Office Automation settembre 2013 - page 53

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settembre 2013
dalità, e naturalmente noi siamo interessati a farlo
garantendo il più possibile la continuità dei processi
e delle relazioni tra personale esterno ed interno”.
I risultati ottenuti
La condivisione degli accessi in ogni dove e in ogni
momento è stato l’obiettivo principale di questa
implementazione, ma lo scopo ultimo è quello di
assicurare tempi certi nel servizio che cittadini e
imprese si aspettano di ottenere quando si rivol-
gono a un’ente come la Camera di Commercio: “La
garanzia che i processi amministrativi avviati dai
nostri utenti rispettino i tempi di esecuzione fissati
per legge è sempre stato un impegno sul quale ci
siamo focalizzati, e infatti fino a oggi non abbia-
mo mai avuto problemi su questo fronte. Ma per il
futuro le cose stanno cambiando e quindi dobbia-
mo prepararci ad assorbire queste novità. Prima di
tutto il recente Decreto del Fare ha stabilito delle
vere e proprie sanzioni nel momento in cui si ve-
rificassero dei ritardi, in secondo luogo possiamo
anche aspettarci a breve che nuove norme riducano
in modo consistente i tempi di esecuzione attual-
mente fissati dalla legge”.
Da qui la necessità quindi di tagliare i tempi morti
della trasmissione dei documenti insieme alla du-
plicazione del lavoro: “Con il sistema precedente il
processo di acquisizione e gestione delle informa-
zioni risentiva ancora di duplicazioni e necessita-
va ancora di interventi manuali; oggi tutto questo
non c’è più”.
Punti di attenzione:
sicurezza e formazione
Nell’esperienza di Rizzardo non si sono riscontrate
delle pericolose criticità, ma semmai sono emersi
dei punti di attenzione che non bisogna sottova-
lutare: “Il primo di questi è la sicurezza. La delica-
tezza delle informazioni che trattiamo implica che
tutto il sistema sia inattaccabile sotto il profilo della
protezione dati; il lavoro da fare su questo fronte è
molto, mentre le piattaforme UCC non vanno oltre
una sicurezza di base. Questo dipende anche dal
fatto che facendo noi parte del sistema camerale
nel suo complesso, la nostra architettura deve co-
munque rifarsi a uno schema già tracciato rispetto
al quale non possiamo derogare molto”.
Il secondo punto critico è poi quello relativo alle
nuove modalità di lavoro che cambiano le abitudini
delle persone: “Siamo coscienti di questo e in fase
di pianificazione degli investimenti per implemen-
tare il nuovo sistema abbiamo previsto anche uno
stanziamento per la formazione del personale. In
ogni caso su questo fronte ci siamo mossi su di-
versi livelli, con gli early adopter abbiamo messo
in atto attività più intense, anche per raccogliere i
loro suggerimenti su come sviluppare la soluzione,
con gli altri ci limitiamo a un training tradizionale.
Vedremo nel 2014 se sarà necessario ritornare con
nuova formazione per fare in modo che il sistema
venga utilizzato in pieno”.
Pronti ad assorbire carichi futuri
Come tutte le pubbliche amministrazioni, anche la
Camera di Commercio di Alessandria in questi anni
ha subito interventi sul fronte della razionalizzazio-
ne dei costi, con blocchi del turnover del personale
e spending review: “Nella sostanza ci troviamo or-
mai da tempo ad avere meno personale e sempre
nuove funzioni da mettere in campo. E’ difficile
quantificare con esattezza l’impatto positivo sulla
produttività che abbiamo riscontrato con l’adozione
del nuovo sistema, ma certamente c’è stato un so-
stanziale miglioramento. In generale in pochi anni
siamo passati da 90 persone a 80”.
Il nuovo sistema inoltre abilita la Camera di Com-
mercio di Alessandria a supportare una richiesta
potenzialmente in aumento di nuove funzioni da
svolgere: “Se nel 2014 si procederà con l’abolizio-
ne delle Province, le funzioni svolte da queste do-
vranno essere distribuite tra gli altri enti territoriali
e come Camera di Commercio saremo sicuramente
coinvolti”.
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