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maggio 2014
tecnici. Del resto, un perito meccanico
o informatico che esce da un istituto
tecnico ha le cognizioni base di CAD
3D, e non sarebbe dicile estenderle
alla stampa 3D. Alcune scuole in Ita-
lia e molte all’estero hanno iniziato ad
aprire i FabLab per i loro gli studenti.
Le competenze necessarie nel ciclo di
vita del prodotto sono quella del de-
signer che traduce l’oggetto in un file
CAD, mentre il personale del centro
stampa deve avere una buona cono-
scenza del software per la stampa e
dei materiali, non solo per controllare
il processo di stampa, ma per consi-
gliare ai clienti i materiali più adatti a
realizzare i vari oggetti.
Le figure professionali centrali nel cam-
po del 3D printing sono quindi i designer, in grado
di trasformare il design di un prodotto in un mo-
dello digitale adatto per le nuove generazioni di
stampanti 3D, e i tecnici di produzione. Saranno
sempre più richiesti modellatori CAD esperti di 3D
con competenze relative ai vincoli geometrici e co-
noscenza delle caratteristiche dei materiali, nonché
modellatori con background scientifico e medica-
le per la produzione di oggetti avanzati come le
protesi. Settori molto interessanti per ingegneri e
designer sono il modellismo in ambito biologico e
scientifico, nonché la ricerca e sviluppo di materiali
per specifici settori (moda, gioielli).
Le tempistiche per formare il personale addetto alla
produzione variano in funzione della tecnologia di
stampa utilizzata e di conseguenza dei materiali
trattati. Per la formazione iniziale di uno stampatore
3D occorrono dai tre ai cinque mesi. Per quanto ri-
guarda l’utilizzo dello scanner 3D professionale, sono
necessari dai sei ai dodici mesi. Essendo una tec-
nologia nuova, è necessario provare e
sperimentare quotidianamente, poiché
in pratica è dicile trovare qualcuno
in grado di spiegare l’utilizzo ottimale
dello scanner in tutte le situazioni. È
un po’ come la fotografia: non basta
avere una bella macchina fotografica
per essere un buon fotografo.
Marco Marcuccio
, CMF Marelli. Si par-
la molto di stampa 3D, che è il tema
del momento, però a volte si mischia
la realtà concretamente fattibile con
suggestioni da fantascienza. Talvolta
le persone che si rivolgono a noi im-
maginano che tutto sia possibile, sen-
za alcun limite di fattibilità tecnica o
Tavola Rotonda Stampa 3D
sostenibilità economica, per esempio
che con una stampante da tavolo si
possa costruire un’intera abitazione.
I costruttori e i distributori cercano di
informare il mercato, ma non riescono
a controllare la correttezza dell’infor-
mazione al grande pubblico. Da parte
nostra, ogni giorno riceviamo moltis-
sime richieste, anche curiose o impos-
sibili, molte delle quali sono dovute
proprio alla scarsa informazione da
parte dei possibili clienti. Il problema
della formazione degli utenti è dun-
que cruciale per il corretto sviluppo
di questo mercato.
Cesare Zanetti
, ProtoService. Noi ci
appoggiamo alle università per la ri-
cerca delle migliori risorse umane e
per individuare i materiali più adatti per realizza-
re i nostri prodotti. Le università italiane si stanno
adeguando a queste richieste, pur non esistendo
ancora né corsi di laurea specifici né corsi di for-
mazione a livello di scuole superiori. Sul mercato,
infatti, non esistono ancora professionisti in grado
di conoscere tutte le macchine e tutti i materiali, e
molta della formazione la si costruisce in azienda
‘on the job’.
Come ci si orienta nell’ecosistema della stampa 3D?
Per utilizzare la stampa 3D ci sono diverse modalità
e alternative: acquisto delle macchine, esternaliz-
zazione completa o parziale del servizio, proget-
tazione in-house ed esternalizzazione della produ-
zione, acquisto di modelli 3d (file STL pronti per la
stampa) e produzione in proprio o tramite centri
servizi. La scelta dipende da molti fattori come le
competenze interne disponibili, il numero di pezzi
che bisogna produrre, il costo e la conoscenza delle
macchine e dei materiali, l’organizza-
zione geografica delle aziende e dei
mercati per quanto riguarda gli aspetti
relativi alla logistica, ai trasporti e ai
costi di produzione locali e o-shore.
Marco Marcuccio
, CMF Marelli. La prima
domanda che rivolgiamo al cliente è:
“Bene, sei interessato alla stampa 3D;
ma che cosa ci vuoi fare esattamente?”.
Le stampanti 3D hanno prezzi che van-
no da 1.500 euro a 1,5 milioni di euro
e i materiali sono tantissimi. Più che
realizzare la vendita di una macchina
fine a sé stessa, si tratta di fornire una
soluzione soddisfacente; quindi biso-
gna capire il tipo di esigenza, la finalità
Teresa Fontana, responsabile
scanning 3D del centro servizi
per la stampa 2D e 3D Eliofossolo
di Bologna
CesareZanetti,CEOdiProtoService