Executive luglio - agosto 2011 - page 25

I
tempi delle tecnologie non sono certo quelli dei cambiamenti
geologici, tanto meno lo sono quelli delle tecnologie dell’infor-
mazione e della comunicazione, il cui rateo di trasformazione si
misura in mesi. Ciò a cui si riferisce Gartner quando parla di ere,
dunque, è un periodo di tempo che dura solo lo spazio di qual-
che anno, anche se la sua portata innovativa è di solito tutt’altro
che secondaria.
A inizio del nuovo secolo, per esempio, si colloca la “device era”,
un periodo caratterizzato dalla diffusione dei primi telefoni cellu-
lari e dominato dai produttori. Nel 2010 fa la sua comparsa, gra-
zie ai nuovi smartphone, l’era delle applicazioni, tuttora in corso;
una fase in cui sono soprattutto le applicazioni stand alone ad
avere la meglio.
Gartner colloca dal 2012 in poi l’era dei servizi e del social, una
fase resa possibile proprio dalla trasformazione delle tecnologie,
caratterizzata dalla diffusione dei servizi cloud e del media strea-
ming. Le applicazioni così come sono note oggi, osserva Gartner,
sopravviveranno come componenti di esperienze più complesse,
end-to-end, sviluppate nel contesto cloud. Il fattore chiave di
questa fase è proprio il social computing, di cui i social network
sono un elemento chiave che porta con sé un’altra variabile ti-
pica: il comportamento individuale e le trasforma-
zioni in atto tra le generazioni di nativi digitali e
immigrati digitali.
Alla luce di queste rapide tappe evolutive, dal
punto di vista economico, Gartner si aspetta che
dal 2014 i fatturati legati a traffico dati e voce pos-
sano superare i tre trilioni di dollaro all’anno, spinti
da un mix di tecnologie diverse a cui si aggiun-
gono servizi sempre più articolati capaci di gene-
rare rendite per qualche decina di miliardi all’anno.
L’offerta dei network
Per quanto rapidi possano essere i cambiamenti,
le nuove tecnologie di network richiedono tempi
piuttosto lunghi (mediamente un decennio) per
raggiungere la piena diffusione e la maturità. Un
dato di fatto che si traduce nella coesistenza di
generazioni diverse di tecnologie con cui gli utenti
convivono. Una coesistenza che, nei mercati più maturi, può
anche rallentare l’adozione degli standard più innovativi. I trend
Gsm e Cdma, per esempio, sono ormai in procinto di migrare
verso lo standard Lte, che offre prestazioni migliori ed efficienza
di spettro; diverse, però, sono le strade che si stanno seguendo,
legate proprio alle scelte degli operatori Gsm e al vissuto dei mer-
cati in cui operano. La forte crescita della domanda di servizi dati,
per esempio, potrebbe essere un valido catalizzatore all’introdu-
zione dello standard Lte.
A prescindere dagli standard e dalle soluzioni scelte, gli opera-
tori network si trovano oggi ad affrontare sfide sostanziali, le-
gate allo sviluppo di nuovi modelli di business. Sono ancora
molti, infatti, gli operatori che non hanno chiaro il proprio futuro
nel lungo periodo; agire solo sulla logica dei grandi numeri è
senza dubbio remunerativo ma è anche percepito come un mo-
dello poco innovativo. Ci sono operatori impegnati a immagi-
nare un futuro “2.0” che comprenda segmenti di mercato come
i media, i contenuti, gli app store, il cloud hosting e anche i pa-
gamenti mobile. Gli “M-payment”, però, sono un settore in cre-
scita più lenta rispetto alle previsioni. A metà luglio Gartner ha
pubblicato le statistiche degli utenti nel mondo di questa tipolo-
I tempi rapidi del cambiamento, le abitudini dei consumatori, la disponibilità
di nuovi standard e la regionalizzazione delle strategie;
è questo il panorama articolato del Mobile
NICK JONES*, SANDY SHEN**
luglio-agosto 2011
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Fonte: Gartner
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