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settembre 2012
come le descrive UNI, le prassi di riferimento sono
“Documenti che introducono prescrizioni tecniche
o modelli applicativi settoriali di norme tecniche,
elaborati sulla base di un rapido processo di con-
divisione ristretta ai soli autori, sotto la conduzio-
ne operativa di UNI, e da esso emanati, verificata
l’assenza di norme o progetti di norma allo studio.
Non essendo documenti normativi, le prassi di rife-
rimento non sono elaborate all’interno degli organi
tecnici del Sistema UNI bensì in appositi tavoli”.
Le prassi di riferimento contengono di fatto de-
scrizioni tecniche degli argomenti di competenza
dell’ente che le diffonde, in particolare prassi già
in uso nell’ambito delle prestazioni dei servizi ero-
gati all’utente, applicazioni settoriali di specifiche
esistenti, disciplinari industriali, protocolli per la
gestione di marchi proprietari e modelli di gestio-
ne sperimentati a livello locale. Parliamo in pratica
di best practice, nel senso più ampio del termine,
riferibili a tutti i comportamenti e le regole attual-
mente esistenti nel settore e riconosciuti a livello
generale.
Cosa succederà dopo dipenderà dai risultati. Solo
dopo due anni dalla pubblicazione, ovvero il tempo
che la legge stima necessario per consentire la dif-
fusione e l’applicazione di una prassi sul mercato,
sarà possibile valutare l’opportunità e l’interesse di
fare evolvere la prassi di riferimento in un documen-
to normativo sul medesimo argomento. Valutazio-
ne che comunque dovrà avvenire entro un periodo
non superiore a cinque anni, tempo massimo entro
il quale le prassi possono essere trasformate in nor-
ma UNI, UNI/TS, UNI/TR oppure ritirate.
Una domanda che viene dagli utenti
Ovviamente non sono soltanto gli operatori a sen-
tire il bisogno di una maggiore qualità in un settore
difficile e oggi profondamente trasformato come
quello dei sistemi audio, video e controlli. Anzi, la
richiesta in questo senso arriva soprattutto dagli
utenti, del tutto sprovvisti di punti di riferimento
chiari. Pensiamo a un ente che si trova a dover ban-
dire una gara per una fornitura: a chi si rivolge, chi
invita? Di quali elementi dispone per dimostrare
l’oculatezza delle proprie scelte?
“Compito della Community professionale Siec è far
sì che la qualità possa essere individuata e avvicinata
dal mercato – ha sottolineato Carla Conca –; per-
ché se da una parte gli operatori hanno la necessità
di vedersi riconosciuto lo standard professionale,
dall’altra gli utenti hanno il diritto di potersi fidare.
Nel mondo dell’integrazione di sistemi esiste il forte
bisogno di un riferimento preciso e condiviso per la
corretta applicazione delle tecnologie e una doman-
da di formazione che non può essere solo delegata
ai produttori. Per questo motivo è indispensabile
promuovere il dialogo tra i vari attori dell’industria
dell’integrazione dei sistemi. L’impegno che Siec ha
preso con i suoi interlocutori è quello di risponde-
re concretamente a queste esigenze con iniziative
a livello istituzionale e attraverso alleanze anche a
livello internazionale”.
Semplificando la questione, forse un po’ troppo, si
potrebbe parlare di ‘bollino blu’, così come siamo
abituati a definire le certificazioni di qualità quan-
do non hanno un valore vincolante. Carla Conca
annuisce, ma precisa: “Certo, il senso se vogliamo
è quello di un bollino blu, senza però dimenticare
che si tratta di un percorso volontario e non vin-
colante. Aziende del mercato, operatori e installa-
tori avranno da SIEC, se vogliono, un’opportunità
di valorizzazione. Constatarne il valore e decidere
se sfruttala o meno spetta a loro”.
Siec Convention
Milano 16 ottobre 2012 – Marriott Hotel
L’evento, gratuito, è aperto sia agli operatori, come
progettisti, integratori e installatori, sia all’utenza,
ovvero studi d’architettura, grandi utenti, pubbliche
amministrazioni, e affronterà i seguenti temi.
• Mercato, formazione, standard, certificazioni: la vi-
sione di InfoComm.
• La certificazione degli operatori come elemento
per la valorizzazione del mercato e di garanzia per
gli utenti.
• Come un sistema di automazione può essere fi-
nalizzato al risparmio energetico: filosofia dell’im-
pianto e ottimizzazione della gestione dell’energia.
• Convergenza tra AVC, IT e Telecomunicazioni: quali
nuove possibilità di business si attivano.
• Digital Signage: tecnologia per comunicare: come
stupire con la qualità dei contenuti e i prodotti uti-
lizzati.
• Audio Video Bridging, il nuovo standard aperto
IEEE.
Concluderà la giornata una tavola rotonda a cui par-
teciperanno rappresentanti di tutta la filiera della sy-
stem integration: produttori, operatori e utenti.
Per iscriversi: Soiel International
(att.
ne Roberta Brigatti)