21
ottobre 2013
IL SENSORE TOUCH
DI NUOVA GENERAZIONE
Da quale idea tecnologica e/o di
business particolarmente innova-
tiva nasce la startup?
L’idea tecnologica alla base della
startup nasce dal lavoro di Ales-
sandro, Silvano e Matteo al Centro
di Micro-Biorobotica di Pontedera
(PI), dell’Istituto Italiano di Tecnolo-
gia, gestito dalla dottoressa Barbara
Mazzolai. La tecnologia è un senso-
re touch di pressione con caratteri-
stiche meccaniche particolarmente
interessanti, come la flessibilità. Il
sensore supera le tecnologie attua-
li e porta i touch screen verso una
nuova dimensione: è un sensore in
grado di rilevare l’intensità di contat-
ti multipli (pressione) sullo schermo.
Il prossimo grande trend nell’indu-
stria elettronica è quello di display
flessibili e arrotolabili: le tecnologie
touch attuali non possono essere
applicate, SEM+ tech sì.
Chi ha finanziato/promosso ini-
zialmente la startup e chi sono
gli attuali azionisti?
Dopo alcuni anni di R&D e ricerca nel
campo dei sensori touch, Alessan-
dro, Matteo e Silvano hanno deciso
di intraprendere la strada imprendi-
toriale. Matteo e Alessandro, spon-
sorizzati dal fondo TT Seed, hanno
Alessandro Levi di Sem+
partecipato al programma di acce-
lerazione Seedlab nel 2012, che ha
supportato la fase iniziale di defini-
zione di business model e compe-
tenze imprenditoriali. Siamo inoltre
entrati in contatto con Plug&Play
TechCenter, un famoso accelerato-
re in Silicon Valley che ha deciso di
investire nella società e di aiutarci
a sviluppare il business sfruttando
il suo network. Stiamo strutturan-
do il Seed round da 1,8 milioni di
dollari che ci consentirà di portare
la tecnologia dall’R&D allo stadio
pre-industriale, assumere persone
‘chiave’ per l’R&D, e aprire il nostro
ucio in Silicon Valley.
A quali mercati è rivolta la vostra
azione e quale modello di ‘go to
market’ avete adottato?
Il nostro mercato principale è il set-
tore mobile che è alla ricerca conti-
nua di innovazione e la nostra tec-
nologia può portare i touch screen
al livello successivo. Altri mercati
che si stanno rilevando prometten-
ti sono: automotive, aerospace e il
settore dell’elettronica indossabile
(smart watch). Siamo una società
software-centrica. Il nostro modello
di business è il licensing di software/
sistema a OEM e ODM.
Che riconoscimenti avete avuto
fino a oggi?
Abbiamo avuto buoni feedback da
possibili clienti che sono rimasti sor-
presi dalle potenzialità della tecno-
logia in alcuni ambiti.
Abbiamo ottenuto il terzo posto alla
StartCup Toscana 2012. Siamo stati
ammessi alla finale Premio Nazio-
nale Innovazione 2012 a Bari, dove
abbiamo ottenuto il premio speciale
Intel (ammissione al secondo round
della competizione Europea). Infi-
ne abbiamo vinto la European Intel
Business Challenge 2013 a Dublino
lo scorso giugno.
Qual è l’obiettivo finale di questa
esperienza, quando non sarete
più una startup?
Non ci stiamo pensando al momen-
to. Possibili exit-strategy sono cer-
tamente acquisizioni da parte di big
player dell’elettronica di consumo,
produttori di touch screen e pro-
duttori di display.
Diventare un’azienda consolidata
sarebbe certamente interessante ma
dipende da molte variabili al mo-
mento non prevedibili.
L’IPO è per pochi, ma la campanella
del primo giorno ha certamente il
suo fascino.
SENSING ELECTROMAGNETIC
PLUS CORP. (SEM+)
Anno di fondazione:
2013
Fondatori e ruoli attuali degli stessi:
Alessandro Levi
Chief Executive Ocer - Ingegnere Elettronico
e PhD in Innovative Technologies on touch sensors
Matteo Piovanelli
Head of Software - Ingegnere in Nanotecnologie
per le ICT e PhD in Innovative Technologies
Silvano Furlan
Head of Hardware - Ingegnere Biomedico
e PhD in Innovative Technologies
Randolph Chan
Advisor and future Chief Operating Ocer
Ingegnere dei Materiali (Stanford), CEO ed executive
di diverse startup e aziende Fortune 500 e Venture capital
Sito internet: