Abbiamo invitato a confrontarsi un designer, un distributore di 3D printer
e due centri servizi, per fare il punto su una innovazione
sempre più all’attenzione anche del mercato professionale.
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maggio 2014
TAVOLA ROTONDA STAMPA 3D
L
a stampa 3D è considerata una delle più signi-
ficative ‘disruptive technologies’ di questo de-
cennio ed è un argomento di attualità che inte-
ressa il mondo delle aziende manifatturiere, ma
anche architetti, costruttori, artigiani, fornitori di
servizi, hobbisti e curiosi. Dell’argomento si parla
molto su tutti i media, spesso in modo generico e
miracolistico.
All’inizio di aprile 2014, cercando ‘3D printing’
sul web, si trovavano 5.800.000 pagine su Goo-
gle e 664.000 video su YouTube; con ‘3D printer’
3.120.000 pagine e 725.000 video; 2.170.000 pa-
gine e 9.050 video per ‘additive manufacturing’;
2.120.000 pagine e 24.900 video per ‘FabLab’... E
quando si usano termini in italiano come ‘stampa/
stampante 3D’ i numeri risultano comunque elevati,
a dimostrazione dell’interesse che questo argomen-
to riscuote anche nel nostro Paese.
Come succede tutte le volte che una tecnologia
fortemente innovativa si aerma all’attenzione del
grande pubblico, molti si aannano a spiegare al
pubblico cose che loro stessi non conoscono e con-
tribuiscono ad aumentare la confusione.
L’impressione che si ricava da alcune presentazioni
divulgative delle tecnologie di produzione additiva
è che sia suciente una stampante 3D da tavolo,
auto-costruita con alcune ore di lavoro di montag-
TUTTE LE VOCI
DELLA STAMPA 3D
GIANCARLO MAGNAGHI
gio e un investimento di poche centinaia di euro,
per realizzare complessi oggetti di arredamento,
parti di ricambio per elettrodomestici e veicoli, pro-
tesi ortodontiche, repliche esatte di organi umani
e intere case.
Ovviamente la realtà è ben diversa e ben più com-
plessa, poiché esistono un buon numero di tecno-
logie e di macchine per la produzione additiva che
consentono di utilizzare materiali diversi e realizzare
oggetti con varie misure, precisioni e caratteristiche
chimiche e fisiche. Inoltre, esiste un articolato eco-
sistema composto da centri servizi, FabLab, società
di ingegneria e progettazione che rendono ardue
le decisioni ‘make or buy’, le analisi costi/benefici,
i calcoli del TCO (total cost of ownership) e del ri-
torno sull’investimento.
Per chi deve prendere decisioni riguardo la possibi-
lità pratica e la convenienza economica di utilizzare
la stampa 3D nella propria azienda, è necessario
acquisire informazioni di prima mano e fare teso-
ro dell’esperienza di chi già opera con successo in
questo settore in Italia.
La tavola rotonda
Per fornire una panoramica sulla realtà di questo
mercato e fare il punto sull’utilizzo della stampa
3D in Italia, Oce Automation ha organizzato una
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