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maggio 2014
Misurazione e monitoraggio
Tra le due accezioni di SGE, che in realtà si rifan-
no allo stesso principio, c’è un evidente nesso. È
chiaro infatti come tutti i processi che esprimono
la prestazione energetica richiedano nella pratica
un sistema di misurazione e contabilizzazione pre-
ciso, e cace e a dabile. Questo perché un siste-
ma di misurazione corretto e a dabile è un punto
critico per comprendere dove venga utilizzata l’e-
nergia all’interno dell’organizzazione e costituisce
la base per identificare gli usi energetici significa-
tivi. Di altrettanta evidenza è che stiamo parlando
di attività in cui l’Information & Communication
Technology conta molto, al punto da esserne un
fattore abilitante.
L’ingegner
Sandro Picchiolutto
di Fire, la Federa-
Energy Management
Il meccanismo dei Titoli di E cienza Energetica (TEE)
Una grande e crescente importanza nel percorso dell’e -
cienza energetica, soprattutto in ambito industriale, ce l’ha
il meccanismo incentivante dei Titoli di E cienza Energe-
tica TEE, o certificati bianchi. Quello dei TEE è in eetti
un sistema molto innovativo per promuovere interventi
di miglioramento dell’e cienza energetica negli usi finali
e non a caso altri Paesi ne hanno adottato uno simile al
nostro (vedi sotto).
Regolati attraverso decreti ministeriali, i Certificati Bian-
chi(di seguito anche CB) sonotitoli emessi dal Gestore del
Mercato Elettrico a fronte di risparmi energetici verificati
e certificati dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. In
pratica, il risparmio energetico conseguito con la realiz-
zazione degli interventi viene certificato e premiato con
l’emissione di CB che possono essere commercializzati. A
ogni Certificato Bianco corrisponde una Tonnellata di Pe-
trolio Equivalente risparmiata (Tep), comparabile al consumo annuale di energia elettrica di una famiglia media.
Il funzionamento del meccanismo dei TEE si basa sul fatto che annualmente l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas
stabilisce l’obiettivo di risparmio energetico che ogni distributore di energia elettrica e di gas naturale deve consegui-
re attraverso la realizzazione di interventi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici nell’utenza finale. Alla fine
dell’anno i distributori devono possedere una quantità di Certificati Bianchi pari all’obiettivo di risparmio fissato dai
decreti, ottenuti realizzando direttamente gli interventi o acquistandoli da società terze operanti nel settore dei servizi
energetici (ESCo) autorizzate dall’Autorità.
Dal punto di vista degli utenti finali, gli interventi incentivabili con i TEE sono di due tipi:
•
progetti standard e analitici relativi per esempio a opere di isolamento termico, installazione di caldaie a gas e bio-
massa, impianti solari termici, installazione di inverter e impianti di automazione e domotica;
•
progetti ‘a consuntivo’ relativi a qualunque intervento di e cienza energetica, indipendentemente dal processo e dal
settore di applicazione.
Con 6.800 Proposte di Progetto presentate nel 2013, per complessivi 4.900.000 titoli scambiati, il mercato dei Ti-
toli di E cienza Energetica (il cui meccanismo è governato dalle disposizioni del D.M. 28/12/2012 e dalle linee guida
dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas), ha segnato nel corso dello scorso anno un volume di scambi in linea con le
aspettative governative. Circa il 90% dei TEE rilasciati nel corso del 2013 ha previsto una modalità di valutazione dei ri-
sparmi conseguiti ‘a consuntivo’, segno del sempre crescente peso del settore industriale sul meccanismo. La categoria
di intervento predominante nel rilascio dei TEE nel 2013 è stata quella della riduzione dei fabbisogni termici del settore
industriale, quali per esempio l’e cientamento delle centrali termiche e il recupero di cascami termici.
In Francia un sistema molto simile al nostro
Nel 2006, la Francia ha varatoun meccanismo molto simile ai Certificati Bianchi, quello dei Certificats économie d’éner-
gie, allargato ai distributori di energia elettrica, gas naturale, combustibili per uso domestico e fornitori di servizi di
riscaldamento e rarescamento. Come unità di misura è stato adottato il kWh di energia finale risparmiata. Lato oerta,
questa similitudine ha avvicinato molto i mercati italiano e francese (viceversa il sistema in UK è completamente diver-
so) e portato diversi operatori d’oltralpe ad aprire filiali in Italia. Meno spesso è avvenuto il contrario.
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