Executive settembre - ottobre 2011 - page 14

(ad esempio, un sistema di illuminazione non ha bisogno di
sapere se all’esterno c’è ancora luce, perché questa informa-
zione è già disponibile su Internet). Per i Cio, la matrice della
figura 2 può essere utile per valutare i modelli aziendali legati
all’Internet delle cose e identificare le esperienze più confa-
centi alle situazioni e agli oggetti della propria azienda. In ge-
nerale, gli oggetti classificabili nel riquadro inferiore sinistro
della matrice sono quelli che comportano i costi più bassi e la
maggiore semplicità di implementazione.
I Cio e i team interessati ai modelli innovativi dell’Internet delle
cose dovrebbero mettere alla prova le proprie idee ponendosi
alcune domande fondamentali, ad esempio: “è davvero ne-
cessario integrare questo livello di intelligenza nelle cose?” o
“è questa la quantità minima di informazioni che deve essere
comunicata a Internet per ottenere l’esperienza o il valore de-
siderato?”. In altre parole, per ogni idea è opportuno cercare
la soluzione meno costosa e meno complessa per ottenere il
risultato desiderato dall’azienda. Tuttavia, è probabile che le
opportunità con un potenziale di reale trasformazione richie-
dano un alto grado di sofisticazione degli oggetti. Per questa
ragione, almeno il 25% delle iniziative pilota dovrebbe riguar-
dare oggetti classificabili nel riquadro superiore destro della fi-
gura 2.
I team IT partecipano al processo di innovazione
Finora, i Cio sono stati responsabili per la maggior parte delle ca-
pacità aziendali correlate a Internet (come la intranet, l’e-com-
merce, l’e-business e la mobilità). L’Internet delle cose si
aggiungerà a queste competenze. I Cio e i team IT dovranno
partecipare direttamente al processo di innovazione, studio della
strategia e sviluppo delle opportunità che accompagnerà l’evo-
luzione tecnologica delle aziende. Poiché l’Internet delle cose è
ancora a uno stadio immaturo, per i Cio è consigliabile esaminare
soprattutto i concetti e i progetti pilota che permettano di: mi-
gliorare o trasformare linee di prodotti esistenti; creare nuovi pro-
dotti, servizi e modelli di business; migliorare la produttività dei
dipendenti.
*VICE PRESIDENT AND DISTINGUISHED ANALYST
**RESEARCH VICE PRESIDENT
NOTA
Questa ricerca si basa sui colloqui tenuti con Cio e altri manager
aziendali tra il 2008 e il 2011, sui sondaggi sulle metriche prioritarie
per i Cio condotti da Gartner nel 2011, sulle ricerche riguardanti le
tecnologie e i fornitori emergenti e sui contributi degli analisti ope-
ranti in Europa, Nord America, Sud America e Australia.
RACCOMANDAZIONI PER I CIO
Come piano d’azione, i Cio e gli altri leader IT dovrebbero:
• dedicare due giorni, prima della metà del 2012, allo sviluppo di una strategia generale per l’Internet delle cose e alla ste-
sura di un piano di comunicazione finalizzato al coinvolgimento di altre persone;
• affrontare questo tema insieme ai manager aziendali di alto livello per promuovere una conoscenza più approfondita del
concetto e stimolare una volontà di azione;
• lanciare almeno tre progetti o servizi pilota per esplorare e sperimentare queste idee nel contesto della propria azienda.
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