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maggio 2014
zione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia a cui
fanno capo gli Energy Manager, ci aiuta ad appro-
fondire. “Secondo la ISO 50001, l’organizzazione
deve assicurare che le caratteristiche chiave della
sua operatività che determinano le prestazioni ener-
getiche vengano monitorate, misurate e analizza-
te a intervalli predefiniti. A questo scopo la norma
definisce quali sono le caratteristiche operative da
sottoporre a monitoraggio e misurazione, che devo-
no includere come minimo cinque aspetti. Il primo
comprende gli usi energetici significativi e gli altri
risultati dall’analisi iniziale. Il secondo le variabili
applicabili correlate agli usi energetici significativi,
il terzo gli indici di prestazione energetica. Il quarto
si riferisce all’e cacia dei piani di azione nel rag-
giungere traguardi e obiettivi, il quinto alla valuta-
zione dei consumi correnti contro quelli previsti”.
“La ISO 50001 − prosegue Picchiolutto − relega solo
in una nota le indicazioni di dettaglio sulle caratte-
ristiche del sistema di misura, dai contatori fiscali
per piccole organizzazioni a un sistema completo
di monitoraggio e misura collegato ad applicazio-
ni software in grado di integrare i dati e mettere a
disposizione una analisi automatica per le struttu-
re più complesse. In questo modo evidenzia come
sia compito dell’organizzazione determinare mezzi
e metodi di misura. L’azienda deve definire e ve-
rificare periodicamente le sue necessità di misura
mantenendo i risultati di tali attività, deve assicurare
che le apparecchiature di monitoraggio e misura-
zione delle caratteristiche chiave forniscano dati
accurati e ripetibili, e deve mantenere registrazio-
ni delle calibrazioni e degli altri mezzi per stabilire
accuratezza e ripetibilità. Deve inoltre investigare
e dare risposta alle deviazioni significative nelle
prestazioni energetiche”.
Le potenzialità dell’ICT
È certamente in questa fase di misurazione e mo-
nitoraggio che l’ICT esprime al massimo le proprie
potenzialità. “Adeguati sistemi ICT – aggiunge an-
cora il rappresentante di Fire – potranno include-
re attività come il controllo e la registrazione dei
consumi e dei fattori energetici associati. E ancora,
l’elaborazione del consumo significativo di energia
sotto forma di indici, confrontandolo con i valori
attesi e intervenendo in caso di scostamenti. Po-
tranno infine includere le registrazioni degli scosta-
menti significativi dal consumo di energia atteso,
le loro cause quando sono determinabili e i rimedi
da adottare”.
Il tema della misurazione e del monitoraggio dei
consumi di energia suscita molto interesse anche
durante le Energy Management Conference, l’even-
to itinerante di Soiel International che approderà il
3 luglio a Milano dopo la tappa del 6 marzo scorso
a Roma. I sistemi che permettono di conoscere e
di tenere sotto controllo i consumi sono una com-
ponente importante dell’e cienza energetica in
azienda, anche perché consentono di intervenire
rapidamente dove è subito necessario, lasciando i
benefici di lungo periodo a interventi più strutturati
sugli impianti. Esistono sistemi software che con-
sentono analisi molto particolareggiate dei consumi
energetici, di individuare con precisione gli sprechi
con le loro cause, di gestire la contabilità energetica
industriale con l’analisi per centri di costo, e di va-
lutare la redditività dei prodotti e l’e cienza delle
macchine utilizzate nel ciclo produttivo. Strumenti
che possono essere indirizzati e utilizzati dall’Ener-
gy Manager ma anche, nei diversi ambiti aziendali,
dalle figure coinvolte e interessate nella ‘gestione
dell’energia’ in azienda.
Certamente la misurazione e il monitoraggio dei
consumi rappresenta un ambito di forti sinergie tra
ICT ed energy management e un punto di contatto
tra mondi convergenti.
Motori elettrici al centro dell’attenzione
Due terzi circa dell’energia elettrica utilizzata nel set-
tore industriale è legata al funzionamento di motori
elettrici. Intervenire su e cienza e performance di
questi dispositiviè dunque molto importante.
In base al regolamento UE 640/2009 sui requisiti in
materia di progettazione ecocompatibile, dal gen-
naio 2015 tutti imotori elettrici con potenza nomi-
nale compresa tra 7,5 e 375 kW dovranno rispetta-
re performance elevate in termini di rendimento ed
e cienza energetica. Dal 1° gennaio 2017 l’obbligo
scatta anche per imotori di potenza più bassa.
Lo stesso regolamento europeo richiede dal giugno
2011 che tutti i motori elettrici immessi sul mercato
siano in classe die cienza energeticaIE2. Dal gen-
naio 2015, invece, i motori con potenza tra 7,5 e 375
kW dovranno essere IE3 oppure IE2 se acoppiati a in-
verter. Dal gennaio 2017 dovranno essere IE3, oppure
IE2 accoppiati a inverter, tutti i motori con potenza
nominale tra 0,75 e 375 kW.
Informazioni utili si trovano sul nuovo Electric Motor
Database aperto da ENEA in collaborazione con il
Gruppo Macchine Rotanti di ANIE Energia, partner
della Energy Management Conference.