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settembre 2013
ria molte cose si potevano fare, ma era macchinoso
e complicato pensare che durante la sua giornata
di lavoro sul field un collega potesse stabilire una
sessione di web conferencing o che potesse essere
sempre collegato con i colleghi di sede attraverso
l’instant messaging. La piena e facile disponibilità
di queste funzioni su tablet, ha rappresentato un
salto di qualità importante in termini non solo di
efficienza delle comunicazioni interne, ma proprio
in termini di efficacia e rapidità a supporto del bu-
siness”. In quest’occasione si è dato un forte im-
pulso all’utilizzo dei servizi di videoconferencing
online e in real time: “La comunicazione video per
i nostri colleghi che operano sul campo è diventa-
ta uno standard utilizzabile anche con tutti i loro
interlocutori esterni”.
In definitiva oggi, tutti i dipendenti Roche S.p.A.
dotati di postazione di lavoro, di cui oltre trecento
sul field, utilizzano gli strumenti UCC: “Posso dire
con soddisfazione che il sistema è utilizzato pie-
namente dai nostri utenti; questo implica da parte
dell’IT un forte e costante intervento sul fronte del
change management per spiegare e far provare
bene a tutti le diverse novità, ma certo i risulta-
ti che otteniamo ci ripagano di questo impegno”.
La funzionalità di condivisione dei documenti e di
collaborazione contemporanea sugli stessi da par-
te di più soggetti, è la funzionalità più apprezzata
dagli utenti del sistema UCC di Roche.
Dal 2014 primi passi nel cloud
L’evoluzione verso cui oggi punta Roche è il cloud:
“Dal 2014 iniziamo a portare il sistema in un’archi-
tettura cloud, il primo passo sarà l’instant mes-
saging, e lo estendiamo in
diverse direzioni. Da un lato
integreremo tutte le funzionali-
tà del sistema UCC con il social
aziendale; dall’altro gli utenti
troveranno nel cloud, dispo-
nibili come servizi, anche gli
strumenti di produttività in-
dividuale e di gruppo - word
processor, presentazioni e fogli
elettronici - oltre a un servizio
di storage-as-a-service”.
Un’evoluzione che genera mol-
te aspettative: “Grazie al cloud
ci aspettiamo di poter interve-
nire in modo più veloce ed ef-
ficace con cambiamenti anche
significativi che possano sup-
portare i processi di business,
soprattutto quelli caratterizza-
ti dal dialogo tra i colleghi presenti nelle sedi e le
persone che lavorano sul campo. Possiamo rom-
pere la logica sequenziale dei flussi di revisione
e approvazione dei documenti, sposando dove è
possibile un approccio parallelo che riduce di mol-
to i tempi e accelera le decisioni”. Ma non c’è solo
questo: “La condivisione in contemporanea di uno
stesso documento può realizzarsi a prescindere dal
dispositivo laptop o mobile utilizzato dall’utente
e quindi, potenzialmente, da quello aziendale, ma
anche da quello privato. E’ un’opzione interessante
che in futuro studieremo”.
Benefici e criticità
Nel corso di un’esperienza ultradecennale, Roche
ha potuto tracciare un quadro chiaro dei benefici e
delle criticità generati dai sistemi UCC: “Sul lato IT il
beneficio principale sta nel fatto che grazie all’utiliz-
zo di una piattaforma unificata per l’erogazione di
servizi di comunicazione e collaborazione riusciamo
a essere molto efficienti e anche molto efficaci. Sul
fronte degli utenti è invece molto semplice abilitare
e utilizzare le nuove forme di comunicazione che
di volta in volta vengono implementate”.
Un calcolo preciso sui ritorni dell’investimento fat-
to in termini di produttività, non sempre si riesce a
fare: “Quando abbiamo affrontato il tema dell’ado-
zione dei tablet da parte della field force abbiamo
valutato e misurato i benefici ottenibili. Abbiamo
stimato, e poi in effetti abbiamo ottenuto, un signi-
ficativo ritorno in termini di efficienza”. Nel caso
invece del personale che lavora in postazioni fisse
si è dovuto procedere in altro modo: “Compiamo
periodicamente delle valutazioni sulla soddisfazio-
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