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settembre 2012
stemi di sicurezza omogenei tramite piattaforme
di gestione che controllano sia gli ambienti ICT che
l’ambiente fisico.
Virtualizzazione.
La virtualizzazione è un percor-
so in grado di assicurare efficienza e flessibilità ad
aziende di ogni dimensione e in vari stadi evoluti-
vi: consolidamento di server, utilizzo di macchine
virtuali su server locali o in rete geografica, co-
struzione di un cloud privato o di un ambiente di
cloud ibrido. Un approccio “virtualizzazione 100%”
permette di indirizzare tutte le esigenze aziendali
in base al modello di business dell’azienda e di af-
frontare in modo efficiente e sicuro la gestione di
device diversificati e della mobilità e di rispondere
alle nuove esigenze degli utenti finali. È importante
adottare soluzioni che consentano di supportare
adeguatamente e in modo sicuro le applicazioni
mission critical e di garantire continuità al business
in ambienti virtuali e ibridi. La virtualizzazione pone
però nuove sfide per quanto riguarda la gestione
dell’alimentazione elettrica e il condizionamento
dell’ambiente, poiché il carico elettrico si sposta in
modo dinamico in funzione della potenza di elabo-
razione erogata dai server installati nei rack, e può
variare repentinamente da poche decine di watt a
qualche decina di KW per determinati rack. Diventa
quindi indispensabile utilizzare condizionatori in-
row con modulazione automatica, per smaltire il
calore dove e quando viene generato, distribuzio-
ni di potenza scalabili e modulari e un software di
controllo e di automazione (DataCenter Infrastruc-
ture Management - DCIM) in grado di colloquiare
con l’hypervisor che controlla la distribuzione dei
carichi nelle macchine fisiche, con i microproces-
sori che eseguono le elaborazioni e con lo storage.
APC, Cisco, EMC, Intel e VMware collaborano da
anni per consentire ai loro sistemi di scambiarsi in
modo dinamico tutti i dati necessari per ottimizzare
il funzionamento sia logico che fisico dei data center.
Disaster recovery e business continuity.
In quest’am-
bito è necessario definire fin da subito i livelli di
servizio (SLA) e i parametri di misurazione per rea-
lizzare infrastrutture in linea con gli obiettivi di con-
tinuità del business definiti dal management, capaci
di reagire in caso di guasti gravi rispettando anche
gli SLA delle applicazioni più critiche per l’azienda.
È fondamentale la creazione di un cruscotto infor-
mativo in grado di raccogliere dati in tempo reale
e fornire trend di utilizzo, per anticipare le proble-
matiche e ottimizzare la gestione delle risorse IT.
In parallelo, devono essere mappate le esigenze
di gestione dei disastri ambientali, in base alla lo-
calizzazione dei rischi, in modo tale da definire in
anticipo le più adeguate soluzioni di prevenzione
di qualsiasi evento naturale (risk analysis).
Dal punto di vista del disaster recovery, la virtua-
lizzazione degli ambienti database consente di ve-
locizzare e semplificare le operazioni di riparten-
za e di trasferimento delle operazioni dal sistema
primario a quello di recovery. Questo richiede però
architetture di backup progettate per lavorare in
ambienti virtuali.
Business intelligence e big data.
Un obiettivo prima-
rio dell’IT è quello di estrapolare valore di business
dalle informazioni, analizzando in modo avanzato
i dati esistenti (business intelligence, data mining)
per consentire una migliore fruizione dei contenu-
ti e utilizzando in modo intelligente le nuove fonti
informative non strutturate (social intelligence).
L’infrastruttura deve essere capace di autoadat-
tarsi rapidamente alle esigenze, seguendo i cam-
biamenti (di espansione o riduzione) in tempo re-
ale e per permettere l’utilizzo dell’enorme mole di
dati non strutturati provenienti dal mondo esterno.
È importante identificare le migliori soluzioni per
gestire volumi di dati in continua crescita garan-
tendo elevati livelli di scalabilità dell’infrastruttura,
selezionare gli strumenti corretti per analizzare,
comprendere e valorizzare le informazioni, proteg-
gere adeguatamente i dati. Questa trasformazione
dell’IT e del business, porta con sé un’importante
trasformazione delle risorse, che devono disporre
di nuove competenze e abilità.
Le prossime tappe
Dopo gli incontri già realizzati a Torino, Napoli, An-
cona, Firenze, Milano, Verona e Bari, ecco le prossime
tappe. Per maggiori informazioni
.
ROMA 24 ottobre 2012
TREVISO 6 novembre 2012
CATANIA 20 novembre 2012
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