizione
funzionalità di disaster recovery: “Il dilemma è che
se voglio essere certo di non perdere alcuna infor-
mazione devo fare in modo che la comunicazione
sia sincrona tra i due siti, ma man mano che mi
allontano ho un impatto sul primario. Per cui o le
macchine stanno vicine oppure devo passare a una
situazione asincrona con il rischio di perdere qual-
che dato. Con la 12c abbiamo introdotto la funzione
Far Sync che permette di eseguire il disaster reco-
very in modo sincrono su distanze più grandi con
un agente intermedio che dà l’ok al primario e poi
si prende carico di portare l’informazione dall’altra
parte, senza perdite”, conclude Proserpio.
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